Non credete alle fake news dei media della NATO sulla Libia
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Lucmichel.net, 16 gennaio 2018 (trad.ossin)
La Libia si avvia verso la somalizzazione, coi jihadisti che colpiscono perfino Tripoli
Non credete alle fake news dei media della NATO sulla Libia
Luc Michel
Non prestate fede a tutte le « fake news » dei media della NATO sulla « stabilizzazione della Libia » !
Non prestate nemmeno fede ai bei discorso di questi stessi media, ma anche alle fantasticherie dei media russi, su « Haftar, l’uomo forte dell’Est » (sic) (Jeune Afrique dixit qualche giorno fa), che controllerebbe il « 90% del territorio » (ri-sic) !!!
La realtà la rivela oggi l’AFP: « Dieci morti in Libia durante scontri nei pressi dell’aeroporto di Tripoli (…) Un gruppo armato ha lanciato un "attacco" contro l’aeroporto, "nel quale è situata una prigione con più di 2.500 detenuti ", per liberare alcuni dei suoi membri » !
« Almeno dieci persone sono rimaste uccise lunedì, nel corso di scontri localizzati nei pressi dell’aeroporto di Mitiga, vicino Tripoli, in occasione dell’attacco di un gruppo armato », ha annunciato il governo libico di unione nazionale (GNA, uno dei due governi libici, ma che rappresenta solo una delle decine di fazioni che controllano la Libia post-Gheddafi). Questo gruppo armato ha lanciato un attacco contro l’aeroporto, « dove si trova una prigione che ospita più di 2.500 persone detenute per diversi tipi di reato », ha comunicato la ‘forza al-Radaa’ (dissuasione), incaricata della sicurezza della infrastruttura.
Gli assalitori non sono stati identificati, ma il governo di unione (GNA) di Fayyez al-Sarraj ha affermato in un comunicato che l’operazione mirava a liberare « alcuni terroristi dello Stato Islamico (EI), di Al-Qaeda e di altri gruppi » detenuti nel centro « gestito dalla Forza di dissuasione al-Radaa, che dipende dal ministero dell’Interno ». In pratica una delle milizie salafite legate ad al-Sarraj !
Il ministero della Sanità del GNA ha fatto un bilancio di 10 morti, le cui spoglie sono state trasportate in due diversi ospedali. Non ha precisato se si trattasse di civili o militari. Sono anche rimaste ferite quindici persone, tre delle quali gravemente, che sono state trasportate all’ospedale di Misurata (200 km a est di Tripoli). La direzione dei Servizi di Sicurezza di Tripoli – che dipende anch’essa dal Ministero dell’Interno – ha annunciato da parte sua che diversi assalitori sono stati fatti prigionieri. « Tutte le infrastrutture della base militare e l’aeroporto sono sotto controllo e non hanno riportato danni», ha assicurato.
Più tardi, la direzione dell’aeroporto internazionale di Mitiga, l’unico attualmente operativo della capitale, ha annunciato la sospensione del traffico aereo « a causa dei combattimenti ». Tutte le strade dirette alla zona sono state interrotte. Nel pomeriggio non era stata ancora annunciata la ripresa della circolazione. Nella sua prima reazione, il GNA aveva denunciato un « attacco premeditato (…) che ha messo in pericolo la vita dei passeggeri e la sicurezza dell’aviazione civile ». « Il personale dell’aeroporto e i passeggeri sono stati evacuati » appena sono cominciati i combattimenti, ha dichiarato all’AFP un pilota di linea libico che ha inteso restare anonimo. « Abbiamo visto carri armati nel perimetro dell’aeroporto », ha aggiunto.
Come in Somalia, una guerra civile permanente tra milizie islamiste rivali
« Lunedì mattina, colpi di mortaio erano udibili fino a Tajoura, una località posta a 30 km a est di Tripoli », secondo alcuni giornalisti dell’AFP. Nonostante un « relativo miglioramento della sicurezza nella capitale dall’estate scorsa » (scrive senza farsi una risata l’AFP), combattimenti insorgono sporadicamente nel settore dell’aeroporto di Mitiga, zona oggetto di una lotta di influenza tra milizie.
La ‘Forza di dissuasione al-Radaa’ è essenzialmente formata da salafiti non jihadisti, per lo più con base nella zona est della capitale. Leale al GNA di Fayez al-Sarraj appoggiato dalla comunità internazionale, svolge funzioni di polizia a Tripoli, dando la caccia sia ai trafficanti che alle persone sospettate di appartenere a ISIS. Dunque quelli delle milizie rivali… Il GNA si è installato a Tripoli da quasi due anni, ma ancora non riesce a consolidare la sua autorità sull’insieme del paese, soprattutto a causa dell’esistenza di un’autorità parallela a est, il governo di Tobruk, il cui uomo forte è Haftar.
Mitiga è una ex infrastruttura militare, oggi usata per il traffico civile in sostituzione dell’aeroporto internazionale di Tripoli, gravemente danneggiato nel 2014 da scontri armati. Attualmente, solo le compagnie aeree libiche operano nel paese, assicurando i voli interni e collegamenti regolari con Tunisi, Alessandria d’Egitto, Amman, Istanbul e Khartoum. L’Unione Europea ha vietato a tutte le compagnie libiche di operare nel proprio spazio aereo, per « ragioni di sicurezza ».
La Libia è piombata nel caos dopo la caduta di Muammar Gheddafi nell’autunno 2011. L’ONU ha approntato « un piano d’azione » che prevede soprattutto « elezioni quest’anno, per tentare di uscire dalla crisi » (sic) …