Crisi siriana, ottobre 2014 - A tutt’oggi l’Esercito Siriano Libero è una specie di mafia. Tutti vogliono esserne il capo. Non esiste una struttura, Non c’è niente ». Le rivalità tra i Servizi di informazione della Turchia, dell’Arabia Saudita e del Qatar non aiuta e i soldi e le armi che essi forniscono ai gruppi ribelli finiscono spesso nelle mani di Jabhat al-Nusra o dello Stati Islamico (IS)


 

espritcors@ire, 3 ottobre 2014 (trad. ossin)


Siria: il fantasma dell’opposizione democratica

François D’Alançon


“La Francia continua d’altra parte a sostenere con tutti i mezzi l’opposizione democratica in Siria”. Questo inciso, nel comunicato dell’Eliseo pubblicato mercoledì 1 ottobre, al termine della seduta del consiglio ristretto della difesa (che ha deciso il “rafforzamento del dispositivo impiegato” contro “il gruppo Daech e i gruppi terroristi che ad esso fanno riferimento”) lascia perplessi.

Quale è dunque questa opposizione democratica? Quale katiba (battaglione), quale liwaa (brigata) e quale harakat (movimento) beneficiano del “sostegno” delle autorità francesi? L’Esercito Siriano Libero e le sue varie fazioni: Liwa Thuwar al-Raqqa, Saraya Jarablus, Thuwar Umna’a al-Raqqa, Liwa al-Jihad Raqqa, Jaysh al-Qassas, la « 13° divisione » e l’esercito dei Mujaheddin ? IL gruppo Liwa al-Tawhid, componente del Fronte islamico? Ahrar al-Sham ? La Coalizione nazionale dell’Opposizione e delle Forze Rivoluzionarie (Etilaf) ? I combattenti curdi delle Unità di protezione del popolo (YPG)? I 4.200 combattenti del Harakat Hazm (Movimento della Tenacia), equipaggiato con missili anticarro e finanziato dagli Stati Uniti?

Il giorno prima, sulle colonne del Washington Post (1), David Ignatius ha citato Hamza al-Shamali, il comandante del Harakat Hazm, incontrato a Reyhanli, in Turchia, lungo la frontiera siriana. « La piazza siriana non ha più fiducia nell’esercito siriano libero » ha detto. « Oggi la domanda che ogni siriano rivolge all’opposizione è la seguente: creerete il caos o metterete ordine? ». Shamali ha spiegato che i comandanti ribelli non sono disciplinati, che i combattenti non sono bene addestrati e che l’Esercito Siriano Libero, un vago coordinamento di diversi gruppi armati, non ha alcuna capacità di comando e controllo ». « L’opposizione moderata » appoggiata dagli Stati Uniti è ancora un fantasma » conclude David Ignatius che cita una fonte della Intelligence araba infiltrata da tre anni nella organizzazione delle resistenza : « A tutt’oggi l’Esercito Siriano Libero è una specie di mafia. Tutti vogliono esserne il capo. Non esiste una struttura, Non c’è niente ». Le rivalità tra i Servizi di informazione della Turchia, dell’Arabia Saudita e del Qatar non aiuta e i soldi e le armi che essi forniscono ai gruppi ribelli finiscono spesso nelle mani di Jabhat al-Nusra o dello Stati Islamico (IS).

Cosa ne pensano all’Eliseo ?


Note:

1) The Washington Post, 30 settembre 2014.


 

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