Nouvel Observateur – AFP  31 maggio 2010


Prime reazioni nel mondo


L’Unione Europea ha chiesto “un’inchiesta completa sulle circostanze” di questo raid, Il capo della diplomazia UE, Catherine Ashton, ha ricordato che per l’ Unione Europea “la politica della chiusura di Gaza resta inaccettabile e politicamente controproducente”. Ha fatto appello a che sia posto fine al blocco di Gaza, chiedendo che sia “immediatamente” e “incondizionatamente” autorizzato il passaggio degli aiuti umanitari, del commercio dei beni e lo spostamento delle persone a Gaza.
Il ministro belga della cooperazione, Louis Michel, ha deplorato dal canto suo “l’apparente uso sproporzionato della forza da parte dell’esercito israeliano nel corso di questo intervento che avrebbe provocato diversi morti”. Il ministro tedesco degli Affari Esteri, Guido Westerwelle, si è detto “preoccupato per quanto è accaduto nella notte al largo di Gaza. Le prime notizie ci lasciano costernati”.
Il ministro irlandese degli Affari Esteri, Micheal Martin, ha denunciato l’azione “assolutamente inaccettabile” di Israele. “Le informazioni secondo cui fino a 15 persone sarebbero state uccise e 50 ferite, se confermate, costituirebbero una risposta assolutamente inaccettabile da parte dell’esercito israeliano ad una missione umanitaria che tentava di assicurare un approvvigionamento indispensabile alla gente di Gaza”, ha aggiunto.
Solo l’Italia ritiene che la flottiglia pro-palestinese era “una provocazione”. “Questa vicenda è una pura provocazione con un obiettivo politico preciso”, ha dichiarato il sottosegretario di Stato italiano agli affari esteri, Alfredo Mantica.

Parigi chiede sia fatta luce sugli avvenimenti
In Francia, il ministro francese degli affari esteri, Bernard Kouchner, si è detto “profondamente scioccato” per l’assalto israeliano alla flottiglia pro-palestinese, ritenendo che “nulla potrebbe giustificare l’impiego di una tale violenza”. Il ministro ha chiesto che “sia fatta luce su tutte le circostanze di questo dramma”, auspicando che “un’inchiesta approfondita sia avviata senza indugi”. “Assumeremo tutte le iniziative necessarie per evitare che questa tragedia possa dare luogo a una nuova escalation di violenza”, ha aggiunto.
Stessa valutazione da parte dei verdi e del PCF. “Il governo israeliano non si arresta davanti a niente (…) i suoi commando sparano sui civili internazionali”, afferma il portavoce nazionale dei Verdi, Djamila Sonzogni. “La Francia e gli Europei devono costringere Israele a togliere immediatamente il blocco”, propone Marie-George Buffet, segretario nazionale del PCF.
Solo per il portavoce dell’UMP, Frédéric Lefebvre, l’assalto può spiegarsi con “le provocazioni” da parte di “quelli che si dicono amici dei Palestinesi”.
Infine l’ex Primo Ministro Alain Juppé (UMP) ha denunciato l’estremismo” di Israele. “La situazione nella quale sono costretti i Palestinesi nella striscia di Gaza è disumana. Io mi considero un amico di Israele, ma non riesco a capire il modo in cui il governo israeliano si irrigidisce oggi in una posizione totalmente estremista”, ha dichiarato. Secondo il sindaco di Bordeaux, la Francia non deve “sostenere questa posizione del governo israeliano”.

