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Italia, 17 marzo 2008 – Sette anni fa a Napoli, il 17 marzo 2001, i giovani e giovanissimi che avevano manifestato contro l’espropriazione della democrazia da parte delle istituzioni internazionali della “globalizzazione” sono stati circondati e aggrediti a freddo da uno straordinario spiegamento di forze dell’ordine, il cui unico scopo sembrò essere quello di “punirli” per essere scesi in piazza. Prove generali di quanto sarebbe accaduto pochi mesi dopo a Genova, in occasione del G8.

Nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni, solo spezzoni della società civile protestarono. E successivamente vi fu l'interventodella magistratura, con l'arresto di alcuni poliziotti per le violenze contro i manifestanti (il processo di primo grado é ancora in corso).
Nel 7° anniversario di quegli avvenimenti, vogliamo ricordarli pubblicando un appello lanciato in quei giorni da un gruppo di professionisti e intellettuali e la richiesta di arresto della Procura di Napoli.

 



 


Qualcuno lo ha visto coi propri occhi

Qualcuno lo ha visto coi propri occhi, qualcun altro lo ha letto nelle testimonianze di chi c’era. Tutti noi siamo preoccupati che, in pericolo, sia la libertà di esprimere opinioni non autorizzate.
Sabato 17 marzo le forze dell’ordine sono intervenute duramente, non a disperdere pochi facinorosi, ma a punire, con violenza, quelli che avevano partecipato alle proteste contro il Global Forum.
Lo abbiamo sentito nelle dichiarazioni – firmate e fatte a viso aperto – delle ragazze e dei ragazzi di 14-15 anni, presi a manganellate e redarguiti: “Ti sei divertito? Così impari a fare le manifestazioni…”, lo abbiamo capito dalla scelta di chiudere la piazza e impedire, a chi voleva, di scappare. Tecnica di annientamento contro un esercito nemico.
Assistendo attoniti al presidio degli ospedali, per identificare perfino quelli che avevano bisogno di soccorso.
Non ci ha convinto la impacciata difesa del questore, costretto a raccattare qualche asta di bandiera e qualche sampietrino, per dimostrare che settemila – tra poliziotti, finanzieri e carabinieri – erano stati aggrediti.
Ci chiediamo il perché di questi fatti; a quale logica rispondano, se di imperizia o di provocazione.
Perché le istituzioni cittadine hanno taciuto. E anche i politici, di solito tanto assordanti.
Come se quei ragazzi, scesi in piazza contro una globalizzazione di celluloide e manganelli, non meritassero la loro attenzione. O forse per soffocare, col silenzio dopo i raid polizieschi, la loro indigeribile presenza.
Noi la pensiamo diversamente. Crediamo nel generoso impegno dei giovani e pretendiamo venga garantito e tutelato.

 

Enzo Albano – magistrato
Percy Allum  -  docente universitario
Maria Luisa Amato – avvocato
Lucio Aschettino – magistrato
Nino Assante – magistrato
Carmelo Buongiorno – avvocato
Vittorio Buongiorno – grafico
Claudio Botti – avvocato
Antonio Briganti – avvocato
Enrico Campoli – magistrato
Domenico Ciruzzi – avvocato
Alberto Clarizia – ricercatore universitario
Elena Coccia – avvocato
Gaetano Colonnese – editore
Linda D’Ancona – magistrato
Anna Elisa De Tollis – magistrato
Nicola Fedele – docente universitario
Fabio Ferrari – avvocato
Loredana Grimaldi – notaio
Alfredo Guardiano – magistrato
Ludovico Isoldo – ricercatore universitario
Lucia La Posta – magistrato
Enzo Lomonte – magistrato
Maurizio Marinelli – notaio
Luigi Musella – ricercatore universitario
Tina Nocera – magistrato
Silvio Orlando – attore
Rosa Papa – ginecologa
Luigi Parente – docente universitario
Sergio Piro – psichiatra
Tullio Pironti – editore
Vincenzo Piscitelli – magistrato
Gordon Poole – ricercatore universitario
Nora Puntello – giornalista
Nicola Quatrano – magistrato
Francesco Rugarli – magistrato
Daniele Sepe – musicista
Vincenzo Siniscalchi – avvocato
Ernesta Siracusa – avvocato
Carlo Spagna – magistrato
Antonella Stefanucci – attrice
Roberto Velardi – docente universitario
Antonio Ziccardi – libraio

La Compagnia di Moni Ovaia, a Napoli il 17 marzo:
Moni Ovaia – attore regista
Lee Colbert – musicista
Emilio Vallorani – musicista
Aleksandar Karlic – musicista
Vincenzo Pasquariello – musicista
Olek Mincer – attore
Ivo Bucciarelli – attore
Amerigo Daveri – musicista
Luca Bovini – musicista
Roberto Montagna – tecnico
Mauro Paggiaro – tecnico
Amerigo Varesi – tecnico
Farid Mezzaber – amministratore della compagnia
Massimo Marcer – musicista
Gianni Cannata – musicista
Cosimo Gallotta - musicista



La richiesta di custodia cautelare della Procura della Repubblica di Napoli