Crisi siriana, settembre 2013 - Parla la consigliera politica del Presidente Assad, Bouthaina Shaaban: "Perché non vogliono aspettare i risultati dell'inchiesta della commissione neutrale delle Nazioni Unite? Perché ripetono le stesse menzogne che hanno già usato per invadere l'Iraq? Intendono così costruire la democrazia? Ma allora perché gli Stati Uniti si sono alleati con paesi arabi, l'Arabia Saudita e il Qatar, che non hanno nemmeno una Costituzione? (nella foto, Bouthaina Shaaban)







Mondialisation.ca,  6 settembre 2013 (trad.ossin)



Parla la consigliera politica del presidente Assad

Che cosa è successo veramente il 21 agosto ?

Bouthaina Shaaban



A proposito del 21 agosto, vi dico quello che dice il popolo siriano: “I cosiddetti ribelli hanno rapito dei bambini e dei contadini nei dintorni di Lattaquié, poi li hanno portati qui (Ghuta di Damasco). Li hanno ammassati tutti insieme e hanno usato le armi chimiche contro di loro…”. Almeno questa è la storia che raccontano i contadini del posto!


Ma perché non lasciate che la Commissione dell’ONU prosegua la sua inchiesta, dal momento che il signor Sellstrom e la signora Kane hanno detto di aver bisogno di tre settimane per stabilire se siano state o meno usate armi chimiche?


Eppure i paesi occidentali si attengono di solito a procedure scientifiche, applicano la legge, attendono i risultati delle inchieste… Perché quando si tratta del nostro paese, essi dicono: “Noi riteniamo che il governo siriano abbia usato le armi chimiche? Perché non aspettate i risultati dell’inchiesta svolta da una commissione neutrale  nominata dall’ONU? Mi piacerebbe ricevere una risposta a questa domanda: “Perché non vogliono aspettare?”


Assumono di voler colpire solo “le armi”, esattamente come assumevano di voler colpire solo le armi di distruzione di massa in Iraq. Dov’è il rapporto su queste armi di distruzioni di massa in Iraq? E’ sigillato all’ONU e nessuno è autorizzato a consultarlo nei prossimi 60 anni. E adesso usano le stesse menzogne, le stesse contraffazioni, le stesse accuse, con l’obiettivo di colpire il nostro paese… di colpire il nostro popolo!


La Siria ha una storia di 6000 anni, Né questa aggressione, né alcuna altra cosa potrà  porre fine alla sua Storia. Il nostro popolo sopravvivrà, vivo… difenderà il suo paese…. La Siria sarà quella che il suo popolo arabo vorrà che sia, non quello che vorrebbero la Turchia, il Qatar e l’Arabia Saudita!

E’ questa la loro strada verso la democrazia? Quello che fanno in Siria è un modo di costruirla? E’ questa la domanda che rivolgo…


(Il Presidente siriano) non si preoccupa della sua vittoria personale. La sua preoccupazione è che la Siria ne esca vittoriosa, che il popolo siriano ne esca vincitore, che torni ad essere sicuro, che abbia una vita ancora migliore di quella di prima (della crisi), che costruisca la democrazia che deciderà di costruire, che adotti una Costituzione equa, che faccia le elezioni… E noi, noi siamo pronti a modificare ancora una volta la Costituzione, siamo pronti a fare le elezioni, il referendum… Noi siamo pronti a fare tutto quello che è nell’interesse del popolo siriano.


E’ una potenza occidentale che guida l’aggressione contro di noi. Ella è certamente aiutata dalla Turchia e, adesso, anche dall’Arabia Saudita, che avrebbe istituzioni democratiche all’Occidentale? Come il Qatar? Lasciatemi dire che i vostri alleati sono paesi che non hanno nemmeno una Costituzione…


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