Un "sayan" del Mossad alla corte del re Mohammed VI
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Demain online, 3 febbraio 2012 (trad.Ossin)
André Azoulay, un “sayan” del Mossad alla corte di re Mohammed VI
Badr Soundouss
Casablanca. Lo scrittore marocchino Jacob Cohen, in un articolo pubblicato sul suo blog (e riprodotto da Demain), definisce il consigliere reale ed uomo d’affari André Azoulay come un “sayan”. Sayan, spiega Cohen nel suo ultimo libro “Le printemps des Sayanim”, in ebreo vuol dire “informatore”.
I Sayanim “sono degli ebrei della diaspora che, per ‘patriottismo’, accettano di collaborare puntualmente col Mossad, o altre istituzioni sioniste, fornendogli l’aiuto necessario nel campo di loro competenza”. “Sayan” – insiste Jacob Cohen in una intervista pubblicata dal sito francese Le Post – in ebreo vuol dire informatore, è un ebreo che abita fuori da Israele e che accetta, per ‘patriottismo’, di collaborare col Mossad, sia per aiutare il servizio di informazioni, che per partecipare alla guerra di disinformazione”.
Jacob Cohen, che appartiene piuttosto a quel gruppo di ebrei progressisti marocchini del calibro di Abraham Serfaty e di Simon Levy, è un feroce oppositore della politica di dialogo con Israele. Tutto il contrario di André Azoulay e di Robert Assaraf, altro affarista marocchino.
“Questa politica del ‘dialogo’, molto propugnata da un altro ‘ebreo di corte’, il sayan André Azoulay, ha prodotto quale unico risultato quello di legittimare il dominio sionista su tutta la Palestina. Che dei dirigenti sionisti, come la ‘macellaia di Gaza’ (ndr: Tzippi Livni, invitata nel 2009 in Marocco da Brahim Fassi Fihri, figlio dell’ex ministro degli affari esteri e nuovo consigliere reale, Taib Fassi Fihri) possano giungere in Marocco, a Tangeri, come in terra conquistata, e vengano ricevuti con tutti gli onori, io credo che ciò sia indegno di un paese arabo e mussulmano”, scrive Cohen nella sua cronaca.
Simili opinioni piuttosto coraggiose per un ebreo che risiede in Francia, gli hanno tuttavia guadagnato qualche grana … in Marocco.
Infatti la presentazione di un suo libro, programmata per il 26 gennaio nel “Espace Tayeb Saddiki” di Casablanca, è stata annullata sine die dal direttore del sito, Baker Saddiki, a causa di “lavori urgenti”.
Ora, secondo l’autore che ha inviato degli amici in ricognizione, non vi è attualmente alcuna traccia di “lavori urgenti” nello Espace Tayeb Saddiki.
L’uomo di teatro Tayeb Saddiki, proprietario dello spazio che reca il suo nome, è un amico personale di André Azoulay.
La prossima volta Jacob Cohen dovrà piuttosto organizzare una conferenza sulle “fraterne relazioni tra Israele e Marocco”. In tal modo avrà sicuramente più successo con i dirigenti di questo spazio.