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BRITEL ABOU EL KASSIM


Nato il 18. 4. 1967 a Casablanca, emigrato in Italia dal 1989, nazionalità italiana nel 1999.
Primo arresto in Pakistan il 10.3.2002, torturato e interrogato dal FBI a Islamabad.
Trasferito in Marocco dai nordamericani nella notte tra il 24 e il 25 maggio 2002, portato a Temara presso la DST (Direction de la Surveillance du territoire), dove resta in isolamento, sempre torturato e interrogato per otto mesi e mezzo, fino all’11 febbraio 2003.
Liberato senza alcuna incriminazione, ma privato del passaporto italiano, malato e debole.
Ottiene dall’Ambasciata italiana un lascia-passare valido fino al 24.5.2003, per ritornare a casa sua in Italia, il 16 maggio 2003 viene arrestato alla frontiera di Bab Melilla.
Riportato a Temara, subisce la sua seconda detenzione segreta, in condizioni degradanti, torturato per costringerlo a firmare un processo verbale. Il 16 settembre, dopo 4 mesi, entra nella prigione di Salé, accusato di partecipazione a banda criminale.
Primo processo il 3.10.2003, condannato a 15 anni di prigione, pena ridotta in appello il 7 gennaio 2004 a 9 anni, il ricorso in Cassazione è stato respinto nel mese di ottobre 2004.
Attualmente è detenuto nella prigione di Salè, in condizioni assai dure.
Il Re Mohammed VI, prodigo di grazie anche per gli islamisti, a lui l’ha invece negata.



Leggi il suo caso in un reportage di Carta