ProfileAnalisi, giugno 2016 - Le persone che agiscono dietro le quinte delle crisi mondiali di oggi non sarebbero riuscite a rimodellare tante nazioni senza l’aiuto di altri. Anche George Soros, non sarebbe mai riuscito a realizzare tanti cambiamenti senza un esercito di aiutanti (nella foto, Carl Bildt)

 

Neo – New Eastern Outlook, 14 maggio 2016 (trad. ossin)
 
Il Nuovo Ordine Mondiale avrà il suo Tribunale di Norimberga?
Phil Butler
 
Le persone che agiscono dietro le quinte delle crisi mondiali di oggi non sarebbero riuscite a rimodellare tante nazioni senza l’aiuto di altri. Prendete un mostruoso miliardario robotizzato come George Soros e lanciatelo sulle ex repubbliche sovietiche, non sarebbe mai riuscito, da solo, a realizzare tanti cambiamenti. Per rimodellare l’immagine del mondo, infatti, egli ha bisogno di molti aiutanti, di un esercito di aiutanti. Oggi mi occuperò di un uomo politico svedese, Carl Bildt. E’ solo uno di una miriade di ufficiali flessibili del nuovo regime dell’ordine mondiale delle cose. Quando avrà finito di leggere questo articolo, il lettore comprenderà perché tanti hanno paura di Hillary Clinton, e perché tanti nel Regno Unito desiderino uscire dalla UE.
 
Carl Bildt
 
La pagina Wikipedia di Carl Bildt dice che è «conosciuto sulla scena internazionale, quale mediatore della guerre iugoslave». Ma io penso che i redattori di Wikipedia dovranno modificare la parola «conosciuto», e sostituirlo con «noto». Forse lo farò io stesso, dopo aver scritto questo rapporto. Bildt, che ha contribuito a fare a pezzi la Jugoslavia, ha partecipato a qualcosa conosciuto col nome di Accordo di pace di Dayton, che ha posto le regole di base per quel che viene chiamata la “pace” in Bosnia-Erzegovina. L’ex Primo Ministro svedese ha ricoperto in seguito l’incarico di inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i Balcani, la posizione ideale per ricucire la ex Jugoslavia in un angusto fagottino di mini-Stati controllati dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dalla NATO. L’effetto che questi scagnozzi producono sul nostro mondo si può leggere nel paragrafo che segue, tratto dal blog DC World Affairs, sulla sorte della Bosnia dopo il passaggio di Bildt e dopo Dayton:
 
    «Con la Costituzione, la polizia, la banca centrale, i rifugiati e i diritti dell’uomo nelle mani di funzionari stranieri per il resto del secolo, è difficile considerare la Bosnia-Erzegovina come un vero e proprio Stato. Nella migliore delle ipotesi è stata trasformata in un protettorato internazionale o, nella peggiore, in un laboratorio di sperimentazione politica e sociale»
 
Sperimentazioni. E’ quello a cui le Fondazioni Open Society di Soros e le agenzie governative statunitensi come l’USAID hanno giocato dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. E finisce che l’URSS, l’Impero del male del presidente statunitense Ronald Reagan, fosse un male minore rispetto al mostro egemonico che abbiamo scatenato oggi.
 
Analizzando il contributo offerto dal sig. Bildt alla débâcle jugoslava, vediamo come esso sia stato prodromico al ruolo successivamente svolto nell’ambito di ciò che è conosciuto come il Partenariato orientale della UE, dal quale è possibile favorire un cambio di governo in tutte le Repubbliche vicine alla Russia. Scoperta che Carl Bildt non ha fatto lavorando in una UE attualmente sospetta, ma che risale al suo impegno con i Giovani Europei Federalisti, agli inizi degli anni 1970. Questo movimento, rivelatosi essere uno strumento strategico nelle mani niente di meno che del generale William, “Bill il selvaggio” Donovan, e della American wartime Office of Strategic Services, organismo poi sostituito dalla CIA, la dice lunga sull’uomo politico svedese. Documenti declassificati, pubblicati da The Telegraph, dimostrano l’esistenza di rapporti, non solo tra il governo USA e importanti organizzazioni commerciali, ma anche con le Fondazioni Ford e Rockefeller e politici e autorità del Regno Unito. E’ un segreto di Pulcinella che l’Unione Europea sia, di fatto, una creazione di quelli che controllano la CIA, e Bildt è solo uno dei tanti schiavetti di questi burattinai.
 
