L'operazione russa in Ucraina non ha fretta
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Le guerre dell'Impero in declino, 17 aprile 2022 - Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato martedì che i colloqui di pace sono in un "vicolo cieco" e che "l'operazione militare russa continuerà fino al suo totale completamento" (nella foto, militari ucraini si arrendono alle forze russe)
L'operazione russa in Ucraina non ha fretta
MK Bhadrakumar
Nel primo ampio commento rilasciato in quasi un mese sul conflitto in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato martedì che i colloqui di pace sono in un "vicolo cieco" e ha promesso che "l'operazione militare russa continuerà fino al suo totale completamento"
Putin ha fissato un obiettivo più limitato per la guerra, circoscrivendolo al controllo del Donbass e non di tutta l'Ucraina. Putin ha ribadito che le azioni realizzate finora dalla Russia in diverse regioni dell'Ucraina erano intese solo a bloccare le forze nemiche e ad effettuare attacchi missilistici con lo scopo di distruggere le infrastrutture dell'esercito ucraino, in modo da "creare le condizioni per operazioni più attive sul territorio del Donbass.”
Stando alle sue parole, "il nostro obiettivo è fornire aiuto alla popolazione del Donbass, che sente un legame indissolubile con la Russia e da otto anni è oggetto di genocidio".
Alla domanda sul perché l'operazione non può essere accelerata, Putin ha detto ai giornalisti: “Spesso ricevo questa domanda, 'non possiamo affrettarci?' Noi possiamo. Ma occorrerebbe intensificare le ostilità e, comunque la si voglia, l'intensità delle ostilità è direttamente correlata alle vittime".
Ha chiarito che “il nostro compito è raggiungere gli obiettivi prefissati riducendo al minimo le perdite. Agiremo con calma e secondo il piano inizialmente proposto dallo Stato Maggiore”. Ha aggiunto: "L'operazione sta andando secondo i piani".
Chiaramente, la città portuale di Mariupol nel sud del Donbass avrebbe potuto essere conquistata con la forza bruta. Ma ciò avrebbe causato vittime orribili. Invece, le forze nemiche - militari ucraini, battaglione neonazista Azov e mercenari stranieri - sono state costantemente messe alle strette e intrappolate in due luoghi principali, vale a dire, le acciaierie Azovstal e il porto principale della città.
Le forze russe hanno ottenuto il controllo del porto, mentre ad Azovstal sono state circondati circa 3000 nemici, tra cui forse decine o centinaia di ufficiali militari dei paesi della NATO e, sorprendentemente, della Svezia. Gli esperti stimano che la caduta della città nelle mani dei russi sia imminente. Il ministero della Difesa russo ha annunciato mercoledì che oltre 1.000 soldati ucraini, inclusi 162 ufficiali, si sono arresi all'inizio della giornata a Mariupol.
In retrospettiva, lo scopo principale dietro i frenetici sforzi diplomatici di alcuni paesi della NATO (Francia e Germania, in particolare) per sponsorizzare "corridoi umanitari" da Mariupol mirava ad esfiltrare gli ufficiali occidentali intrappolati nella città. Il nocciolo della questione è che le forze della NATO sono di fatto dispiegate in Ucraina, come volontari stranieri o come istruttori militari, e, dotate di pesanti equipaggiamenti militari, stanno combattendo contro l'esercito russo.
Un giornalista francese che è riuscito a intrufolarsi tra i "volontari" francesi ha realizzato un video che mostra che il personale militare statunitense coordina l'esercito straniero in Ucraina e si sta occupando direttamente dell'addestramento e dell'arruolamento dei "volontari" stranieri nelle forze ucraine.
In tali condizioni, ovviamente, i colloqui di pace tra Mosca e Kiev non possono andare avanti. La grande domanda è: l'amministrazione Biden vuole che il conflitto finisca e che venga negoziato un accordo di pace? La risposta sembra 'no'. In effetti, gli Stati Uniti stanno alimentando questo conflitto.
