Crisi Siriana
Madre Agnes: i bambini dell’attacco chimico sono stati anestetizzati
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Mondialisation.ca 30 settembre 2013 (trad. ossin)
La testimonianza della religiosa cristiana in Siria sull'imbroglio dell'attacco chimico
Madre Agnes: i bambini dell’attacco chimico sono stati
anestetizzati
Madre Agnes Mariam de la Croix
Madre Agnes Mariam de la Croix ha assicurato che i bambini filmati come prova del massacro con armi chimiche nella regione della Ghuta sono ancora viventi ed erano stati solo anestetizzati
“Gli abitanti della provincia di Lattaquié mi hanno detto di aver visto i loro figli nei video della Ghuta, filmati da ribelli armati” ha detto nel corso di una intervista rilasciata al canale televisivo al-Mayadeen.
Accompagnando il gruppo degli ispettori delle Nazioni Unite nella loro seconda visita a Damasco, Madre Agnes spiega che nel corso della sua attività di carattere umanitario, “alla vigilia dell’attacco chimico nella Ghuta eravamo a Damasco. Abbiamo visto con i nostri occhi ciò che è accaduto a Maadamiya.
Dunque, se ci fossero stati dei morti, delle vittime e dei feriti, lo avremmo immediatamente saputo. Invece quella notte non vi è stato alcun movimento inabituale. Le persone qui sono tutte vicine e si conoscono. Gli abitanti della Ghuta che si sono spostati a Damasco non erano terrorizzati da un avvenimento di tale portata, specialmente tenuto conto che le informazioni di stampa hanno parlato di 1400 morti e 10000 feriti in una zona piccola. Non abbiamo sentito correre ambulanze. Tutto era calmo quella notte”.
“Queste sono state le mie prime impressioni e, durante il mio viaggio in Malesia, sono stata in continuo contatto con gli abitanti di Lattaquié. Il 4 agosto, i gruppi di ribelli armati hanno devastato 11 villaggi nella provincia di Lattaquié.
I media occidentali hanno parlato di una avanzata dell’opposizione siriana, mentre si era trattato di un vero e proprio massacro. Noi abbiamo compilato una lista coi nomi dei martiri della provincia di Lattaquié e i dispersi. I gruppi dei ribelli armati avevano sequestrato 115 persone, tra cui 65 bambini di età inferiore a 15 anni. Durante il mio viaggio ho saputo che alcuni genitori hanno riconosciuto i loro figli rapiti, che sono apparsi nelle immagini diffuse sulle vittime presunte delle armi chimiche nella Ghuta”.
Gli Statunitensi hanno scelto 13 film tra i video presentati dai gruppi di ribelli armati e li hanno definiti sicuri.
E madre Agnes aggiunge: “Io ero in contatto con dei giornalisti tedeschi, avevo detto loro che mi pareva impossibile stabilire la data e i luoghi di ciascun video. Loro mi hanno mandato 43 film tra i quali anche i primi video. La mia sorpresa è stata grande vedendo che erano stati filmati gli stessi bambini almeno in quattro o cinque video diversi. Mi sono detta che la cosa non era normale.
Quando poi ho cominciato ad approfondire l’analisi di tutti i video, mi dicevo ogni volta: da dove vengono tutti questi bambini? Dove sono i loro genitori? E’ mai possibile che una madre abbandoni i suoi figli? Può essere che uno o due bambini spariscano, ma la sparizione di tutti questi bambini suscita degli interrogativi”.
“Però ho una buona notizia: i bambini erano stati anestetizzati, prova ne sia che tutti i bambini erano tranquilli tranne uno che piangeva. Sarebbero stati somministrati a questi bambini diversi tipi di anestetici per dare l’impressione che erano morti. Quanto ai giovani che apparivano morti, io credo siano degli elementi ribelli che facevano da comparsa.”.
“Se fossero stati davvero morti, avremmo dovuto vedere questo gran numero
di vittime interrate in fosse enormi scavate per contenere da 300 a 400 corpi. Ma solo otto corpi risultano essere stati interrati. Non abbiamo visto nessuno che li seppelliva. Se vi fossero stati davvero 1500 morti, dove sono le spoglie?”
Madre Agnes rivela all’emittente al-Mayadeen che un gruppo internazionale chiamato “il gruppo del 21 agosto”, che raggruppa esperti tedeschi, francesi, italiani, canadesi e statunitensi, è stato costituito per elaborare una lista cronologica degli avvenimenti tra le 1.55 e le 4.00 del mattino. Il timing suscita più di un interrogativo. E’ impossibile che tutte le spoglie siano state trasportate all’obitorio nello stesso giorno, soprattutto se si parla di migliaia di vittime.
Siamo sempre più convinti che questi video non sono stati girati il 21 agosto. Sono stati postati su internet quel giorno, ma è necessario un approfondimento”.