L’Expression – 1 febbraio 2011


Il Marocco non sarà risparmiato dalle rivolte. Le previsioni di Moulay Hicham
di Mohamed Touati


Il cugino di Mohammed VI pensa che il Regno non sarà risparmiato dall’ondata di contestazione che ha scosso la Tunisia, l’Egitto e altri paesi arabi


La Rivoluzione del gelsomino che ha provocato la caduta di Zine el Abidine Ben Ali in Tunisia, le manifestazioni che stanno facendo vacillare il regime di Hosni Moubarak in Egitto avranno certamente ripercussioni anche nel Regno dello Sceriffato. Il Marocco “non farà probabilmente eccezione tra i paesi arabi dopo la rivoluzione tunisina e le manifestazioni che mettono in discussione attualmente il potere in Egitto”, ha sostenuto lunedì il cugino del sovrano marocchino Mohammed VI.
Il “Marocco non è stato ancora toccato… Ma non bisogna ingannarsi: quasi tutti i sistemi autoritari saranno colpiti dall’ondata di proteste. Il Marocco non farà probabilmente eccezione”, ha sottolineato Moulay Hicham nel corso di una intervista accordata al quotidiano spagnolo El Pais. Noto per le sue critiche nei confronti della monarchia marocchina e del suo sistema politico, il cugino del re si interroga: “Resta da vedere se la contestazione sarà di carattere sociale o anche politica e se le formazioni politiche, influenzate dagli ultimi avvenimenti, si daranno una mossa”.
Il Marocco è senza fiato? “La dinamica di liberalizzazione politica avviata alla fine degli anni ’90 è praticamente esaurita. Ridinamizzare la vita politica marocchina nel contesto regionale, evitando i radicalismi, sarà una grande sfida”, fa notare il principe marocchino che si colloca in terza posizione per la successione al trono alaouita. Quale potrà essere l’impatto della rivoluzione tunisina e delle manifestazioni in Egitto sul Marocco? Esse rappresentano una “rottura con gli schemi precedenti”, ha fatto notare il “principe ribelle”. Poi, rivolgendosi all’Europa, le ha consigliato di “risvegliarsi, di smetterla di appoggiare delle dittature che non sono vitali e di appoggiare invece i movimenti che aspirano ad un mutamento durevole”. Avendo scelto di manifestare il suo pensiero dalle colonne di un quotidiano spagnolo dell’importanza di El Pais, Moulay Hicham ha in qualche modo avallato quanto riportato dai media spagnoli sui movimenti di truppe verso Casablanca e Rabat per contrastare eventuali rivolte. Informazione o condizionamento? Il governo marocchino prende sul serio quelle che pure definisce “affermazioni infondate” ed ha reagito al primo colpo.
L’ambasciatore del Regno di Spagna a Rabat è stato convocato. Il Makhzen ci ha tenuto a protestare contro informazioni propagate dai media spagnoli a proposito di movimenti di truppe marocchine per far fronte a ipotetiche manifestazioni. La reazione è stata all’altezza dell’informazione.
“Il governo marocchino ha accolto con indignazione le informazioni faziose divulgate da certi media pubblici spagnoli, soprattutto la televisione pubblica Canal 24 Horas, oltre ad altri giornali che hanno ripreso delle affermazioni infondate relative al fatto che il Marocco avrebbe spostato delle truppe delle Forze Armate reali stazionate nelle province del Sud verso Casablanca e Rabat, e ciò in previsione di supposte manifestazioni eventuali”, ha dichiarato domenica nel corso di una conferenza stampa il ministro marocchino delle comunicazioni, portavoce del governo.
I media spagnoli sarebbero all’origine di una crisi diplomatica tra il loro paese e il Regno del Marocco? L’ambasciatore del Regno di Spagna a Rabat è stato convocato dal capo della diplomazia marocchina. “Volendo trasmettere al governo spagnolo l’indignazione del Marocco per queste irresponsabili macchinazioni, il signor ministro degli affari esteri e della cooperazione ha convocato oggi il signor ambasciatore del Regno di Spagna a Rabat ed ha avuto un colloquio col suo omologo spagnolo”, ha reso noto Khalid Naciri.
Di nuovo soffia un vento glaciale sulle relazioni tra Madrid e Rabat dopo l’attacco delle forze di occupazione marocchine contro il campo saharawi di Gdeim Izik. Le dichiarazioni di Moulay Hicham a El Pais arrivano come un capello nella zuppa. Esse rischiano di irritare per più di un motivo Mohammed VI.  

 

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