crisi siriana

 Siria, gennaio 2012 - Terza lettera aperta di un prete arabo siriano, padre Elias Zahlaoui, al Ministro degli affari esteri francese, Alain Juppé (nella foto, padre Elias Zahlaoui)

Leggi tutto: Terza lettera aperta di un prete arabo ad Alain Juppé

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 Siria, gennaio 2012 - Tutta un’armata politico-mediatica si impegna per indurre in errore l’opinione pubblica e lasciar intendere che la morte del reporter di France 2 è responsabilità delle autorità siriane (nella foto, Gilles Jacquier)

Leggi tutto: Siria: assassinio del giornalista, defezione di un osservatore… e disinformazione

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 Siria, gennaio 2012 - Richard Le Hir, ex ministro canadese: "...Insomma, oggi in Siria c’è un mucchio di gente che viene manipolata e muore per niente altro che il perseguimento di interessi stranieri (nella foto, Nicolas Sarkozy)

Leggi tutto: Siria: un ex ministro canadese accusa Sarkozy

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 Siria, gennaio 2012 - La Henry Jackson Society, un think tank dell’imperialismo liberale britannico, ha appena pubblicato il suo piano per una invasione anglo-americana della Siria. Una simile operazione, per la realizzazione della quale Londra si sta molto impegnando, precipiterebbe il mondo verso un conflitto nucleare tra gli Stati Uniti e la Russia...

Leggi tutto: La Henry Jackson Society pubblica il suo piano per l'invasione della Siria

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 Siria, dicembre 2011 - Il dramma attualmente in atto in Siria non è locale, ma internazionale, trattandosi di uno dei luoghi di instabilità creati dall’oligarchia finanziaria inglese per scatenare un conflitto mondiale. Nel momento in cui l’impero finanziario off shore della City è sul punto di affondare, diverse agenzie britanniche sono al lavoro per forzare l’opinione pubblica mondiale a sostenere la distruzione della nazione siriana... (nella foto, Abdelhakim Belhaj)

Leggi tutto: Come Londra è al lavoro in Siria

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 Inchiesta, dicembre 2011 - E’ certo che con l’asse Russia, Cina, Iran, Siria, Libano si allineeranno gli altri Stati del “BRICS”, e i complotti in corso o in gestazione saranno come un colpo di spada nell’acqua e che, al posto del “Grande Medio oriente” pianificato dagli USA, c’è un “Nuovo Medio Oriente”, all’opposto di quello auspicato, che sorgerà da un altro ordine mondiale, fondato su altre regole, altri principi! (nella foto, summit della Lega araba)

Leggi tutto: Gli Stati arabi, ostaggio della loro "Lega" - parte quarta

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 Inchiesta, dicembre 2011 - Ecco che la Russia interviene mettendo in guardia contro ogni velleità di destabilizzazione o di guerra contro la Siria e allo stesso tempo annuncia la sua opposizione ad ogni ingerenza straniera negli affari di questo paese.  E lo fa sul serio, impegnando la sua armada dissuasiva nella regione per “impedire una guerra dalle gravi conseguenze”. Lavrov mette anche in guardia contro un linguaggio fatto di “avvertimenti e minacce” nei confronti della Siria (nella foto, Sergey Lavrov)

Leggi tutto: Gli Stati arabi, ostaggio della loro "Lega" - parte terza

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 Inchiesta, dicembre 2011 - E’ stato messo in moto un mostruoso dispositivo di indottrinamento e di azioni psicologiche, per mezzo delle emittenti occidentali e di quelle delle petromonarchie, vale a dire Al-Jazeera e Al-Arabia. Il loro martellamento mediatico ha disorientato perfino i più avvertiti. Molti si sono fatti convincere dal loro intrigo mediatico che ha legittimato la Lega dello spregevole Amr Moussa...

Leggi tutto: Gli Stati arabi ostaggio della loro "Lega" - parte seconda

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 Inchiesta, dicembre 2011 -  Fin dalla sua creazione nel 1945 da parte di sette paesi arabi, tra cui la Siria, la “Lega degli Stati arabi” ha come obiettivo quello di unificare la “nazione araba”, di difendere gli interessi degli Stati membri, di fronteggiare ogni ingerenza delle potenze straniere nella regione. Ma le divisioni sono tante che le sue azioni ed iniziative, anche di pace, producono nel migliore dei casi effetti modesti...

