La Libia non sarà mai conquistata
- Dettagli
- Visite: 3875
La Libia non sarà mai conquistata
Djerrad Amar
Sette mesi di bombardamenti della NATO. Contro dei civili, un massacro, una rapina. Le menzogne, gli inganni, le manipolazioni e la disinformazione continua non sono riusciti a piegare un popolo di 6 milioni di abitanti e che, inoltre, ha cominciato la resistenza. Quale vittoria ha riportato la NATO? La NATO – della quale in Libia restano solo la Francia di Sarkozy e la Gran Bretagna di Cameron – ha riportato una vittoria di Pirro!
Il ritiro dalle città delle forze armate libiche è stato infatti puramente tattico perché la NATO le utilizza come una scusa – conforme al suo obiettivo – per colpire la popolazione bombardando in permanenza le città, tagliando l’acqua e l’elettricità e anche impedendo l’approvvigionamento di cibo e medicine da parte della popolazione.
E’ stato dunque soprattutto per proteggere le popolazioni che è stato deciso il ritiro. Questa tattica si rivela una trappola terribile. Nonostante il ritiro, i “ratti” della NATO non riescono ad occupare le città, ivi compresa Tripoli, perché incontrano la forte resistenza della popolazione che attualmente pratica la guerriglia e subiscono pesanti perdite a causa dei cecchini, e ciò stando alla stessa testimonianza di “Reuters” che ha riferito di centinaia di cadaveri di “ribelli” disseminati nelle strade che sono stati colpiti da proiettili al capo o al cuore. Quelli che riescono ad entrare non ne escono praticamente più. Secondo rapporti che la stampa non divulga, i “ribelli” non obbediscono all’ordine di avanzare. Lo sbandamento e la demoralizzazione sono reali in tutti i fronti. Inoltre la NATO non riesce a mobilitare forze fresche, perché la “carne da cannone” non è illimitata. E non riesce a rimpiazzare le centinaia di perdite che le infliggono le forze libiche composte da decine di migliaia di volontari libici (rinforzi dalla tribù arrivano ogni giorno) e dall’esercito. Essa non riesce inoltre a rafforzare un fronte con dei trasferimenti, perché in questo modo rischia di sguarnirne un altro.
Quante persone la NATO può avere mobilitato? 6.000, 10.000? Esageriamo e arriviamo a 20.000!! Quanti ne ha sacrificati finora di questi clown sporchi, detestabili e disorganizzati? Ben più di 10.000. Ne restano, diciamo, 10.000 al massimo (senza possibilità di rimpiazzo, se non importandoli dall’estero), totalmente demoralizzati perché si sentono vinti, senza altro obiettivo che non sia quello di farsi un capitale coi saccheggi e le rapine (poi scappare), atti che diventano sempre meno possibili dopo che i Libici hanno completamente riorganizzato le loro truppe, mutato strategia e tattica di fronte alla follia, alle turpitudini, alla fretta, alla precipitazione e al brancolare nel buio della NATO. Dunque 10.000 di fronte a decine di migliaia motivati perché difendono una causa giusta: il loro paese e il loro onore, avendo il vantaggio della conoscenza dei luoghi, la resistenza e il tempo. Vista l’evoluzione delle cose, queste forze residue – non aumentabili – saranno ridotte a zero in meno di un mese!
Ha il sapore del fallimento la diversione di Sarkozy e Cameron, scimmiottati dal vassallo Erdogan della Turchia, all’avvicinarsi della riunione del Consiglio di Sicurezza, anche se non bisogna troppo contarci. E’ un fatto positivo uscire da questo vespaio dalle conseguenze politiche ed economiche, perfino personali, disastrose. “Noi vi abbiamo aiutato nella vostra rivoluzione, eccovi dunque nella capitale, spetta a voi di proseguire ora mantenendo le promesse. Noi ci ritiriamo”, sembrano dire questi due utili idioti a un CNT che si rivela essere un’accozzaglia eteroclita di braccia spezzate,di gente divisa, incompetente, inconsistente e senza una visione né un progetto. Anche l’ONU, se vi sarà una forza di “polizia internazionale” di 5.000 uomini, non sarà di alcun soccorso o utilità di fronte a un popolo determinato a difendere il suo paese. Il petrolio tanto appetito non oltrepasserà le coste libiche. Esso diventerà l’obiettivo prioritario, insieme alle società predatrici, al suo personale, le sue navi, le sue pipe-line ecc. Tutte le forze straniere presenti sul suolo libico saranno il bersaglio legittimo dei Libici. Esse saranno terrorizzate e braccate in permanenza fino a quando se ne andranno.
La paralisi è ben visibile. La Libia non sarà mai conquistata. La NATO non è altro che un gigante dai piedi d’argilla, l’ONU un imbroglio, i media uno strumento di propaganda, i “giornalisti” oramai dei propagandisti e degli agenti segreti che fanno il doppio gioco, al servizio della “democrazia”, delle “libertà” immaginarie, molto più al servizio delle menzogne e degli inganni! Il mondo deve essere ricostruito su altre basi, altre regole, altri poli. Il fallimento è lo sbocco inesorabile di ciò che è stato costruito sulle falsità, le menzogne, le falsificazioni e l’imbroglio!
La Libia è bene il luogo dove i pretesi “valori universali”, dei quali approfitta l’Occidente autoproclamatosi “guardiano del bene”, sono messi a nudo rivelandosi imbrogli, dove le istituzioni e organizzazioni dette “internazionali”, incaricate di difendere i diritti, i principi e di prevenire i conflitti, si confermano essere invece degli strumenti di dominazione e di egemonia al servizio del Grande Capitale.