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Sciopero della fame
Il Comitato di coordinamento della Campagna internazionale per la liberazione di Mohamed Yahya Elhafad e tutti i prigionieri politici saharaoui comunica:
Appello Urgente per la grave situazione dei tre detenuti politici saharaoui, in sciopero della fame dal 13 febbraio
Il 13 febbraio i prigionieri politici Brahim Beriaz, Jalihenna Abu Alhassan e Ali Salem Ablage hanno cominciato uno sciopero della fame per denunciare le condizioni inumane alle quali sono sottoposti da parte del regime marocchino, per la passività della comunità internazionale.
Questi prigionieri “cadono uno appresso all’altro vomitando sangue, soffrono di vertigini, perdita di peso ed altri effetti del digiuno”, dice un militante saharaoui per i diritti dell’uomo nel Sahara ed il sud del Marocco. “Tutto questo si aggiunge a quello che già subiscono in prigione: tra l’altro, promiscuità con i prigionieri comuni, malnutrizione, divieto di visite e di studio. “Sono state proprio le condizioni della loro prigionia che li hanno spinti allo sciopero della fame da quasi due mesi”.
I tre sono stati arrestati nell’aprile 2008 a Marrakech e Gulimin per avere partecipato a delle manifestazioni pacifiche per rivendicare il diritto all’autodeterminazione per il popolo saharaoui ed esigere il rispetto dei diritti dell’uomo. Hanno tra i 27 e i 29 anni.
Lanciamo un appello urgente a tutti i difensori dei diritti umani e le organizzazioni del mondo perché esercitino una pressione sul governo marocchino per salvare la loro vita e la loro salute e per liberare tutti i prigionieri politici saharaoui che sono detenuti nella prigione di Laayoune in Sahara Occidentale.