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Aujourd’hui le Maroc – 29 dicembre 2009

 

Il complotto omosessuale

di Omar Dahbi



E’ veramente ossessiva la fissazione degli islamisti per la vita sessuale della gente. Se ne interessano tanto che si direbbe che non pensano ad altro

 


L’ultimo esempio di questa patologica fissazione per il sesso è la campagna che hanno lanciato contro la partecipazione del celebre cantante inglese Elton John al festival Mawazine. “E’ un omosessuale” hanno scritto nel quotidiano islamista Attajdid. L’editorialista di questo giornale pensa che vi sia un legame tra questo invito e ciò che lui considera  una “campagna per la depenalizzazione dell’omosessualità” condotta in Marocco dall’associazione “Kif Kif”, “sostenuta dalla società civile spagnola”. Secondo il quotidiano, vi sarebbe dunque un complotto per “omosessualizzare” il Marocco. La cosa sarebbe grave e richiederebbe una reazione nazionale per fronteggiare la “minaccia omosessuale” che aleggia sulla patria. Nondimeno l’omosessualità è sempre esistita e sempre esisterà nel mondo intero. Che la si pratichi in modo clandestino o pubblico, comunque sopravvivrà ad ogni tentativo di eliminarla. Se non fosse così, non sarebbe riapparsa anche dopo la distruzione di Sodoma e Gomorra, raccontata nei libri sacri, la Bibbia e il Corano. Che sia considerata una deviazione sessuale, una malattia psichica, un atto normale o solo un’altra manifestazione di piacere sessuale, essa continuerà ad esistere finché esisterà l’umanità, come accade da diverse migliaia di anni.

Di fatto il vero problema è nella testa degli islamisti. In che modo il fatto che un grande artista, amato da milioni di persone come Elton John, sia omosessuale disturba i dirigenti del MUR o del PJD?  Elton John verrà in Marocco, si esibirà davanti ad un pubblico che accorrerà in massa ad assistere al suo concerto e ripartirà raccontando al mondo come ha scoperto che il Marocco è un paese tollerante, aperto, moderno, che apprezza la buona musica ecc. Di che cosa hanno paura gli islamisti?

In realtà non hanno paura di niente. Vogliono giusto simulare una situazione di panico perché, come tutti gli integralisti del mondo, non possono sopravvivere se non alimentando l’angoscia. La paura della vita, la paura della morte,la  paura della tomba, la paura dell’inferno, la paura della sessualità, la paura della musica, la paura dei costumi, la paura delle gonne, la paura dei pantaloni, la paura della spiaggia, la paura del football, ecc. E la lista è interminabile. Essi attizzano la paura per spingere la gente a rifugiarsi nelle loro strutture e le loro ideologie.

Ma, malgrado tanti sforzi, la paura che coltivano non riuscirà a mettere radici in una terra che ha sempre considerato l’Islam, quello vero, come fondato sull’amore, la speranza, la pace, la tolleranza.