Stampa

 

The Saker, 11 aprile 2021 (trad. Ossin)
 
La Russia effettua esercitazioni di guerra ad ampio raggio
the Saker
 
Cari amici,
 
Questo sarà l’ultimo mio intervento sul tema della escalation militare nell’Ucraina dell’est (a meno che, ovviamente, l’attacco non vi sia davvero, nel qual caso aprirò un altro dibattito)
 
Il Ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu
 
Quanto alle ultime notizie dalla Russia; il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha affermato che tutti i distretti militari sono attualmente impegnati in esercitazioni militari per un totale di 4 000 (sì, quattromila !) diverse esercitazioni in 101 campi diversi di addestramento militare. Oh, e mentre le esercitazioni attuate in aprile dalla Russia erano state programmate prima della mobilitazione degli Ucraini, quelle attuali sono « esercitazioni senza preavviso ». Infine, vi sono indicatori che le truppe dispiegate in aprile non sono state fatte rientrare nelle loro caserme. Anche le forze russe di dissuasione strategica hanno recentemente effettuato esercitazioni di preparazione su larga scala.
 
Contemporaneamente, anche la NATO si è impegnata in preparativi di guerra, « Defender Europe 2021 », mobilitando un totale di 40 000 soldati di cui 20 000 statunitensi (non sappiamo quanti di essi siano transessuali). Per valutare questi movimenti, occorre tenere a mente che l’utilizzo delle armi ipersoniche russe a distanza (terrestri, marittime ed aeree) significa che, in caso di guerra reale, gli Stati Uniti non sarebbero in grado di ri-approvvigionare le forze USA/NATO in Europa. Al contrario, se gli USA/NATO volessero prepararsi ad un attacco contro la Russia, o a « difendere » il Banderastan, avrebbero bisogno di mesi per dispiegare le forze e i mezzi necessari in Europa.
 
A questo punto, tutti hanno sentito la voce secondo cui gli Stati Uniti invieranno cinque navi nel Mar Nero per manifestare il loro appoggio agli Ucronazisti e dissuadere la Russia. Dato che ho più volte demistificato una simile assurdità, ho chiesto al mio amico Andrei Martyanov di scrivere qualcosa su questa del tutto iniziativa. Egli lo ha fatto, in modo assai convincente, qui in questo articolo. Io sono profondamente riconoscente ad Andrei per il tempo che ha impiegato e la sua competenza.
 
Infine, sul piano politico, tutti si stanno parlando, sono troppe le conversazioni ufficiali per poterle citare tutte, senza parlare dei colloqui ufficiosi di corridoio. Speriamo che continuino, perché finché si parlano, c’è ancora una possibilità di evitare la catastrofe.
 
Nel 1985, il cantante Sting ha pubblicato la sua celebre canzone « The Russians ». In essa, davvero bellissima, Sting esprime la seguente speranza : « Credetemi quando dico che spero che anche i Russi amino i loro figli ». Nel 1985 avevo solo 22 anni, ma ricordo di aver pensato : « Gli Occidentali si chiedono se anche noi amiamo i nostri figli. E’ strano, come se fossimo una specie diversa, per nulla umana ». Ovviamente parlando dei « Russi », Sting si riferiva soprattutto ai gerontocrati del Cremlino, ma la sua scelta delle parole mi è apparsa quanto meno strana, quanto meno nel contesto di tutti i miti e gli stereotipi cui la maggior parte degli Occidentali crede a proposito dei Russi e della Russia.
 
Oggi, a distanza di oltre trent’anni, io non mi chiedo se « anche gli Occidentali amino i loro figli », mi chiedo piuttosto se si rendano conto che mettono letteralmente i loro figli, e l’intero pianeta, in pericolo, e senza alcuna valida ragione, che non sia un odio emotivo, ma stucchevole, verso tutto ciò che è russo. Tenuto conto del silenzio assordante mantenuto dai media sionisti occidentali, mi sento di dire che no, pochissimi Occidentali si rendono conto di quanto l’attuale situazione sia pericolosa; addirittura molto, molto più pericolosa della crisi dei missili di Cuba. All’epoca i media ridondavano di reportage e discussioni; oggi tutto quel che sentiamo è un flusso ininterrotto di stupide stronzate da parte di sedicenti « specialisti di questioni sociali » sul « privilegio bianco », il « razzismo sistemico » e la grandezza di tutto quanto sia nero (anche quando è falso e volgare).
 
La semplice verità è che gli Stati Uniti non possono commettere un suicidio culturale e trasformarsi in un paese di Wiggers (un giovane bianco che adotta la cultura giovanile nera mimandone le espressioni, il modo di vestire e ascoltandone la musica, ndt), aspettandosi di essere presi sul serio, particolarmente nella zona B. E tuttavia, con « Biden » al potere, è esattamente quanto sta accadendo, e conoscendo il carattere rancoroso di quelli che manovrano « Biden », ho un gran timore che essi siano molto più interessati al politicamente corretto che alla conservazione della pace mondiale.
 
E’ una forma di dolce giustizia karmica che l’Ucraina abbia voluto diventare come l’Occidente ma che alla fine dei conti (forse letteralmente) sia l’Occidente ad essere diventato rassomigliantissimo all’Ucraina guidata dagli Ucronazisti: ideologia über alles !
 
Che Dio ci aiuti !
 
Cordiali saluti
 
 
Ossin pubblica articoli che considera onesti, intelligenti e ben documentati. Ciò non significa che ne condivida necessariamente il contenuto. Solo, ne ritiene utile la lettura