Gli ambasciatori di Israele convocati per chiarimenti   

La Spagna, che è presidente pro-tempore della UE, ha definito “inaccettabile” l’assalto. L’ambasciatore israeliano a Madrid “è stato convocato” per chiedergli spiegazioni e sarà “ricevuto dal capo di gabinetto” del ministro degli Affari Esteri.
Posizione imitata anche dalla Svezia e la Danimarca. Stoccolma ha definito “completamente inaccettabile” il raid, convocando l’ambasciatore di Israele. Copenaghen parla di “uno scontro assai preoccupante”, sul quale intende ottenere “un completo chiarimento” convocando l’ambasciatore di Israele.
La Turchia ha avvertito Israele di “conseguenze irreparabili” sulle relazioni bilaterali, dopo il raid omicida contro la flottiglia composta di navi turche. “Noi condanniamo fortemente queste pratiche disumane di Israele”, ha dichiarato il ministero degli Affari Esteri. Anche Ankara ha convocato l’ambasciatore israeliano, Gabby Levy, al ministero degli Affari esteri.
Anche la Grecia ha convocato d’urgenza l’ambasciatore israeliano ad Atene chiedendo “informazioni immediate circa la sicurezza dei cittadini greci che si trovavano a bordo delle navi”. Il ministero degli Affari esteri ha sottolineato la necessità di “assumere le misure indispensabili per assicurare la loro sicurezza”, precisando che é stata predisposta una “unità di crisi”, oltre ad una linea telefonica speciale per i familiari della trentina di Greci che si trovano a bordo delle tre navi della flottiglia.

Chiesta una riunione urgente dell’ONU

Da parte sua, l’Autorità palestinese ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU. “Il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha dato istruzione al delegato palestinese alle Nazioni Unite di chiedere al Consiglio di Sicurezza una riunione urgente per discutere della pirateria, del crimine e del massacro israeliano”, ha dichiarato il negoziatore palestinese Saeb Erakat. L’Autorità palestinese ha anche chiesto all’amministrazione USA un intervento d’urgenza per fermare questi “crimini israeliani”.
All’ONU già ci si dice “scioccati”. “Sono scioccato per le informazioni secondo cui una missione umanitaria è stata attaccata questa mattina presto provocando morti e feriti mentre la flottiglia si avvicinava alla costa di Gaza”, ha dichiarato l’Alto Commissario ONU per i diritti dell’uomo, Navi Pillay.
Poco dopo Mahmoud Abbas ha decretato tre giorni di lutto in tutti i territori palestinesi. “Riteniamo si tratti di un massacro che condanniamo”, ha dichiarato alla televisione palestinese. “Questa sera prenderemo delle decisioni difficili”, ha aggiunto a proposito di una riunione della direzione palestinese sul raid, fissata per questo lunedì alle 18 (17 ora europea).
Anche la Lega araba terrà “martedì al Cairo” una riunione straordinaria “per adottare una comune posizione araba”, ha spiegato alla France Press il segretario generale dell’organizzazione panaraba Amr Moussa. Lo stesso ha giudicato il sanguinoso abbordaggio della “flottiglia della libertà” come “un nuovo messaggio, un messaggio fortissimo di Israele, che comunica di non volere la pace”. Secondo Amr Moussa, questo assalto è “un crimine contro una missione umanitaria, e tutti dovranno condannarlo”.

Porre fine a queste continue violazioni dei diritti dell’uomo

“L’attacco israeliano contro il convoglio di aiuti umanitari rappresenta una tappa pericolosa e folle che produce una esacerbazione delle tensioni nella regione”, ha dichiarato il Primo ministro libanese Saad Hariri. “Il Libano denuncia con forza questo attacco e chiede alla comunità internazionale, in particolare alle grandi Potenze (..), di assumere iniziative idonee a porre fine a queste continue violazioni dei diritti umani e a questa minaccia alla pace internazionale”.
“Questo crimine mostra al mondo la crudeltà di Israele e il modo in cui tratta i civili inermi”, ha dichiarato a France Press il deputato di Hezbollah, Hassan Fadlallah. “Questo si aggiunge alla lunga lista dei massacri contro i civili Palestinesi e Libanesi”, ha aggiunto. “Se non si agisce subito per levare l’assedio ai Palestinesi di Gaza e denunciare Israele per i suoi crimini, la situazione nella regione peggiorerà”.
In termini estremi, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha denunciato “un atto disumano del regime sionista contro il popolo palestinese e il fatto di impedire agli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza non è un segno di forza, ma di debolezza del regime”. “Tutto ciò dimostra che la fine di questo regime sinistro e fantoccio è più vicina che mai”, ha aggiunto.
Il Consiglio dei ministri del Kuwait terrà una riunione straordinaria per discutere del raid omicida, ha annunciato il portavoce, Mohammad al-Basiri. Il deputato islamista Walid al-Tabtabai figura tra i 16 militanti kuwaitiani a bordo di una delle sei navi della flottiglia. Il presidente del Parlamento kuwaitiano, Jassem al-Khorafi, ha immediatamente condannato “l’odioso crimine israeliano contro la flottiglia della Libertà, in missione umanitaria e di solidarietà con la popolazione di Gaza”.
L’emiro del Qatar, sceicco Hamad Ben Khalifa Al-Thani, ha chiesto di “rompere” il blocco imposto da Israele alla striscia di Gaza. “I crimini perpetrati oggi (…) ricordano a noi tutti che il blocco è ingiusto”, ha dichiarato il capo dello Stato del Qatar, denunciando l’attacco israeliano come un “atto di pirateria”.

