Comunicato dei detenuti di Marrakech (15 aprile 2010)


I detenuti politici del Gruppo di Zahra Boudkour


Avviso: Sciopero della fame di preavviso di 72 ore
Dopo aver consumato l’ultimo atto del nostro processo mercoledì 31 marzo 2010, distribuendo sul nostro gruppo 25 anni di prigione ferma nel seguente modo:
•    Mourad Chouini 4 anni di prigione ferma e 80000 dirham di ammenda
•    Khalid Miftah 3 anni di prigione ferma
•    E due anni di prigione ferma per glia altri compagni:
Zahra Boudkour – Otman Chouini – Mohamed El Arbi Jeddi- Mohamed Jamili- Youssef Mchdoufi – Alae Edderbali- Jalal Lkotbi- Youssef Machdoufi- Abdellah Errachdi.
Il regime, attraverso l’amministrazione della pessima prigione “Boulmharez”, ci ha trasferito abusivamente, per primi i compagni Mourad e Otman Chouini ed Alae Eddarbali, mandati alla prigione di Souira lunedì 5.4.2010, poi i compagni Mohamed El Arbi Jeddi, Khalid Miftah e Youssef Machdoufi, mandati alla prigione di Klaat Sraghna il 7.4.2010.
Mentre i compagni Abdellah Errachidi e Youssef El Alaoui sono stati trasferiti alla prigione agricola di Azilal, lo stesso giorno il compagno Jalal Lkotbi veniva portato alla prigione locale di Bengruir, così come la compagna Zahra Boudkour.
Zahra Boudkour sta per essere collocata nella sezione femminile della stessa prigione, dove c’è solo una donna (vale a dire un’altra forma di isolamento). Tutti noi siamo stati sottoposti a  minacce in un tentativo disperato di farci paura e di spezzare la nostra fermezza all’interno della prigione.
Con questo trasferimento abusivo, il regime ha mirato prima di tutto a isolarci, ed a rimettere in questione le conquiste che avevamo realizzate all’interno della prigione con la nostra iniziativa politica.
E di aggravare le sofferenze delle nostre famiglie e di indebolire il loro movimento.
Dinanzi a questo stato di cose, annunciamo all’opinione pubblica nazionale ed internazionale quanto segue:
-    La nostra determinazione ad avviare uno sciopero della fame di preavviso per 72 ore a partire da mercoledì 14 aprile 2010, denunciando il processo che ci è stato fatto e i trasferimenti abusivi che hanno riguardato il nostro gruppo.
Chiediamo una risposta alle nostre legittime esigenze:
-    La nostra immediata liberazione
-    Raggrupparci in un unico stabilimento che sia dotato delle condizioni minime (letti, pulizia, cibo, medicine…)
-    Aumento del tempo di aria quotidiana
-    Autorizzazione alla visita aperta e senza condizioni di tutti i membri delle nostre famiglie
-    Uno spazio riservato per studiare
-    Possibilità di usare il telefono senza restrizioni o condizioni
-    Possibilità di cucinare da noi gli alimenti
Infine, ponendo il regime di fronte alle sue responsabilità in relazione quanto potrà succedere nel caso non ci venga data risposta, chiediamo a tutti i militanti democratici di lottare per la liberazione di tutti i detenuti politici.
Prigione di Souira
Prigione di Klaat Sraghna
Prigione agricola di Azilal
Prigione di Bengurir
 



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