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Escalation di repressione
(I sette militanti saharaoui arrestati a Casablanca)
Repressione in Sahara Occidentale
ottobre 2009
La militante saharawi Soukaina Jid Ahloud El Idrissi, presidente del Forum per il futuro delle donne saharawi, è stata arrestata al posto di blocco all’uscita di Laayoune insieme a Nguia Boukhers, membro del comitato di difesa dei diritti dell’uomo a Smara. Le due donne, che avevano assistito il giorno prima al processo contro prigionieri saharawi, stavano ritornando a Smara con un taxi. I militari non hanno spiegato le ragioni dell’arresto, limitandosi a spiegare di averne ricevuto l’ordine.
Lo stesso giorno anche Sultana Khaya, la giovane militante saharawi che ha perso un occhio durante gli scontri del maggio 2007 all’università di Marrakech, è stata fermata dalla polizia al suo rientro da Laayoune a Boujdour insieme ad altre donne saharawi.
6 ottobre 2009
Mohammed Dadach, chiamato il Mandela del nord africa per i suoi 24 anni di sparizione nelle prigioni marocchine, oggi presidente del CODAPSO, Ahmed Soubaii, membro dell’associazione per la protezione dei prigionieri politici, Larbi Massauod, membro del CODESA, Brahim El Ismaili, presidente del comitato per la protezione della memoria saharawi e Atiqo Baray, attivista di Dakhla, sono stati fermati alle ore 16 nel corso di un controllo della polizia, alla frontiera tra il Sahara Occidentale e la Mauritania.
I cinque attivisti sono stati lungamente interrogati dalla polizia a proposito della loro attività per l’autodeterminazione del popolo saharawi, le loro azioni di lotta e le loro opinioni politiche, nonché insultati e malmenati.
Alle ore 1,55 del 7 ottobre i cinque attivisti sono stati rilasciati in una zona di deserto, privi di documenti (che sono stati sequestrati dalla polizia), e hanno dovuto camminare in piena notte nel deserto prima di trovare un taxi che li portasse a Dakhla.
8 ottobre 2009
All’aeroporto Mohammed V di Casablanca sono stati arrestati 7 difensori dei diritti dell’uomo e militanti saharawi di ritorno da una visita ai campi dei rifugiati saharawi in Algeria.
Sono: Brahim Dahane, presidente della ASVDH, Ali Salem Tamek, segretario generale del CODESA, Nassiri Hammadi, presidente del comitato di difesa dei diritti dell’uomo a Smara e membro della ASVDH, Lachgare Degja, membro del comitato esecutivo della ASVDH, ex desaparecida di Qalet Megouna, dove ha passato diversi anni fra il 1980 e 1991, Tarouzi Ihdih, membro del ODS, Saleh Lebaihi, membro del CODESA e presidente del forum per la protezione dei bambini saharawi e Rachid Sghayar.
Alle ore 13,27 Brahim Dahane ha telefonato a un membro della ASVDH per informare che l’aereo era atterrato.
Alle ore 13,37 Brahim ha nuovamente telefonato dall’aereo per informare che vicino all’aereo c’erano delle auto della polizia e che probabilmente sarebbero stati arrestati.
Da quel momento ad oggi non ci sono stati più contatti con i 7 militanti saharawi.
9 ottobre 2009
Le autorità marocchine hanno fermato Sultana Khaya, all’aereoporto di Laayoune mentre si stava imbarcando per le isole Canarie, da dove sarebbe dovuta andare a Barcelona per un controllo medico.
Sultana è stata interrogata per quattro ore da due ufficiali della pubblica sicurezza e da Aldechisi Mohammed vice Wali della sicurezza. I militari hanno minacciato Sultana di farle perdere anche l’altro occhio e, prima di rilasciarla, le hanno sequestrato il passaporto, la carta d’identità, la carta di residenza in Spagna e il biglietto d’aereo.
Nello stesso giorno le autorità marocchine hanno fermato tre militanti per i diritti dell’uomo al posto di blocco all’entrata est di Laayoune. Sono: Mohammed Dadach, presidente del CODAPSO, Moustafà Dah Dafa, membro della ASVDH e Sidi Ahmed Lemjaiyed, presidente della commissione per il sostegno e la protezione delle risorse naturali. La polizia ha perquisito l’autovettura e, sembra, ritirato i documenti.
Di fronte a questi episodi, non si può non esprimere la più grande preoccupazione per la sorte dei militanti arrestati a Casablanca, di cui non si hanno ancora notizie, e per l’intensificarsi di episodi di molestie e violenze nei confronti dei militanti saharawi.
Francesca Doria
Fonti: lettere di informazione della ASVDH, bollettini del CODESA, Front line e IAJUWS 11/10/09