ESCLUSIVO : La squadra della morte utilizzata da bin Salman per mettere a tacere la dissidenza
- Dettagli
- Visite: 5713
Middle East Eye, 22 ottobre 2018 (trad. ossin)
ESCLUSIVO : La squadra della morte utilizzata da bin Salman per mettere a tacere la dissidenza
Mustafa Abu Sneineh
MEE rivela informazioni esclusive sullo Squadrone della Tigre, un commando di assassini al comando del principe ereditario saudita che prende di mira i dissidenti sauditi, in Arabia Saudita come all’estero
Jamal Khassogi è stato assassinato. Non è il primo.
In nuove rivelazioni, una fonte saudita che conosce perfettamente il funzionamento dei Servizi Segreti del suo paese ha informato Middle East Eye dell’esistenza di uno squadrone della morte che opera al comando diretto di Mohammed bin Salman, il principe ereditario saudita.
Il Firqat el-Nemr, o Squadrone della Tigre, è ben conosciuto dalla Intelligence statunitense. E’ stato creato poco più di un anno fa ed è composto da 50 agenti dell’intelligence e militari, tra i più qualificati del Regno.
Essi sono stati reclutati nei vari rami dei servizi di sicurezza saudita, e mettono insieme varie competenze. Sono indefettibilmente leali al giovane principe ereditario di Riyad, conosciuto come MBS.
Dopo averne parlato con una fonte molto ben informata, MEE è in grado di rivelare in esclusiva delle informazioni sullo Squadrone della Tigre. Questa fonte ne ha indicato a MEE la composizione, gli obiettivi e i suoi membri.
Per quanto MEE non sia in condizioni di confermare le informazioni ricevute, ha però verificato l’attendibilità della fonte in modo indipendente.
La mission dello Squadrone della Tigre è di assassinare in segreto alcuni dissidenti sauditi, sia in patria che all’estero, con modalità che riescano a sfuggire all’attenzione dei media, della comunità internazionale e dei politici, ha detto la fonte.
« [I dirigenti sauditi] sono persuasi che arrestare i dissidenti determinerebbe solo un’accresciuta pressione su di loro, è per questo motivo che hanno cominciato ad assassinarli senza clamore », ha detto la nostra fonte.
I metodi di assassinio dello Squadrone della morte sono vari.
A volte lo fanno sporcandosi le mani, come con Khassogi, che è stato torturato, assassinato e fatto a pezzi dallo Squadrone nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul il 2 ottobre.
Ma lo squadrone pianifica anche assassini nei quali la vittima è a debita distanza e che devono assomigliare a incidenti, come un incidente d’auto o l’incendio della casa. Lo Squadrone della Tigre ha fatto perfino iniettare a un dissidente dei virus mortali, approfittando di una sua visita all’ospedale per esami di routine, ha detto la fonte.
Lo Squadrone ha un nome scelto in onore del maggiore generale Ahmed al-Assiri, capo aggiunto dei Servizi di informazione sauditi, che è stato silurato la settimana scorsa a seguito delle forti pressioni internazionali sull’Arabia Saudita, perché prendesse delle misure dopo l’uccisione di Khassogi.
« Assiri è conosciuto dai suoi colleghi come “la tigre del Sud”. Quando è iniziata la guerra della coalizione [in Yemen], i media sauditi hanno cominciato a chiamare Assiri anche col soprannome “l’animale”, e a lui piaceva », secondo la nostra fonte.
Legami col principe ereditario
La fonte ha detto di non sapere chi dava ordini allo Squadrone della Tigre, ma ha aggiunto che Assiri e Saud al-Qahtani, uno dei più vicini collaboratori di MBS, che è stato anche lui licenziato la settimana scorsa, facevano parte della struttura di comando.
Il giovane principe ereditario ha scelto cinque degli elementi più leali e più degni di fiducia della sua guardai personale e li ha collocati nello Squadrone della Tigre, secondo la fonte.
Erano tutti tra i quindici uomini spediti ad uccidere Khassogi, in particolare Maher Abdulaziz Mutrib, Mohammed al-Zahrani e Dhaar al-Harbi, ha precisato la fonte.
Mutrib è un diplomatico e un maggiore generale, che è stato visto viaggiare con MBS all’inizio di quest’anno con direzione Boston, Houston e ONU a New York.
La fonte lo Ha descritto come il « midollo spinale dello Squadrone della Tigre ». « E’ stato scelto da MBS in persona, che dipende da lui ed è vicino a lui », ha dichiarato la fonte.
« Il principe ereditario ha voluto che vi facessero parte le sue più fedeli guardie del corpo per mantenere un contatto diretto con lo Squadrone e supervisionare le operazioni omicide ».
La fonte ha dichiarato a MEE che la Turchia ha intercettato quattordici chiamate telefoniche di Mutrib il 2 ottobre, giorno della morte di Khassogi. Sette erano dirette all’ufficio del principe ereditario.
