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Venezuela en vivo, 26 gennaio 2019 (trad.ossin)
 
Propaganda contro il Venezuela
Romain Migus
 
La propaganda contro il Venezuela assomiglia alla "scuola del mondo alla rovescia" di Eduardo Galeano, dove si impara che la povertà è il castigo per l'inefficienza, la disuguaglianza è una legge naturale, la realtà è quella che si vede in televisione e il crimine è nero, giallo mai bianco...    
 
 
 
 
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ordina a Nicolas Maduro di non reprimere l’opposizione MA DIMENTICA i 3.300 arresti e i 2.000 feriti della sua polizia contro il movimento dei Gilet gialli.
 
Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, dà un ultimatum di otto giorni a Nicolas Maduro perché indìca le elezioni MA DIMENTICA che lui è primo ministro solo grazie ad una mozione di sfiducia, e non perché eletto in libere elezioni.
 
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accusa Nicolas Maduro di non essere legittimo perché è stato eletto solo dal 30,45% degli elettori MA DIMENTICA che lui è stato scelto solo dal 27,20% degli elettori statunitensi.
 
Il presidente colombiano, Ivan Duque, condanna la “narco-dittatura venezuelana” MA DIMENTICA che il 65% della cocaina prodotta nel mondo viene fabbricata in Colombia, sotto lo sguardo complice delle autorità del paese.
 
Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, si preoccupa per i diritti dell’uomo in Venezuela MA DIMENTICA di avere dichiarato che i movimento sociali che si opporranno alla sua politica saranno trattati come organizzazioni terroriste.
 
Il presidente argentino, Mauricio Macri, accusa Nicolas Maduro di essere un corrotto MA DIMENTICA che solo il suo nome compariva nei Panama Papers, non quello del presidente venezuelano.
 
Il Portogallo deplora la crisi venezuelana che, secondo l’ONU, ha spinto il 7,2% dei Venezuelani ad emigrare MA DIMENTICA che, secondo la stessa fonte, il 21% dei Portoghesi ha dovuto abbandonare il suo paese e trasferirsi all’estero.
 
Il presidente peruviano, Martin Vizcarra, grida alla dittatura in Venezuela MA DIMENTICA che è giunto alla guida del suo paese senza alcun mandato popolare, solo in sostituzione del precedente presidente, destituito per corruzione.
 
Nel Regno Unito, i governanti denunciano gli attacchi alla libertà di espressione in Venezuela MA DIMENTICANO che essi mantengono, senza alcun valido motivo, il giornalista Julian Assange in stato di reclusione.
 
Il Belgio si allarma per la situazione dell’economia venezuelana MA DIMENTICA che, a Bruxelles, l’impresa Euroclear trattiene ben 1,25 miliardi di dollari appartenenti allo Stato venezuelano.
 
Questi ribaltamenti accusatori, che sono propri a quella “scuola del mondo a rovescio” che è stata descritta da Eduardo Galeano, fanno parte del modus operandi della propaganda contro il Venezuela. Essi mirano a convincere l’opinione pubblica internazionale della legittimità di un’azione violenta contro il Popolo venezuelano.
 
Per il momento stanno cominciando a piovere bombe mediatiche.