Hamas invita tutti gli Arabi a sollevarsi
Mentre l’esercito israeliano confermava che “diversi passeggeri erano stati uccisi e feriti”, nel corso dell’intervento, il movimento islamista palestinese Hamas ha invitato “tutti gli Arabi e i mussulmani a sollevarsi davanti alle ambasciate sioniste nel mondo intero”, secondo quanto riferito dal portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abou Zouhri.
Da parte sua, il capo del governo di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh, ha denunciato l’attacco “barbaro”. Ismail Haniyeh ha esortato le Nazioni Unite a proteggere gli attivisti pro-palestinesi a bordo della flottiglia.
La polizia turca ha rafforzato le misure di sicurezza davanti alla residenza dell’ambasciatore israeliano ad Ankara, dove diverse decine di persone hanno manifestato nella mattinata. Un gruppo di manifestanti si è anche raggruppato davanti al consolato israeliano di Istanbul, agitando delle bandiere palestinesi.
In Giordania, più di 2000 persone hanno manifestato ad Amman, agitando bandiere giordane e palestinesi, e scandendo slogan come: “Morte a Israele” e “No alla capitolazione”. Hanno chiesto alle autorità giordane la chiusura dell’ambasciata di Israele ad Amman e l’espulsione dell’ambasciatore.
In Grecia alcune organizzazioni di estrema sinistra hanno lanciato un appello a manifestare nella serata davanti all’ambasciata di Israele ad Atene. Una manifestazione simile è prevista a Salonicco, nel nord del paese.
Infine, in Francia il Nouveau parti anticapitaliste (NPA) ha organizzato delle manifestazioni in diverse grandi città, tra cui Parigi e Marsiglia, per protestare contro l’operazione del commando israeliano. Il partito di Olivier Besancenot si dice “disgustato da questo atto di guerra”, che “condanna fermamente”.  A Parigi la manifestazione è prevista alle 18,30 nei pressi dell’ambasciata di Israele, vicino alla fermata del metro Franklin Roosvelt. A Marsiglia, la manifestazione avrà luogo alle 18 al Vecchio Porto.
 
“Cordoglio per tutti i morti”

La flottiglia, che trasportava centinaia di militanti pro-palestinesi e aiuti per Gaza, era salpata domenica pomeriggio in direzione dei territori palestinesi. La marina israeliana aveva annunciato l’intenzione di impedire, con la forza se necessario, alla flotta di avvicinarsi alla costa della striscia di Gaza, sottoposta da Israele ad un rigoroso blocco – salvo che per i prodotti di stretta necessità – dopo la vittoria elettorale di Hamas nel giugno 2007.
Il ministro israeliano dell’industria e del commercio, Binyamin Eliezer, ha espresso alla radio militare il suo “cordoglio per tutti i morti”.
Il Crif (Conseil représentatif des institutions juives de France) “deplora profondamente” l’operazione militare israeliana contro il convoglio marittimo diretto a Gaza, ritenendo che “questa non è una buona notizia per la pace”, secondo quando dichiarato dal suo direttore generale, Haim Musicant. “Siamo sinceramente tristi”, ha aggiunto Haim Musicant.


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