La fonte non ha precisato se le telefonate di Mutrib fossero connesse all’uccisione di Khassogi, si è limitato a dire che, qualora fossero divulgate, sarebbero « esplosive ».
Secondo la fonte, Mutrib e altri tre avrebbero iniettato una droga mortale a Khassogi, e poi lo avrebbero fatto a pezzi su di un tavolo all’interno del consolato.
MEE ritiene che la droga menzionata dalla fonte sia la morfina. Alcuni inquirenti turchi hanno dichiarato a MEE che Khassogi sarebbe stato fatto a pezzi sulla scrivania dello studio del console generale dell’Arabia Saudita.
Il giornale Yeni Şafak ha anche scritto lunedì che Mutrib avrebbe telefonato all’ufficio di MBS. Questo giornale, come altri media turchi vicini al governo, divulga ogni giorno informazioni dettagliate relative all’inchiesta in corso sull’affaire Khassogi.
Secondo Yeni Şafak, Mutrib avrebbe parlato con Badr al-Asaker, capo di gabinetto del principe ereditario, ben quattro volte dopo l’uccisione di Khassogi.
« Uccidili con l’HIV »
Una delle prime operazioni segrete realizzate dallo Squadrone della Tigre all’interno delle frontiere saudite è stato l’assassinio del principe Mansour bin Moukrine, vice-governatore della provincia di Asir e figlio di un ex principe ereditario, nel novembre scorso.
Oppositore noto di MBS, il principe Mansour è morto quando il suo elicottero si è schiantato al suolo vicino alla frontiera saudita con lo Yemen. MEE ha scritto all’epoca che il principe tentava di fuggire dal paese. Egli è morto poche ore prima che scattasse, il 4 novembre, un’ampia epurazione tra le alte sfere del Regno.
Decine di principi, ministri e un magnate miliardario sono stati arrestati e collocati agli arresti al Ritz-Carlton di Riyad e le autorità hanno imposto il divieto di volo a tutti gli aerei privati.
Secondo la fonte, Meshal Saad al-Bostani, un membro dello Squadrone della Tigre che faceva parte dei quindici Sauditi sospettati dell’assassinio di Khassogi, è il responsabile della morte del principe Mansour.
« Bostani è tenente della Forza aerea reale saudita e ha abbattuto l’elicottero di Mansour con un missile lanciato da un altro elicottero, ha dichiarato la fonte. Ma l’hanno fatto passare per un incidente ».
A 31 anni, Bostani sarebbe morto il 18 ottobre in un incidente d’auto a Riyad.
« E’ una menzogna. E’ stato chiuso in una prigione ed è stato avvelenato, ha affermato la fonte. Bostani conosceva il segreto della morte del vice governatore di Asir e quello della morte di Khassogi ».
L’assassinio del presidente del Tribunale di La Mecca, il giudice e sceicco Suliman Abdul Rahman al-Thuniyan, in un ospedale di Riyad il 1° ottobre è stata un’altra operazione segreta interna realizzata dallo Squadrone della Tigre.
« Penso sia stato ucciso con dei virus mortali che gli sono stati iniettati durante esami di routine. Lo Squadrone sapeva che doveva recarsi in ospedale e ne ha fatto l’omicidio come una morte naturale », ha spiegato la fonte.
« Il giudice [Thuniyan] aveva inviato una lettera a MBS con cui manifestava la propria opposizione al programma economico Vision 2030 ».
Ha aggiunto che una delle tecniche usate dallo Squadrone della Tigre per ridurre al silenzio dissidenti o oppositori del governo consisteva « nell’ucciderli con l’HIV o altri tipi di virus mortali ».
MEE non è stata in grado di verificare di quale malattia sarebbe morto Thuniyan. La fonte ha precisato che, per quanto di sua conoscenza, l’uccisione di Khassogi era il primo omicidio organizzato dallo Squadrone della Tigre in un paese straniero. Non si trattava però del primo tentativo, ha detto la fonte.
« Ho notizia di un altro tentativo, consistito nell’attirare il dissidente saudita Omar Abdulaziz nel consolato in Canada per ucciderlo, ha dichiarato la fonte. Ma Abdulaziz non ha voluto andarci e la missione è fallita. Quella di Khassogi è stata la prima operazione [riuscita] ». Rapporti separati hanno riferito di come Abdulaziz sia stato preso di mira dai sauditi utilizzando software israeliano di spyware.
A dimostrazione del successo dell’operazione Khassogi, lo Squadrone della Tigre hanno portato le dita del cronista del Washington Post a Riyad, ha aggiunto la fonte. Sono state consegnate al giovane erede del trono saudita.
« MBS ha sempre detto che avrebbe tagliato le dita di chiunque lo avesse criticato », ha detto la fonte.