L'intelligence USA aveva un 'dovere di avvertire' Khassogi. Perché non lo ha fatto ?
- Dettagli
- Visite: 3889
Moon of Alabama, 10 ottobre 2018 (trad. ossin)
L'intelligence USA aveva un 'dovere di avvertire' Khassogi. Perché non lo ha fatto ?
Moon of Alabama
Non c’è alcun dubbio che il governo saudita abbia sequestrato o ucciso il giornalista saudita Jamal Khassogi. Ma cosa sapeva l’amministrazione Trump della minaccia che incombeva su Khassogi? I servizi di informazione USA lo avevano messo in guardia, come previsto dai loro regolamenti? O sono stati bloccati dalla Casa Bianca? E cosa farà Trump adesso?
Il governo turco ha pubblicato le foto di 15 uomini venuti dall’Arabia Saudita, che sono giunti al consolato saudita di Istanbul poco prima che vi si recasse Khassogi per ottenere i documenti che gli occorrevano per il divorzio. Questi uomini hanno trasferito Khassogi alla residenza del console e, poco dopo nello stesso giorno, si sono imbarcati negli stessi due jet privati che li avevano portati a Istanbul.
Almeno 8 di quei 15 uomini sono stati identificati come militari sauditi. Almeno tre sono guardie del corpo del principe clown saudita Mohammad bin Salman (MbS). Risulta dunque evidente che sia stato proprio il principe clown a dare l’ordine dell’operazione. Salah Muhammed Al-Tubaigy, capo dell’istituto medico-legale del Dipartimento saudita della Sicurezza Generale, faceva parte del gruppo di 15 persone.
Fonti turche anonime affermano che Khassogi è stato ucciso, il suo corpo fatto a pezzi e portato via. Sostengono anche che esista un video dell’assassinio :
Il funzionario ha descritto un’operazione rapida e complessa durante la quale il signor Khassogi è stato ucciso nelle due ore successive al suo arrivo nel consolato da un gruppo di agenti sauditi, che hanno smembrato il suo corpo con una sega per ossa all’uopo portata.
“E’ stato come in “Pulp Fiction”, ha detto il funzionario.
…
Il signor Erdogan ne è stato informato sabato, secondo diverse persone informate, e subito dopo ha spedito emissari a informare anonimamente una miriade di media, tra cui il New York Times, che Khassogi era stato ucciso nel consolato saudita.
…
Un’altra persona al corrente dei fatti, pretendendo l’anonimato per divulgare dettagli confidenziali, ha dichiarato sabato al Times che i servizi segreti turchi avevano ottenuto un video dell’omicidio, realizzato dai Sauditi per dimostrare che l’omicidio era stato eseguito.
Un commentatore vicino al governo del signor Erdogan lo ha detto pubblicamente martedì.
Kemal Ozturk, cronista di un giornale filo governativo ed ex direttore di un’agenzia di stampa semi-ufficiale, ha dichiarato in una intervista accordata ad un’emittente televisiva filo-governativa, citando responsabili della sicurezza non identificati, « che il momento della sua morte è stato filmato ».
Non è sorprendente che Erdogan sfrutti questa storia da ‘Pulp Fiction’. Le sue truppe proteggono il Qatar da un attacco saudita e il Qatar sostiene l’economia turca con investimenti di diversi miliardi di dollari. Gioca poi il vecchio antagonismo ottomano contro gli Arabi per la leadership in Medio Oriente.
Ma perché i Sauditi avrebbero ucciso Khassogi? Perché non drogarlo, trasportarlo all’aeroporto e riportarlo a Riyadh come “emergenza medica” ? Perché non chiuderlo in una grande cassa e trasportala come valigia diplomatica ? Se i Sauditi avevano l’intenzione di uccidere Khassogi avrebbero potuto ingaggiare un killer che lo uccidesse per strada. Sarebbe stata un’operazione molto più semplice e molto meno sospetta.
Uccidere Khassogi in un consolato ufficiale non ha alcun senso ; a meno che MbS non abbia proprio voluto suscitare l’attuale indignazione pubblica. E’ un avvertimento per tutti i suoi nemici? E’ per dimostrare che può farla franca qualsiasi cosa faccia?
Il Washington Post scrive che il governo USA sapeva che Khassogi era in pericolo:
Prima che Khassogi sparisse, i Servizi di informazione statunitensi hanno intercettato alcune comunicazioni di responsabili sauditi che discutevano di un piano per catturarlo, secondo quanto riferito da una persona al corrente dei fatti. I Sauditi volevano attirare Khassogi in Arabia Saudita e beccarlo lì, ha detto questa persona. Non si sa se i Sauditi intendessero arrestare e interrogare Khassogi o ucciderlo, né se gli Stati Uniti abbiano avvertito Khassogi che era nel mirino, ha aggiunto.
