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ProfileIntervento, 21 febbraio 2024 - L'Anti-Defamation League (ADL), una organizzazione della lobby ebraica che da anni pratica il ricatto di stampo mafioso su personalità di rilievo, per stroncare qualsiasi critica allo Stato sionista di Israele, stavolta ha ottenuto la risoluzione del contratto della BMG con Roger Waters dei Pink Floyd (nella foto)   

 

The GrayZone, 19 febbraio 2024 (trad.ossin)
 
La lobby israeliana ha costretto la BMG a licenziare Roger Waters col ricatto
Max Blumenthal
 
The Grayzone ha ottenuto una lettera privata scritta dal direttore dell'ADL (Anti-Defamation League) Jonathan Greenblatt che minaccia di utilizzare come arma il passato nazista della compagnia musicale BMG a meno che i dirigenti non sciolgano un importante accordo con Roger Waters. La BMG ha pubblicamente negato l'influenza della lobby israeliana sulla sua decisione di annullare il contratto con Waters
 
 
Roger Waters dei Pink Floyd
 
 
Quando la società musicale BMG con sede a Berlino ha risolto il suo contratto con Roger Waters, il co-fondatore dei Pink Floyd ha affermato che la decisione era stata la conseguenza di una campagna della lobby israeliana che intendeva punirlo finanziariamente per il suo esplicito sostegno alla Palestina. The Grayzone ha ottenuto una lettera privata minacciosa inviata dall’amministratore delegato dell'Anti-Defamation League, Jonathan Greenblatt ai dirigenti della BMG che conferma l'accusa del musicista.
 
“Dato che la vostra società madre, il Gruppo Bertelsmann, ha compiuto sforzi lodevoli e necessari per riparare al suo passato nazista”, ha avvertito il direttore dell’ADL nella sua lettera del 16 giugno 2023, “sarebbe un vero peccato se tali sforzi venissero ancora offuscati da una condotta così offensiva e ingiuriosa”.
 
In un'intervista con The Grayzone, Waters ha indicato la minacciosa missiva dell'ADL come il culmine di una campagna di intimidazione durata mesi, iniziata ben prima degli attacchi del 7 ottobre in Israele. Le pressioni dell'ADL hanno portato non solo alla risoluzione del contratto per la pubblicazione della nuova registrazione in occasione del cinquantesimo anniversario di “The Dark Side of the Moon”, ha detto, ma anche al licenziamento dell’amministratore delegato della BMG.
 
"Per quanto riguarda gli attacchi contro di me da parte dell'ADL e di tutto il resto della lobby, è una cosa che dura da tanto, ma oramai è fallita", ha commentato Waters a The Grayzone. “L’affermazione secondo cui sarei un antisemita perché mi sono opposto al tentativo di genocidio degli indigeni della Palestina è morta e sepolta. La gente in tutto il mondo ha saputo vedere oltre il muro di odio e il tessuto di bugie”.
 
 
 
 
La minaccia dell'ADL dimostra che non era vera l’affermazione della BMG secondo cui la sua decisione non era stata determinata dall'influenza della lobby israeliana
 
A questo punto, la BMG ha ufficialmente negato qualsiasi influenza esterna sulla sua decisione di rescindere l’accordo con Waters, mentre i media mainstream hanno generalmente minimizzato l’influenza della lobby israeliana sulla decisione.
 
Parlando della decisione della BMG, questo gennaio, la rivista di intrattenimento Variety ha dipinto Waters come un paranoico, per il fatto di avere denunciato il ruolo della lobby israeliana nel sabotare il suo contratto, accusandolo di declamare "cospirazioni contro di lui pubblicizzando le sue convinzioni".
 
Nel contempo, una fonte dell'azienda negava che la decisione della BMG fosse stata frutto di pressioni esterne di alcun genere, insistendo con Variety che "la BMG non è d'accordo con la versione dei fatti di Waters". La fonte ha aggiunto che l'amministratore delegato dell'azienda, Thomas Coesfeld, "aveva certamente preso la decisione autonomamente".
 
Citando fonti interne alla BMG, Variety ha inoltre affermato che Coesfeld ha "annullato" un accordo per pubblicare una versione appena registrata di "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd immediatamente "dopo aver assunto il suo nuovo incarico il 1° luglio 2023".
 
Pare quindi che Variety non fosse a conoscenza della lettera minacciosa che il direttore dell'ADL Jonathan Greenblatt aveva inviato il 19 giugno 2023 a Hartwig Masuch, allora amministratore delegato della BMG, e a Thomas Rabe, presidente del consiglio di amministrazione della società madre della BMG, Bertelsmann.
 