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge sul prestito, che semplificherà notevolmente le forniture all'Ucraina. Il Wall Street Journal ha riferito che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina attrezzature pesanti, compresi i sistemi di difesa aerea sovietici. Si dice che l'amministrazione Biden stia per annunciare più di 700 milioni di dollari in ulteriore assistenza militare all'Ucraina, che probabilmente includerà sistemi di artiglieria da terra pesante, elicotteri e veicoli corazzati. Gli Stati Uniti hanno fornito più di 2,4 miliardi di dollari in assistenza militare all'Ucraina durante la presidenza di Biden, inclusi 1,7 miliardi di dollari da quando la Russia ha iniziato la sua operazione speciale in Ucraina alla fine di febbraio.
È interessante notare che Putin ha confermato ieri i rapporti secondo cui è stata l'intelligence britannica ad organizzare le cosiddette uccisioni di Bucha per mettere alla gogna i militari russi e creare un putiferio internazionale. Il Pentagono ha ostentatamente preso le distanze dalle polemiche relative a quelle che si sono rivelate fake news. Putin ha detto:
“Si è fatto molto chiasso, ma loro (Ue e USA) avevano solo bisogno di adottare un nuovo pacchetto di sanzioni, come sappiamo molto bene. Oggi abbiamo discusso della loro operazione speciale, l'operazione psicologica eseguita dagli inglesi.
“Se vuoi conoscere gli indirizzi, i luoghi di incontro segreti, i numeri di targa, le marche dei veicoli che hanno usato a Bucha e come hanno fatto, l'FSB della Russia può fornire queste informazioni. Se no, possiamo dare una mano. Abbiamo smascherato quella orribile, disgustosa posizione dell'Occidente insieme ai nostri amici russi, per intero e dall'inizio alla fine".
Le forze russe e ucraine si sono ammassate rafforzando le loro posizioni nell'Ucraina orientale nelle ultime due settimane, in preparazione di una battaglia decisiva per il Donbass. Le forze russe si preparano ad accerchiare un'enorme concentrazione di truppe ucraine, stimata in 100.000 militari tratti dalle migliori unità delle forze armate. Kiev sta inoltre trasferendo tutte le forze disponibili sul fronte orientale per fermare l'offensiva russa.
Le osservazioni di Putin di ieri suggeriscono che la Russia non è alla ricerca di una rapida vittoria ad ogni costo. Putin ha affermato martedì che Mosca “non aveva altra scelta” e che l'operazione mirava a proteggere le persone in alcune parti dell'Ucraina orientale e a “garantire la sicurezza della Russia”. Ha promesso che sarebbe "continuata fino al suo totale completamento e alla realizzazione degli obiettivi fissati".
A dire il vero, i combattimenti nell'Ucraina orientale si intensificheranno nelle prossime due o tre settimane, ma il risultato finale richiederà tempo. Le forze ucraine e i combattenti stranieri che si sono riversati nella regione orientale sono ben equipaggiati e, non solo opporranno una dura resistenza, ma potrebbero anche portare il combattimento in territorio russo.
Questo cupo scenario è irto del reale pericolo che la NATO possa trovarsi sempre più in guerra con la Russia in Ucraina. Secondo i resoconti dei media occidentali, unità d'élite delle forze speciali britanniche e statunitensi sono dispiegate in Ucraina, inclusi militari del British Special Air Service (SAS) e soldati della prima unità operativa delle forze speciali "Delta" dell'esercito statunitense.
Alcune fonti riferiscono che le operazioni a Mariupol sono sotto il comando di un generale statunitense che, una settimana fa, ha tentato la fuga con un elicottero inviato in suo soccorso, ma che è stato intercettato dalla milizia di Donetsk impegnata nell'operazione insieme alle forze russe, ed è stato preso sotto la loro custodia. È del tutto concepibile che la missione a Mosca del cancelliere austriaco Karl Nehammer lunedì e i suoi colloqui "molto diretti, aperti e duri" con Putin in un incontro individuale presso la residenza di quest'ultimo a Novo-Ogaryovo vicino a Mosca fossero in coordinamento con Washington. Il Cremlino non ha divulgato alcun comunicato sui temi dell’incontro durato 75 minuti.
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