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Crisi siriana, marzo 2015 - L’ex ambasciatore statunitense in Siria, Robert Ford, ha chiesto ai terroristi anti-Assad di rinunciare all’idea di rovesciare Assad. Ford ha riconosciuto la sconfitta USA in Siria



Irib.fr, 13 marzo 2015 (trad. ossin)



Siria: ha vinto Assad…. (Ford)

L’ex ambasciatore statunitense in Siria, Robert Ford, ha chiesto ai terroristi anti-Assad di rinunciare all’idea di rovesciare Assad. Ford, architetto della infiltrazione di migliaia di terroristi takfiri in Siria, ha – per la prima volta – riconosciuto a denti stretti “gli atti selvaggi commessi da certi gruppi”, chiedendo agli “oppositori di rinunciare al progetto di rovesciare Assad”.

Ford ha espresso tutte queste idee in un articolo, pubblicato da “Foreign Policy”, dove sostiene la necessità di rinunciare alla clausola dell’eliminazione di Assad, come pre-condizione di una soluzione politica della crisi. L’uomo, che non si è mai stancato, dal 2011 al 2013, di reclamare la caduta del presidente siriano, ha riconosciuto che “l’attuale strategia USA in Siria non si concilia più con la nuova situazione, e che bisognerebbe trovare una nuova strategia”.

“Uno dei principali pilastri di questa nuova strategia, che riguarda direttamente gli oppositori, è che essi debbano uniformarsi alle raccomandazioni del comando USA e solo di esso, se vogliono continuare a beneficiare dell’aiuto di Washington”.

La seconda condizione per beneficiare dell’aiuto USA è che i ribelli evitino di commettere atti di barbarie contro i civili filo-Assad. E, come terza condizione, i ribelli dovranno rompere, del tutto, ogni rapporto con il Fronte Al Nusra”.

Ford espone poi delle idee ancora più inaudite: “I ribelli non dovranno più attaccare i cristiani e gli esponenti di altre minoranze, e dovranno addirittura collaborare con l’esercito siriano (!!!), per riportare l’ordine, preludio ad un accordo politico, che non abbia come pre-condizione le dimissioni di Assad”.

Secondo gli analisti politici, l’articolo, estremamente innovativo, di Ford riflette una virata di 180 gradi dell’amministrazione Obama in Siria. Ford è un esponente di quella classe politica radicale che ha sempre auspicato il rovesciamento puro e semplice di Assad. Ford chiede anche alla Turchia di chiudere le sue frontiere a Daech e ad Al Nusra.

Ford ha riconosciuto la sconfitta USA in Siria.