Leggi tutto: Gli “Stati arabi”, ostaggio della loro “Lega” (parte prima)

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 Siria, novembre 2011 - Nel suo ruolo di negoziatore e facilitatore tra il governo siriano e l’opposizione internazionale, la Turchia potrebbe fare molto, ma provocare la Siria alla frontiera, impartire lezioni a Bashar al Aassd come se fosse il governatore di una provincia ribelle dell’epoca ottomana  e sostenere quelli che uccidono i cittadini siriani non è certo un buon metodo (nella foto, Bashar al-Assad e Recep Tayyip Erdogan)

Leggi tutto: La Turchia ha delle mire sulla Siria: si prepara una nuova guerra

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 Inchiesta, novembre 2011 - La National Endowment for Democracy, o NED, è una organizzazione che si presente come una ONG che si occupa ufficialmente del “rafforzamento  delle istituzioni democratiche nel mondo”. Ma si tratta in realtà di un organismo finanziato al 95% dal Congresso degli Stati Uniti. Essa è stata creata nel 1982 dall’amministrazione Reagan (nella foto, il logo della Fidh)

Leggi tutto: La guerra umanitaria della NED e della FIDH in Siria

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 Analisi, ottobre 2011 - All’inizio dell’insurrezione armata in Siria, il figlio di Yehya, un soldato dell’esercito siriano, fu rapito e ucciso da gruppi armati a Daraa. La testimonianza di Yehya contraddice le “lacrime di coccodrillo” di Ban Ki-moon, che lamenta in ogni occasione “l’atrocità” del regime siriano. Yehya dice: “Tutti i corrispondenti esteri sanno che un enorme quantità di elementi dell’esercito e della guardia nazionale è stata uccisa. Allora come si fa a dire che non ci sono gruppi armati?” E aggiunge: ”Chi sono quelli che rapiscono e uccidono i civili e i soldati? Quelli che pretendono che non c’è insurrezione armata in Siria sono dei bugiardi”... (nella foto, un bambino tra le macerie di Misurata)

Leggi tutto: Dopo l’assassinio di Gheddafi: la Libia occupata, la Siria in attesa

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 Siria, ottobre 2011 - In questi ultimi mesi, i media dell’Impero USA e dei paesi subalterni usano sempre più frequentemente l’espressione “Primavera araba”, per indicare le proteste che fanno tremare diversi paesi nel mondo arabo. Prima di tutto intendiamo manifestare il nostro apprezzamento per il successo ottenuto dal popolo tunisino nel rovesciamento del presidente assoluto, Ben Ali, e la vittoria degli egiziani  che hanno detronizzato un faraone, Mubarak, figlio di Ramses II. A questo punto occorre notare che il regno del primo è durato ventiquattro anni, mentre la dinastia del secondo ha governato per oltre quattro decenni, senza che i media dell’Impero e quelli delle province europee abbiano fatto la minima allusione all’atrocità del loro imperium

Leggi tutto: Osservazioni sulla guerra imperialista contro la Siria

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 Siria, ottobre 2011 - A voler credere ai leader delle potenze imperialiste, che si mostrano candidi e ingenui, la Siria sarebbe stata in questi mesi l’arena dove si confrontano, da un lato, le “forze del male” incarnate dal regime e dai suoi amici iraniani e, dall’altro lato, le “forze del bene” impersonate dall’”anima immortale” di un “popolo buono” per natura, malauguratamente ridotto dal “Tiranno di Damasco” in una plebaglia di schiavi (nella foto, Bashar Al-Assad)

Leggi tutto: La cosiddetta "rivoluzione" siriana: una guerra imperialista contro la Siria

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 Inchieste, settembre 2011 - Dopo avere imperversato per otto anni alla guida di Al Jazeera, l’islamista Wadah Khanfar, imposto dagli USA nel 2003 in sostituzione del qatariano Ali al-Jassim, un nazionalista arabo anti-USA accusato da Washington di simpatie filo-irachene e che aveva realizzato il primato del canale satellitare, è stato licenziato senza riguardi (nella foto, Wadah Khanfar)

Leggi tutto: Il direttore di Al Jazeera mollato dai suoi padroni

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 Siria, settembre 2011 - Io penso che non vi sarebbe stata crisi in Siria – almeno adesso – se i paesi della NATO non si fossero sentiti sorpassati dalle rivoluzioni arabe di Tunisia ed Egitto (nella foto, manifestazione di sostegno al presidente siriano, Bachar al-Assad)

Leggi tutto: Intervista a Gilles Munier sulla Siria

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