Fort Russ, 12 marzo 2015 (trad.ossin)



Omicidio Nemtsov: Ukrainian Connection


Anna Veligzhanina



L’assassino di Nemtsov è stato assoldato dal comandante del Battaglione ucraino Djokhar Doudaiev, Adam Osmaev

Secondo una fonte del FSB (Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa), citata da Komsomolskaia Pravda: “Il mandante dell’assassinio di Nemtsov aveva già tentato l’assassinio di Vladimir Putin”.


Il principale sospetto di questo omicidio eccellente è il comandante del battaglione ucraino Djokhar Doudaiev, che fa di nome Adam Osmaev.


Il corrispondente della Komsomolskaia Pravda ha incontrato un agente del FSB che fa parte del gruppo di investigatori incaricato dell’inchiesta sull’assassinio di Boris Nemtsov. In una intervista esclusiva, quest’ultimo ha fornito nuovi dettagli sul crimine e anche sul nome del più probabile mandante dell’assassinio.



L’arma è stata ritrovata


“Allo stato attuale, gli inquirenti sono in possesso della prova irrefutabile che tutti i soggetti in stato di detenzione per l’uccisione di Nemtsov ne sono effettivamente gli autori”, ha detto la nostra fonte del FSB. Prima di tutto, i dati ricavabili dai loro telefoni mobili dimostrano che essi hanno sorvegliato Nemtsov prima dell’omicidio, seguendolo da presso. Grazie ai loro telefoni mobili, è stato possibile accertare i movimenti dei sospetti, che si sono recati nel luogo dove si trovava Nemtsov. Nel momento del fatto, tutti gli attuali detenuti si trovavano in zona, alcuni sotto il ponte, altri all’interno di un’auto, altri ancora nelle vicinanze.


Adam Osmaev
 
 

E’ stato Zaur Dadaev che ha premuto il grilletto. Lo ha confessato, ma poi ha ritrattato su consiglio degli avvocati. Ma poco importa, l’inchiesta ha già raccolto prove irrefutabili della sua colpevolezza.

Non posso fornirvi dettagli sull’esecuzione. La pistola è stata gettata nel fiume dopo l’omicidio, dove è stata ritrovata più tardi dai sommozzatori. Il fatto che Zaur Dadaev abbia dichiarato dinanzi alle telecamere: “Amo il profeta Maometto” è solo una copertura. L’omicidio non ha motivazioni religiose. E’ stato cinicamente eseguito un contratto. Gli accusati non sono dei ferventi mussulmani. Sono solo dei gangster.


Ed ecco la cosa più importante. L’esecutore materiale era in stretti contatti con Adam Osmaev, che recentemente è stato nominato comandante del battaglione ucraino che porta il nome Djokhar Doudaiev. I due si sono incontrati e hanno anche parlato molto al telefono. Zaur Dadaev e i suoi complici hanno lavorato con Osmaev agli Affari Ucraini Interni. E anche coi Ceceni che hanno combattuto in Ucraina per il nuovo regime. Zaur Dadaev era in forze al battaglione Nord (Sever) del ministero dell’interno ceceno, ma svolgeva in realtà attività contro la Russia. Era legato a Osmaev da reciproci obblighi.


Quando sono stati rilasciati i giornalisti del canale russo Life News arrestati in Ucraina, si sa che Dadaev era coinvolto nell’operazione. Era in comunicazione diretta con Osmaev. Io non posso divulgare i dettagli. Stiamo ancora raccogliendo le prove. Ma posso anticipare che sospettiamo Adam Osmaev quale mandante dell’omicidio di Nemtsov.



L’obiettivo principale era di mettere in cattiva luce la Russia


Era stato ordinato agli autori del crimine di eseguirlo proprio nel luogo dove è avvenuto, continua la nostra fonte. In altri termini, non solo di ucciderlo in un luogo oscuro, ma nel pieno centro di Mosca di fronte al Cremlino, per provocare l’indignazione del mondo intero. Hanno ricevuto un anticipo prima, si è convenuto che il resto dei soldi sarebbe stato accreditato sui loro conti bancari.


 


Zaur Dadaev



Perché dovevano uccidere Nemtsov, che pure si era pronunciato contro la politica di Putin? In tal modo non hanno finito per uccidere un loro alleato ideologico?


Gli (ultra) nazionalisti e i criminali non si arrestano di fronte a nulla. La moralità non entra in considerazione in questo omicidio del loro alleato. Nemtsov è diventato uno strumento. L’obiettivo era di danneggiare la Russia, di presentarla sotto una cattiva luce, per impedire la pace nel Donbass (soprattutto dopo i colloqui con Merkel e Hollande). Per far passare il presidente della Russia agli occhi della comunità internazionale come il “male assoluto” – per dire: guardate come tratta l’opposizione. Il mondo stava appena cominciando a giudicare con più favore la politica di Putin in Ucraina. E il cinico assassinio di Nemtsov ha provocato un’ondata di malcontento, alimentata dai media internazionali. La stampa statunitense e europea hanno immediatamente presentato l’omicidio in modo parziale, gettandone la responsabilità sul presidente della Russia.