Nel suo libro “The CIA, the British Left and the Cold War: Calling the Tune?” (La CIA, la sinistra britannica e la guerra fredda: chi dirige la musica?), Hugh Wilford evidenzia i rapporti tra la CIA e i tentativi negli anni 1960 di spingere il Regno Unito ad accettare l’idea dell’Unione Europea. Il famoso gruppo Bilderberg e il nostro tanto evidente Nuovo Ordine Mondiale vengono descritti brillantemente, come indispensabili per la costruzione di quelli che un tempo venivano chiamati gli Stati Uniti d’Europa. Nomi familiari come quello del senatore J. William Fulbright (il mentore del presidente Bill Clinton) rendono manifesto come le prime Fondazioni siano state create per divulgare le loro idee, attraverso una ampia rete composta da fautori del Nuovo Ordine Mondiale e altri organismi, specializzati nel cambio di regime. Ormai Internet rende facile a ognuno di poter cogliere le radici e le implicazioni di questo Nuovo Ordine Mondiale. Le “agende” di queste organizzazioni sono un po’ meno chiare quando si tratta delle collusioni tra gente come Bilt, Soros, Emma Bonino per l’Italia, e un esercito di altri che abbiamo cominciato a scrutinare. Il recente manifesto dell’European Council on Foreign Relations (che reca le firme, tra gli altri, di George Soros, Carl Bildt, Emma Bonino, ma anche Massimo D’Alema, ndt) sul tema della crisi dei rifugiati ne porta il segno, facendo dei firmatari dei co-cospiratori in un perfido gioco di militarizzazione della sofferenza umana. Ma questa gente non si accontenta di una rifondazione di facciata dell’Europa, un vero nuovo ordine mondiale è davvero in corso, con un programma di riorganizzazione e ampliamento del vecchio mondo.
 
Une recente articolo di Bloomberg ci fornisce una prova ulteriore di come gente come Bildt sia un fattore-chiave del nuovo caos. Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha definito Soros come qualcuno il cui nome:
 
    «… è forse l’esempio più calzante di coloro che appoggiano qualsiasi cosa possa disgregare gli Stati-nazione. Essi promuovono tutto quanto modifica la vita tradizionale degli Europei. Essi, con i loro discorsi di accoglienza indiscriminata, diventano inconsapevolmente parte integrante della rete di contrabbando umano internazionale.»
 
Le iniziative di Soros, le politiche fanatiche di Barack Obama verso la Russia, i legami di Bildt con dei notori russofobi come l’ex consigliere di Carter, Zbigniew Brzezinski, raccontano il previsto rivolgimento del regime mondiale. La pagina Web del Dipartimento degli Stati Uniti racconta l’arruolamento di Bildt con le borse di studio Fulbright e, anche se non c’è più Brzeninski, il suo blog nel sito dell’ambasciata USA racconta ancora le loro fiere gesta. Bildt è coinvolto fino al suo reale collo scandinavo in tutto questo caos mondiale, questo rapporto lo descrive come un agente di lunga data della CIA. Non c’è da ingannarsi, questa gente non è degna di alcuna fiducia, nella misura in cui non possono essere fisicamente banditi dalla comunità internazionale.
 
Infine una lettera che ho trovato della possibile futura presidente USA, Hillary Clinton, legata a tutti gli altri psicopatici e marionette statunitensi, col denaro dispensato per costringere migliaia di giovani a restare nell’ovile. Nella sua lettera a Bildt, Clinton esaltava gli oltre 2100 collaboratori svedesi e statunitensi formati in 60 anni di attività di Fulbright (fino al 2012). Ancor più vergognoso per Hillary è un cablo WikiLeaks, che la mostra nella qualità di segretaria di Stato USA nel 2011 comunicare con George Soros e menzionare Bildt a proposito di altri magici “accordi”. Questa scoperta è stata per me una vera rivelazione, come deve essere per qualsiasi altra persona interessata (sic Donald Trump). Invece di seguire le istruzioni di Soros e di inviare Bildt, Clinton, al suo posto, utilizzò Miroslav Lajčák, il collega di Bildt per la Slovacchia. Il lavoro di Bildt e dei suoi co-cospiratori fu proprio quello di attuare le politiche del NOM e delle marionette in Croazia e nel resto dei Balcani, e poi dopo anche in paesi in transizione come l’Ucraina. Lungo tutto lo sdrucciolevole percorso di questi politici, troviamo sempre Soros, Clinton, personalità militari come Wesley Clark, celebrità dei media e miliardari oligarchi dell’ovest, che vi giocano un ruolo di primo piano.
 