Greenblatt ha esordito nella sua missiva con una litania di dubbie accuse di antisemitismo nei confronti di Waters, quasi tutte basate sulla sua pubblica difesa della liberazione palestinese. Il direttore dell'ADL ha quindi messo sul tavolo le sue richieste: "crediamo che sarebbe prudente per BMG Music riconsiderare il suo rapporto commerciale in corso con Mr. Waters e la produzione del suo catalogo musicale".
 
Greenblatt concludeva con una velata minaccia da mafioso, invocando l'aspetto più delicato – e potenzialmente dannoso – della storia della casa editrice: “Dato che la vostra casa madre, il gruppo Bertelsmann, ha compiuto sforzi lodevoli e necessari per riparare al suo passato nazista, sarebbe un vero peccato se tali sforzi venissero ancora offuscati da una condotta così offensiva e ingiuriosa”.
 
Greenblatt non ha risposto a un'e-mail di The Grayzone che chiedeva un commento sulla sua campagna di lobbying.
 
 
 
 
L'ADL prende di mira il passato nazista di Bertelsmann e la recente relazione con Kanye West
 
Durante la seconda guerra mondiale, Heinrich Mohn sfruttò i suoi stretti rapporti con i funzionari nazisti per trasformare la sua casa editrice Bertelsmann da piccolo produttore di trattati religiosi ad una potenza editoriale nazionale. Sebbene non fosse un membro del partito nazista, Mohn donò ingenti somme alle SS, perno della macchina militare di Hitler.
 
Thomas Coesfeld, l'attuale amministratore delegato della BMG, è il pronipote di Heinrich Mohn e nipote di Reinhard Mohn, che gestì Bertlesmann dal dopoguerra fino alla sua morte nel 2009.
 
Rabe, da parte sua, non è alla sua prima campagna di pressione dell’ADL. Nel suo ruolo di presidente di vigilanza dell'Adidas, Rabe è stato accusato di essersi mosso troppo lentamente per contenere i danni quando la più importante firma dell'azienda, Kanye “Ye” West, ha lanciato una serie di invettive contro quella che definiva “la mafia mediatica clandestina ebraica".
 
Il 20 ottobre 2022, Greenblatt dell'ADL ha sfidato in una lettera aperta Rabe e l’amministratore delegato di Adidas Kasper Rorsted: "Siamo sorpresi e preoccupati che Adidas - un marchio che sostiene l'inclusione e la diversità - continui non solo a sostenere la linea di prodotti Ye, ma a mettere in vendita suoi nuovi prodotti anche se continua a divulgare odiose idee antisemite ai suoi 31 milioni di follower su Twitter".
 
L'Adidas ha sciolto il contratto con Ye cinque giorni dopo la lettera di Greenblatt. Il mese successivo, Rorsted è stato esonerato dalla carica di amministratore delegato.
 
Mentre Waters si preparava ad andare in Germania per il suo tour europeo, Greenblatt dell'ADL colse un'altra opportunità per ottenere importanti concessioni da Bertelsmann.
 
Mentre la BMG si prepara a firmare, i lobbisti israeliani attaccano
 
Il 25 gennaio 2023, l’amministratore delegato di BMG, Hartwig Masuch si è recato a Gstaad, in Svizzera, per partecipare personalmente alla registrazione del 50° anniversario di “The Dark Side Of The Moon”, che si sarebbe chiamata “DSOTM REDUX”. "Hartwig ha apprezzato moltissimo l'album", ha detto Waters a The Grayzone. "E mi ha detto: 'Sì, noi della BMG vogliamo assolutamente pubblicare questo disco e fare un accordo con te.'"
 
Mentre Waters era pronto a mixare l'album il mese successivo, il suo team di gestione informò Masuch che "DSOTM REDUX" sarebbe stato presentato in anteprima al famoso locale musicale Roundhouse di Londra a giugno.
 
Ma i problemi sono scoppiati il 3 febbraio, quando i media tedeschi hanno riportato che i magistrati della città di Francoforte, in Germania, avevano ingiunto ad un luogo di intrattenimento locale di cancellare lo spettacolo di Waters sulla base del fatto che era "uno degli antisemiti più conosciuti al mondo". L'accusa non si basava su dichiarazioni pubbliche di Waters, ma era il frutto di quella politica semi-ufficiale dello Stato tedesco di sostegno a Israele come forma di riparazione dell'Olocausto, che fa sì che Berlino confonda le dichiarazioni di solidarietà con la Palestina con l'antisemitismo.
 
Waters ha immediatamente avviato un procedimento legale per opporsi alla cancellazione di Francoforte.
 