Si preparavano a fra saltare la moto del presidente


Adam Osmaev era già stato sospettato del tentativo di omicidio, nel 2012, di Vladimir Putin, che all’epoca era primo ministro e candidato alle presidenziali. Osmaev aveva progettato di far saltare la moto di Putin, e la cosa è stata confermata dal ritrovamento, in un computer, di un video del primo ministro che circolava in moto per Mosca. Poi Osmaev ha collaborato con gli inquirenti e ha ammesso di essere venuto a Odessa, proveniente dagli Emirati Arabi Uniti, per ordine del comandante Dokou Oumarov. In Tribunale, però, si è rifiutato di testimoniare, affermando che le precedenti dichiarazioni gli erano state strappate con un pestaggio. I suoi avvocati hanno proposto denuncia alla Procura e alla Corte Europea per i diritti dell’uomo.


Osmaev non è riuscito ad avere Putin, ma non sembra essersi calmato, prosegue la nostra fonte del FSB. E più tardi Boris Nemtsov è stato individuato come il bersaglio più suscettibile di danneggiare il presidente. Nemtsov non era più da tempo considerato come un membro attivo dell’opposizione, non era un serio concorrente di Putin, ma il suo nome era conosciuto. La individuazione di questo agnello sacrificale si è rivelata un grande successo. I gangster non si fermano davanti a niente. E quando i gangster si impicciano di politica, il risultato è diabolico.


Osmaev sarà incriminato?


L’inchiesta è appena all’inizio, stiamo raccogliendo le prove. Abbiamo già diversi indizi, ma non voglio dire di più per non danneggiare l’inchiesta.



I file “KP”


Che cosa ha reso celebre Adam Osmaev…


Nel 2007 a Mosca si riuscì ad evitare un attacco terrorista alla vigilia del Giorno della Vittoria: venne ritrovato dell’esplosivo all’interno di un’auto in sosta. Adam Osmaev, un nativo di Grozny sospettato del fatto, venne condannato in contumacia dal tribunale del distretto di Lefortovsky di Mosca e venne emesso un mandato di arresto internazionale contro di lui. L’inchiesta ha accertato che Osmaev, con l’aiuto di un gruppo di Ceceni e di Ingusci, stava anche preparando un attentato contro il presidente della Cecenia, Ramzan Kadyrov, che avrebbe dovuto avere luogo il 9 maggio.


Secondo notizie di stampa, Osmaev si è poi rifugiato nel Regno Unito, dove è stato contattato da elementi legati a Doku Oumarov, che gli hanno proposto di organizzare un nuovo attacco terrorista. Adam ha accettato e si è recato in Ucraina con un falso passaporto. Nel 2012 è stato arrestato in seguito ad una esplosione in un appartamento in affitto – stava preparando delle bombe artigianali.

Osmaev e il suo braccio destro, Ilya Pyanzin, un kazaco, hanno ammesso che stavano preparando un attentato contro il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin. Essi hanno anche ammesso di avere reclutato dei combattenti in vista di futuri attentati terroristi in Russia. Ma poi hanno ritrattato.


La Russia ha chiesto l’estradizione di Adam Osmaev dalla Ucraina, ma la Corte Europea dei diritti dell’uomo vi si è opposta, affermando: “In Russia il detenuto potrebbe essere sottoposto a tortura”. Pyanzin invece è stato estradato in Russia e, nel settembre 2013, è stato condannato a dieci anni di prigione.


Il 18 novembre 2014 il tribunale di Odessa ha condannato Osmaev a due anni e nove mesi di prigione, che equivaleva al tempo della custodia cautelare già sofferta. E’ stato dunque liberato nella stessa sala di udienza, per carenza di prove in ordine al tentato omicidio. Al rilascio, la sala ha reagito con un applauso ed egli, a sua volta, li ha incoraggiati a proteggere l’Ucraina.


Nel febbraio di quest’anno ritroviamo Osmaev al comando del battaglione ucraino Djokhar Doudaiev, succeduto al generale perito a Debaltsevo, Isa Munaev.



Commento ufficiale


“Speriamo che nei prossimi giorni, saranno completate tutte le formalità legali e i procuratori potranno presentare la loro versione dei fatti, indicando i nomi dei ritenuti responsabili”, ha dichiarato Dmitri Peskov, l’incaricato stampa del presidente, ai giornalisti di AP che gli chiedevano informazioni sullo stato dell’inchiesta sull’omicidio di Boris Nemtsov.  
 

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