Giustizia e Beneficenza si ritira dal Movimento 20 febbraio
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Al-Oufok, 19 dicembre 2011
Marocco: “Giustizia e beneficenza” si ritira dal Movimento del 20 febbraio
Redazione
Il movimento islamista Giustizia e Beneficenza, uno dei più importanti in Marocco, ha annunciato lunedì di aver deciso di ritirarsi dal Movimento del 20 febbraio, “a causa degli attacchi di cui è stato oggetto da parte di alcuni giovani” contestatari. Giustizia e Beneficenza, un’associazione islamista vietata ma tollerata dalle autorità marocchine, ha aderito al Movimento del 20 febbraio fin dai primi momenti della contestazione democratica legata alla Primavera araba. Ma, in seno al Movimento, si sono registrati dei dissensi tra islamisti radicali e riformatori laici, sfociati nel ritiro degli islamisti.
“Alcuni dei giovani del 20 febbraio diffondono idee e voci che avvelenano il clima all’interno del movimento democratico nel suo insieme, ponendo dei limiti alle nostre rivendicazioni”, dice Giustizia e Beneficenza in un comunicato. “Noi vogliamo operare in un movimento che aspira ad un vero cambiamento e non in un movimento che sfrutta la rabbia popolare”, precisa. Da qualche mese, dei giovani laici del Movimento 20 febbraio, nato ad inizio anno, criticano la presenza di Giustizia e Beneficenza, considerandolo un movimento religioso.
Per questi giovani, la più importante rivendicazione è quella di una “monarchia parlamentare” che si ispiri al modello spagnolo laico. Commentando il ritiro dell’associazione islamista, Ouidade Melhaf, militante contestatore, ha dichiarato che “il Movimento del 20 febbraio non ha mai fatto affidamento sui partiti o sulle strutture, ma solo sui cittadini marocchini, sul popolo. Giustizia e Beneficenza è dunque libera di prendere la sua decisione”. Il Movimento del 20 febbraio ha continuato a manifestare in migliaia nelle grandi città marocchine, come Casablanca, la capitale economica, o Tangeri (nord), anche dopo le elezioni legislative del novembre scorso che hanno visto la vittoria del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (PJD), partito islamista.
Il capo del PJD, Abdelilah Benkirane è stato incaricato dal re di formare un nuovo governo che sarà varato a breve. Nato nel tumulto della Primavera araba, il Movimento del 20 febbraio sarà orami composto da cybermilitanti indipendenti, per la maggior parte laici, e da militanti di sinistra.