Nel frattempo, elementi filo-israeliani hanno puntato il dito su di un pezzo della performance di Waters tratta dalla famosa opera rock dei Pink Floyd, “The Wall”, in cui Waters appare come il protagonista “Pink Floyd” in preda a una follia allucinatoria, vestito con un costume nazista e mentre abbaia ordini deliranti al pubblico. Chiunque abbia familiarità con “The Wall” riconoscerebbe nel numero la presa in giro di un demagogo autoritario – una testimonianza teatrale chiaramente antifascista – e tuttavia i lobbisti israeliani hanno cinicamente distorto le cose per demonizzare Waters agli occhi delle suggestionabili autorità tedesche.
 
Allo stesso modo, le organizzazioni di lobby israeliane hanno tentato di distorcere una scena dello spettacolo di Waters che rendeva omaggio alle donne uccise da entità politiche repressive. Poiché Waters citava Shireen Abu-Akleh, la giornalista palestinese uccisa dalle forze di occupazione israeliane a Jenin nel 2022, insieme a numerose donne martiri tra cui Anna Frank, la ragazza ebrea olandese assassinata dalle autorità di occupazione naziste, i lobbisti israeliani lo hanno accusato di “denigrare” la morte di Frank. (La rappresentazione di Waters ricordava anche Sophie Scholl, la giovane donna tedesca decapitata nel 1943 dal regime nazista per aver organizzato la resistenza contro il dominio di Hitler).
 
Alla fine di aprile, Waters si era assicurato il diritto legale di esibirsi a Francoforte. Tuttavia, la lobby israeliana stava appena iniziando a dare un giro di vite alla sua campagna contro la BMG.
 
"È stato preso di mira da Jonathan Greenblatt dell'ADL"
 
Il 3 maggio, Masuch della BMG è volato a Parigi per il primo dei due spettacoli di Waters alla Accord Arena. Il giorno seguente, ha incontrato Waters per comunicargli alcune notizie preoccupanti: l’amministratore delegato di Bertelsmann, Thomas Rabe, non aveva ancora approvato l’anticipo di 5 milioni di dollari per “DSOTM REDUX ”.
 
"Quando ho chiesto [a Masuch] perché stavano ritardando, mi ha detto che Rabe era stato preso di mira da Jonathan Greenblatt dell'ADL", ha raccontato Waters a The Grayzone. “Quindi Rabe non stava facendo tutto questo di punto in bianco; lo stavano ricattando facendogli pesare tutto l’imbroglio di Adidas e Kanye. Fondamentalmente gli stavano dicendo: 'Hai fatto una cazzata con Kanye all'Adidas, ma puoi migliorare le cose annullando il contratto discografico di Roger.'"
 
Il 17 maggio Masuch ha improvvisamente lasciato il suo posto alla BMG ed è stato sostituito da Coesfeld. Secondo i termini del contratto divulgati pubblicamente, Masuch avrebbe dovuto passare il testimone a Coesfeld sette mesi dopo, il 1° gennaio 2024. Secondo un comunicato stampa della BMG attentamente formulato, "per ragioni personali, Hartwig Masuch si è dimesso anticipatamente".
 
Waters ha elogiato Masuch definendolo “un uomo in gamba” che ha fatto un coraggioso tentativo di resistere all’inerzia della pressione della lobby israeliana.
 
La data della partenza di Masuch ha coinciso con l'arrivo di Water a Berlino per una serie di concerti. I media israeliani e filo-israeliani hanno accolto la sua apparizione con un’ondata di calunnie chiaramente coordinate. Il ministero degli Esteri israeliano è intervenuto una settimana dopo, dichiarando su Twitter: “Buongiorno a tutti tranne Roger Waters”.
 
 
 
 
Il 16 giugno, l'ADL ha intensificato la sua operazione di sabotaggio con la lettera di Greenblatt a Masuch e Rabe. La lettera confermava che Greenblatt stava cercando di ricattare Bertelsmann con la minaccia di far riemergere il passato nazista dell'azienda.
 
Più tardi quello stesso giorno, Waters ha appreso che Masuch aveva parlato al telefono con Greenblatt e che Greenblatt aveva proposto che il co-fondatore dei Pink Floyd pranzasse con lui a New York City. Per Waters, la proposta del capo dell'ADL suonava come un tentativo di estorsione – il tipo di tattica che l'ADL ha impiegato in passato per estorcere ingenti donazioni da ricche celebrità prese nel mirino dell'organizzazione.
 
“Ancora oggi”, riflette mestamente Waters, “scuoto la testa incredulo pensando che questo lobbista israeliano si stesse leccando le labbra per avere ottenuto che fossero annullati i miei contratti con la BMG, e allo stesso tempo progettasse di estorcermi del denaro durante il pranzo. Non si può nemmeno immaginare una merda simile.
 
 
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