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Or-argent.eu, 6 ottobre 2014 (trad. ossin)
 
 
248.000 posti di lavoro creati negli Stati Uniti: la realtà dietro i numeri
 
Venerdì scorso, la stampa mainstream si è esalata per le ultime statistiche sull’impiego in USA, risultando che in settembre erano stati creati 248.000 posti di lavoro (molto più di quanto ci si aspettasse) e la disoccupazione era scesa sotto il livello del 6%. Novità tali da confortare la Fed nel suo tapering, giacché dimostrano che la ripresa USA prosegue
 
 
Però basta grattare un po’ le cifre per scoprire la realtà, che è molto meno brillante. E’ quanto hanno immediatamente fatto analisti come Paul Craig Roberts, ZeroHedge e molti altri.
 
Il primo elemento che spiega il tasso di disoccupazione al 5,9% è quella stessa che spiega la riduzione del tasso di disoccupazione a partire dal 2010: la diminuzione della popolazione attiva. In settembre, 315.000 statunitensi ne sono stati espulsi, per un totale di 92,6 milioni che non cercano lavoro.
 
Gli ottimisti, però, obietteranno che tutto ciò non toglie nulla al fatto che 248.000 posti di lavoro sono stati creati. Ammettendo che le cifre siano affidabili, la loro analisi per fasce di età è tutt’altro che rassicurante. Come segnala ZeroHedge, 230.000 di questi impieghi sono stati creati nella fascia d’età dai 55 ai 69 anni! Mentre, nella fascia di età che dovrebbe comprendere il grosso della forza lavoro, non vi è stata creazione di nuovi posti ma, peggio, se ne sono persi 10.000! Ciliegina sulla torta, questi ultimi dati provengono dalla Household survey… e differiscono da quelle dell’Establishment survey!
 
 
Ad ogni modo, secondo Paul Craig Roberts, questi dati sono una barzelletta. Essi annunciano per esempio 35.300 nuovi impieghi nel settore della distribuzione, mentre catene come JC Penny, Macy, Sears e i discount sono in difficoltà, chiudono negozi e alcuni centri commerciali devono oramai affittare spazi commerciali a giornata, se non ad ore.
 
La maggior parte di questi posti sono costituiti da impieghi non qualificati e mal pagati, appannaggio di pensionati che non trovano altro modo per sbarcare il lunario. In termini reali, gli stipendi medi sono ormai tornati al livello di quelli di 20 anni fa.