Se i servizi di informazione USA fossero stati al corrente del pericolo cui era esposto Khassogi, avrebbero dovuto applicare la Direttiva 191 – Obbligo di avvertimento (pdf) :
Un agente dei servizi di informazione che raccolga o acquisisca informazioni credibili e precise su un’imminente minaccia di assassinio volontario, di ferite fisiche gravi e di rapimento contro una persona o un gruppo di persone (di seguito indicata come “vittima designata”) ha il dovere di avvertire la vittima designata o le persone incaricate di proteggere la vittima designata, a seconda dei casi. Lo stesso vale quando obiettivo sia una istituzione, un luogo d’affari o una struttura o simili. L’espressione ” vittima designata ” comprende sia i cittadini statunitensi, come definiti nell’articolo 3.5(k) del decreto n. 12333, sia le persone non statunitensi.
A leggerlo bene, ICD 191 stabilisce che i servizi di informazione USA avrebbero dovuto avvertire Khassogi della minaccia saudita. L’hanno fatto o no?
Vi è qualche eccezione nella direttiva che permette in taluni casi di omettere l’avvertimento. Se l’informazione proviene da un servizio di informazioni amico, la protezione delle fonti e dei metodi viene considerata prioritaria (punto E.3.e. del regolamento).
Se i servizi di informazione USA avessero ottenuto l’informazione attraverso il GHCQ britannico, avvertire Khassogi avrebbe potuto rivelare che il GHCQ riesce a intercettare tutti quei telefoni Cisco di cui la famiglia reale va tanto fiera. Ma la cosa non avrebbe costituito un pericolo. I Sauditi certamente già si aspettano che i servizi di informazione USA, britannici e di altre nazioni intercettino anche le loro conversazioni private.
Potrebbero esservi state altre ragioni per non avvertirlo. Jared Kushner, il genero di Trump e suo primo assistente, intrattiene buone relazioni personali con MbS. A marzo, The Intercept scriveva che, secondo MbS, Kushner gli avrebbe passato informazioni della intelligence USA relativi ai nemici interni di MbS.
Dopo l’incontro, il principe ereditario Mohammed ha dichiarato a persone di sua fiducia che Kushner gli aveva rivelato i nomi dei Sauditi sleali verso il principe ereditario, secondo tre fonti che sono state in contatto con membri delle famiglie reali saudite e degli Emirati dopo la repressione.
L’incontro ha avuto luogo alla fine di ottobre 2017. Circa una settimana più tardi, il principe clown saudita ha collocato agli arresti centinaia dei suoi ricchi parenti e altri miliardari sauditi nell’hotel Ritz di Riyadh, costringendoli a consegnare i loro beni.
Kushner non ha evidentemente esitato a denunciare le persone che avevano criticato MbS in privato.
(A febbraio 2018, Kushner ha perso l’accesso alle sedute informative di sicurezza di alto livello, in quanto la sua abilitazione di sicurezza provvisoria era stata revocata. Potrebbe essere stata una conseguenza della sua indiscrezione. Kushner alla fine ha ottenuto una nuova autorizzazione definitiva a maggio).
Non informare Khasoggi potrebbe essere stata una decisione della Casa Bianca. La politica dell’amministrazione Trump è di non sfidare i suoi alleati su questioni di diritti umani. Il Dipartimento di Stato ha anche prodotto una nota di servizio che spiega che le critiche in materia di diritti umani si applicano solo ai” nemici “ degli Stati Uniti.
Se i Sauditi volevano sequestrare Khassogi, la Casa Bianca avrebbe ben potuto pensare: « perché non lasciarli fare » ?
La politica estera di Trump dipende dalle sue buone relazioni coi Sauditi :
L’amministrazione Trump, a ogni livello, è fortemente coinvolta nelle buone relazioni con l’Arabia Saudita. Robin Wright, un ricercatore del think tank del Wilson Center e amico intimo dello scrittore sparito, ha dichiarato che è improbabile che cambi. Il programma dell’amministrazione per il Medio Oriente dipende fortemente dai Sauditi, compresi gli sforzi per contenere l’influenza iraniana nella regione, combattere l’estremismo e rafforzare il sostegno al suo piano di pace tra Israele e i Palestinesi, piano di pace che non è ancora pubblico.
I governi turco e del Qatar – e i loro media – fanno di tutto per divulgare i fatti e far montare la rabbia contro il regime saudita. Il Washington Post, giornale per cui Khassogi scriveva, non lo lascerà cadere certamente. Altri media e giornalisti ” occidentali “ sono altrettanto furiosi per questa vicenda. Khassogi era uno di loro e l’élite aristocratica, per l’idea che ha di sé, non pensa di meritarsi un simile destino.
MbS e il regime Trump possono davvero restare a braccia conserte e non rispondere alle richieste di ritorsioni per questo caso ?
E’ possibile. Dopo tutto nessuno contesta l’alleanza saudita-USA che uccide quotidianamente in Yemen e altrove. Se i Sauditi hanno rapito Khassogi, e forniscono prove ch’egli è ancora in vita, l’indignazione dei media si attenuerà presto. Se il governo turco pubblicherà il video dell’assassinio che dice di possedere, ci vorrà un po’ più di tempo prima che altre informazioni prendano il sopravvento e facciano dimenticare il caso.
Non c’è alcuna ragione sostanziale perché Trump o MbS debbano essere preoccupati.