Allo stato attuale, Lajčák e la NATO sono andati ancora più avanti in ambigui accordi col Gruppo di Visegrad. Questo Gruppo di Visegrad è composto dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dall’Ungheria e dalla Slovacchia e ha messo insieme una struttura militare nota col nome di Visegrád Battlegroup, precursore dell’esercito della UE della cancelliera Merkel. Il gruppo di combattimento V4, all’unisono con l’esercito dell’Ucraina, è la prima tappa per vedere l’Europa infilare le baionette per un Nuovo Ordine di cose. Le implicazioni sono davvero profonde e tutto questo è scoraggiante per i popoli desiderosi di pace. Un programma di borse di studio Visegrad riflette i tentativi di conversione degli studenti di Soros, affiancate alle borse di studio Fulbright, miranti a cambiamenti di regime o all’espansione della NATO dalla Moldavia all’Estremo Oriente della Russia. Le borse di studio di Visegrad sono apertamente finanziate da George Soros e dai suoi Open Society Archives, ecc. Io punto l’attenzione sul Gruppo V4, solo per mostrare che, dietro il denaro di George Soros e la sua influenza, ci sono i marchi della CIA, del Dipartimento di Stato USA, delle Fondazioni Clinton, Ford e Rockefeller, e di centinaia di ONG, tutte direttamente o indirettamente legate a questi politici. Anche per me è difficile cogliere la reale portata di questa rete UE / NOM. Mentre stavo per concludere questo articolo, è apparso qualche cosa chiamata TRIALOG. Si tratta di un progetto che si è svolto nel periodo 2000 - 2015, ufficialmente per «rafforzare le organizzazioni della società civile (OSC) nell’Unione Europea allargata, per un impegno attivo nello sviluppo mondiale». In altri termini per favorire l’espansione dell’idea di NOM alle frontiere della Russia. Il lettore sarà giustamente interessato a sapere chi finanziava questo TRIALOG. Le richieste di finanziamento sono state rivolte da TRIALOG, non solo alle ONG di Soros e del Gruppo di Visegrad, ma anche alla Fondazione Bill e Melinda Gates, alla Fondazione MacArthur, al Rockefeller Brothers Fund, e a decine d’altre ancora. Il denaro, a valige intere, è stato investito in un progetto di controllo assoluto di tutta Europa, con la finalità di danneggiare la Russia, definitivamente e totalmente. La parte del signor Bildt, per quanto sia solo un semplice sottotenente, rappresenta un tema di indagine per tutti i numerosi ministri europei. Per citare Lyndon LaRouche, il direttore di Intelligence Review :
 
    «Il Partenariato orientale della UE è stato lanciato nel dicembre 2008 da Carl Bildt e Radek Sikorski, i ministri degli Affari esteri della Svezia e della Polonia, sulla scia dello scontro militare tra Georgia e Russia in Ossezia del Sud. Il Partenariato orientale punta su sei paesi, un tempo repubbliche dell’Unione Sovietica: tre nella regione del Caucaso (Armenia, Azerbaijan, Georgia) e tre nell’est dell’Europa centrale (Belarus, Moldavia, Ucraina). Questi paesi non devono essere invitati ad una adesione piena alla UE, ma attratti nella sfera di influenza europea, attraverso sedicenti accordi di associazione, ciascuno dei quali centrato su un accordo di libero scambio penetrante e completo (ALEAC).»
 
Come oggi appare chiaro, le parole di LaRouche, pronunciate nel 2014, risuonano ancora nel 2016. Le attività di uomini e donne come Bildt sono un esempio calzante di quello con cui Putin e altri dissidenti devono fare in conti, nella loro lotta contro l’élite bancaria occidentale. Gente come LaRouche si indigna sia contro Carl Bildt, che contro l’ex Primo Ministro svedese, John Reinfeldt, definendoli criminali di guerra per il loro intervento nei disordini in Libia e nell’attuale débâcle in Siria. Per quanto riguarda me, io non trovo nulla, dopo 8 ore di ricerca, che possa contraddire le affermazioni di LaRouche. Non solo queste persone prendono sistematicamente parte ai sommovimenti nei paesi non vassalli, ma accusano poi le vittime di queste rivoluzioni delle morti e del caos che si sono prodotti. Tutto questo incubo di politica estera potrebbe cessare se qualche manicomio venisse svuotato per sostituire il Parlamento Europeo. Basta dare uno sguardo ai rapporti nazionali di TRIALOG, e vedrete intere società manipolate e controllate da ONG come l’Open Society Institute di Soros.
 
Il Forum delle ONG lettoni–georgiane “Verso l’Unione europea” si è svolto a Tbilisi nel 2005. L’evento, organizzato da LAPAS e dall’Open Society Georgia in partenariato con la SFL, OSI East-East program, il MFA, la sezione del PNUD in Lettonia e il Consiglio Municipale di Tbilisi, ha mostrato come questa rete sia interconnessa, per promuovere una maggiore espansione della UE / NATO / NOM verso est. Dovunque queste ONG e i loro ministri vadano, la guerra segue subito dopo. Per la Georgia essa è sopravvenuta nell’arco di tre anni. Per quanto possa apparire drammatico, la realtà di queste cose è tale che nemmeno Hollywood sarebbe in grado di raccontarla. “Vasto, totalizzante e attualmente potentissimo” è il solo modo in cui questo fenomeno può essere descritto. Se il popolo della Georgia avesse minimamente idea del modo in cui Soros e queste altre persone sono state la causa della loro guerra con la Russia, Bildt e gli altri non potrebbero più mettervi piede. Ma quando la verità tutta intera verrà fuori, i Tribunali di Norimberga incaricati di giudicare questi nazisti che hanno svolto ruolo-chiave potranno finire con l’essere affollati come i tribunali delle infrazioni stradali. Miliardi di persone sono colpite da queste élite, miliardi.
 
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