Inchiesta, novembre 2013 - Il 22 novembre scorso si è celebrato il 50° anniversario dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, il presidente statunitense considerato come un "eroe" dell'occidente. Ma, in realtà, la sua presidenza è stata una calamità per i popoli del mondo e la sua figura resta indissolubilmente legata ad uno dei più mostruosi crimini contro l'umanità del XX° secolo: l'avvio delle operazioni di irrogazione del defoliante noto come Agente Arancio sul Vietnam del Sud. Fino al 1971, quasi 80 milioni di litri di questo defoliante saranno rovesciati sul Sud Vietnam, soprattutto dall'aviazione. Più di 2,5 milioni di ettari di foreste e terre ne sono rimasti contaminati. Piccoli mostri continuano ancora oggi a nascere, giacché le mutazioni genetiche acquisite dalle persone contaminate si trasmettono ai discendenti. Secondo le autorità vietnamite, 800.000 persone sarebbero ancora malate a causa della esposizione alla diossina e 150.000 bambini presenterebbero malformazioni






Le Petit Blanquiste, 22 novembre 2013 (trad.ossin)


Finiamola col mito di Kennedy

Jean Pierre Dubois



Il 22 novembre scorso è stato il 50° anniversario dell'assassinio di J.F.Kennedy e i notri opinion leader non hanno mancato di ricordarci tutto il bene che bisogna pensare di questo "eroe" dell'occidente.


Però non basta essere stato assassinato (da chi?) per entrare nella Storia dalla porta principale. Questo puro prodotto del sistema elitario statunitense si è infatti distinto per alcune decisioni che hanno reso la sua presidenza una vera e propria calamità per i popoli del mondo...


Immesso nelle funzioni nel gennaio 1961, già in marzo Kennedy avvia un programma di armamento tra i più ampi in tempo di pace: raddoppia il numero dei missili nucleari balistici intercontinentali; aumenta il numero dei bombardieri strategici e degli altri missili; e quadruplica le unità di guerra sovversiva, dette "anti-guerriglia".


In aprile ordina il rovesciamento del governo rivoluzionario di Fidel Castro. Bombardieri statunitensi camuffati con colori cubani attaccano le basi aeree dell'isola e distruggono gli apparecchi al suolo, mentre navi da guerra coprono lo sbarco di una truppa di 1.500 esiliati cubani reclutati e addestrati negli Stati uniti dalla CIA. Questa "invasione della Baia dei Porci", perpetratata in flagrante violazione della legalità internazionale, si è risolta per fortuna in una cocente fallimento degli Stati Uniti e dei suoi mercenari. Ma è costata al popolo cubano 176 morti  e 4.000 feriti.


In agosto Kennedy scatena l'operazione Ranch Hand, una guerra chimica contro la popolazione del Vietnam che consiste nell'irrogazione, sulle foreste e i raccolti, di un defoliante noto col nome di Agente Arancio. Fino al 1971, quasi 80 milioni di litri di questo defoliante saranno rovesciati sul Sud Vietnam, soprattutto dall'aviazione. Più di 2,5 milioni di ettari di foreste e terre ne sono rimasti contaminati.


L'Agente Arancio, che contiene diossina, è un pericolo per l'uomo. Le persone esposte possono sviluppare vari tipi di cancro o, quando sono donne, partorire bambini con malformazioni rare e mostruose: mancanza parziale o totale delle membra, capo sproporzionato, tronco con due teste, mancanza del cervello....


Piccoli mostri continuano ancora oggi a nascere, giacché le mutazioni genetiche acquisite dalle persone contaminate si trasmettono ai discendenti. Secondo le autorità vietnamite, 800.000 persone sarebbero ancora malate a causa della esposizione alla diossina e 150.000 bambini presenterebbero malformazioni.


Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i dirigenti della IG Farben che avevano prodotto il gas Zyklon B utilizzato nelle camere a gas sono stati processati, riconosciuti colpevoli di crimini di guerra e condannati. Sarebbe dunque assurdo che i dirigenti civili e militari degli Stati uniti responsabili dell'uso dell'Agente Arancio in Vietnam subissero la stessa sorte?


Per Kennedy sarebbe sufficiente che la sua memoria venisse definitivamente associata a uno dei più orribili crimini del XX secolo, e che in Francia, almeno simbolicamente, cambino nome le strade e le arterie - troppo numerose - che portano il suo nome (1).



Bambini vietnamiti affetti da malformazioni a causa dell'Agente Arancio
 

(1) Nella regione di Parigi vi sono strade e arterie intitolate a Kennedy nelle seguenti città:  Paris (16a), Le Bourget, Le Kremin-Bicêtre, Charenton-le-Pont, Nogent-sur-Marne, Rosny-sous-Bois, Massy, Alfortville, Montigny-le-Bretonneux, Villeneuve-Saint-Georges, Viry-Châtillon, Antony, Pavillons-sous-Bois, Colombes, Saint-Maur-des-Fossés, Créteil, Saint-Maurice,... Stessa cosa in Bretagne à Saint-Malo, Brest, Quimper, Lorient, Auray, Guingamp, Carhaix, Landerneau,... Oltre ad un viale e a una palestra, Rennes ha dato il nome di Kennedy perfino a una stazione del metro.


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