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 Tantan, 5 dicembre 2008 - Le Autorità marocchine hanno impedito ad un gran numero di cittadini saharaoui di partecipare ai funerali dello studente martire Lektif El Houssein


(Nella foto, un posto di blocco della polizia a Tantan)




Tantan, 5 dicembre 2008 - Le Autorità marocchine hanno impedito ad un gran numero di cittadini saharaoui di partecipare ai funerali dello studente martire Lektif El Houssein


Le Autorità marocchine hanno impedito in Tantan (Sud del Marocco), venerdì 5 dicembre 2008, che molti cittadini saharaoui partecipassero ai funerali dello studente saharaoui martire Lektif Elhoussein, assassinato il 1 dicembre ad Agadir (Marocco), da un autobus del trasporto pubblico, dopo l’organizzazione di una manifestazione pacifica degli studenti saharaoui, per ottenere una risposta alla loro richiesta di mettere a disposizione altri mezzi che consentissero loro di tornare nelle città del Sahara Occidentale e del Sud del Marocco.
La famiglia dello studente saharaoui Lektif Elhoussein e, dopo l’arrivo della salma dall’ospedale cittadino, anche altre decine di uomini e donne saharaoui, si sono raccolti a qualche metro dalla sua abitazione per partecipare al funerale. Ma le Autorità marocchine e gli agenti della polizia segreta hanno loro impedito di recarsi nell’abitazione, mentre altri agenti attaccavano e intimorivano un gruppo di saharaoui già presenti al cimitero per assistere alle esequie.
Si segnala che, a seguito di tali violenti interventi delle forze di polizia marocchina comandate dal torturatore Moustafa Kammor, sono stati arrestati i seguenti cittadini:

- Ali Eddheine
- Bouchama Essallami
- Eddabbaji Ahmed

 

 



Laâyoune, 5 dicembre 2008 - Le Autorità marocchine hanno fatto irruzione dell’abitazione di un ragazzo saharaoui a Laâyoune (Sahara Occidentale)


Venerdì 5 dicembre 2008, alle 9,30, la casa del giovane saharaoui Khattar Borahim, un ragazzo di 18 anni che abita nel quartiere Dir-Eydak a  Laâyoune (Sahara Occidentale), è stata invasa da agenti delle unità di intelligence marocchine in abiti civili.
L’iniziativa segue l’organizzazione di una manifestazione pacifica degli studenti saharaoui del college Attaâoun, in segno di solidarietà con gli studenti saharaoui Baba Khaya e Lektif Elhoussein, assassinati da un autobus del servizio pubblico in Agadir (Marocco), per iniziativa di un conducente che aveva ricevuto dalle forze di polizia l’ordine di investirli.

 

 

 

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