Siria, maggio 2013 - Israele si infila nella crisi siriana a modo suo, bombardando e uccidendo. I "ribelli" islamisti esultano e, nel vedere il fuoco distruttore israeliano, invocano: "Allah Akbar" (Dio è grande)








AllainJules.com, 5 maggio 2013 (trad. ossin)



“Israele Akbar”

Israele attacca proditoriamente un sito militare in territorio siriano, provocando quasi 300 vittime. I “ribelli” esultano e invocano: “Allah Akbar” (Dio è grande!)


Damasco, Siria
– Forti esplosioni hanno colpito la periferia della capitale siriana stamattina presto, annuncia la televisione di Stato. Questi razzi israeliani avevano come obiettivo un centro di ricerca militare. Le esplosioni si sono verificate vicino al monte Qassiun a Damasco. La zona ospita il centro militare di ricerca di Jamraya.


Ma la cosa più sorprendente è la coalizione tra Israele e i terroristi che imperversano in Siria. Basta ascoltarli nei video qui sotto per convincersene. Mentre il loro paese viene bombardato, gridano “Allah Akbar” – è veramente nobile! Vedere che non vi è alcuna condanna della violazione di un territorio, quello di un paese sovrano; non ascoltare alcuna condanna della morte di quasi 300 soldati siriani, senza contare i feriti, favorisce una escalation certa e nessuno sa dove si andrà a fermare.


Gli Stati Uniti in testa, dicono, esattamente come Israele, che l’attacco ha avuto come obiettivo un deposito situato all’aeroporto di Damasco, che conteneva missili iraniani del tipo Fath-110, in transito, che dovevano essere trasferiti agli Hezbollah. Niente meno!


Domani, con queste provocazioni, invocheranno il diritto di difendersi di Israele, mentre è questo paese a provocare tutti i suoi vicini. Questa arroganza, questo disprezzo degli altri, si ritorcerà un giorno contro di loro.
Non è un augurio, ma tutto lascia pensare che questo accadrà perché, a troppo credersi intoccabili, le sorprese sono spesse amare…


 



 
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