Nelle riviste specializzate, nei siti web influenti e praticamente in tutti i media, osservatori, analisti ed esperti continuano a informarci che, sì, esiste un modo perché l’Ucraina prevalga sulla Russia, espellendo quest’ultima da tutto il suo territorio, compresa la Crimea. ...
[Questa è una sciocchezza.] ...
In breve, la Russia sta vincendo la guerra e c'è poco che suggerisca che eventuali prevedibili sviluppi politici, economici, tattici o tecnologici possano alterare quella realtà fondamentale. Allora perché continuano a discutere su un trionfo finale dell’Ucraina sul campo di battaglia, nonostante tutte le prove devastanti e contraddittorie?
Ebbene, applicando il rasoio di Occam – il principio secondo cui “a parità di condizioni, le spiegazioni più semplici sono generalmente migliori di quelle più complesse” – suggerirei che la convinzione delirante che esista la possibilità di una vittoria totale dell’Ucraina si basi meno sull’evoluzione militare o della realtà geopolitica, che su una semplice dinamica psicologica, meglio riassumibile nel concetto di “escalation dell’impegno”.
Si tratta di quel concetto, secondo cui gli individui o i gruppi a volte mostrano la tendenza a restare attaccati ad un argomento fallace, anche se esso diventa sempre più insostenibile alla luce dei fatti. Questo comportamento è caratterizzato soprattutto dal rispetto degli impegni precedentemente assunti – costi irrecuperabili, come direbbero gli economisti – indipendentemente dalla loro attuale plausibilità o razionalità. È una disfunzione psicologica..
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La folle iniziativa della Germania di aggiungere 120 miliardi di dollari alla spesa per la difesa (rispetto ai circa 40 miliardi di dollari all’anno) creerà entro pochi anni un forte squilibrio militare in Europa poiché la Germania dominerà quindi tutti i suoi vicini. Non è un esito necessario ed è storicamente molto pericoloso. L’abbandono delle relazioni economiche con Russia e Cina significa che la Germania e il suo nuovo cancelliere Olaf Scholz si sono innamorati del piano statunitense di sviluppare una nuova Guerra Fredda. L'economia tedesca sarà una delle sue vittime.
Il 4 febbraio Russia e Cina hanno dichiarato un mondo multipolare del quale sono due poli partner che si opporranno a quello statunitense. L'intervento della Russia in Ucraina ne è una dimostrazione.
Ciò dimostra anche che gli Stati Uniti non sono disposti a rinunciare alle loro spinte suprematiste senza una grande battaglia. Ma mentre gli Stati Uniti negli ultimi 20 anni hanno speso i loro soldi per creare scompiglio nel Medio Oriente, Russia e Cina hanno sfruttato il tempo per prepararsi ad un conflitto più ampio. Hanno dedicato più tempo alla questione rispetto agli Stati Uniti.
Gli europei avrebbero dovuto riconoscerlo invece di aiutare gli Stati Uniti a restare aggrappati alla loro immagine di potenza unipolare.
Ci vorrà del tempo prima che le nuove realtà economiche si stabilizzino. Probabilmente cambieranno l'attuale visione dei reali interessi strategici dell'Europa.
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La risposta europea alla guerra per procura degli Stati Uniti contro la Russia si è basata sul moralismo isterico guidato dai media, o forse sull’isteria moralizzante. Non era e non è né razionale né realistica.
La “leadership” europea ha deciso che nient’altro che il suicidio economico dell’Europa fosse sufficiente per dimostrare alla Russia che Bruxelles era seriamente seccata. Gli stupidi governi nazionali, compreso quello tedesco, hanno aderito a quel programma. Se mantenessero la loro rotta, il risultato sarebbe una completa deindustrializzazione dell’Europa occidentale.
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Speravo che teste più sane avrebbero preso il sopravvento su questa deriva. Ciò, sfortunatamente, non è accaduto (ancora?). L’Europa sembra invece scivolare verso una follia ancora maggiore.
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