Dispaccio ANSA sulle iniziative di Ossin
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ZCZC1562/SXR Agitazioni,Conflitti, Guerre --> Terrorismo Politica --> Diritti umani Giustizia, Criminalità --> Giustizia e dirittiR CRO S44 QBXO SAHARA
OCC.: RISCHIO PENA MORTE PER 7 SAHARAWI, PROTESTEOSSERVATORI INTERNAZIONALI PER ASSISTERE A PROCESSO IN MAROCCO
(ANSA) - NAPOLI, 26 NOV - Sette militanti separatisti
Saharawi, popolazione dell'ex Sahara occidentele spagnolo,
bloccati all'aeroporto di Casablanca di ritorno da una visita
nei campi profughi di Tindouf, sono detenuti dall'8 ottobre
scorso in un carcere marocchino e rischiano la condanna a morte
con l'accusa di ''attentato all'integrita' del territorio
marocchino'' e di ''attentato alla sicurezza".
Il 13 novembre inoltre l'attivista saharawi Aminattou Haidar,
e' stata fermata dalla polizia marocchina all'aeroporto di
Laayoune proveniente dalla Spagna: la militante e' stata espulsa
dal suo paese, il Sahara Occidentale, e rispedita alle isole
Canarie.
A denunciare questo ''ulteriore giro di vite'' delle
autorita' marocchine contro la popolazione che si batte da
decenni per il riconoscimento dell'indipendenza, e'
l'associazione per la tutela dei diritti umani ''Osservatorio
internazionale'' (ossin.it) che ha promosso, tra l'altro, la
sottoscrizione di un documento per sensibilizzare l'opinione
pubblica sulla repressione di cui e' vittima il popolo Saharawi
e per una mobilitazione contro eventuali condanne alla pena
capitale dei militanti.
Primi firmatari del documento sono il presidente della
Regione Campania Antonio Bassolino e il sindaco di Napoli Rosa
Russo Iervolino. Se la protesta parte da Napoli c'e' una ragione
ben precisa: a Aminattou Haidar, piu' volte detenuta negli anni
scorsi in Marocco per la sua attivita' di protesta non violenta,
e' stata conferita nel 2007 la cittadinanza napoletana. Tra i
firmatari del documento figurano anche alcuni organismi come la
Camera penale di Napoli, la sezione napoletana di Magistratura
Democratica, l'associazione Antigone, nonché l'avvocato Vincenzo
Siniscalchi, componente del Csm.
Il 30 novembre alle ore 10, presso la sala giunta del Comune
di Napoli, e' stata indetta una conferenza stampa - e' prevista
la partecipazione, tra gli altri, di Bassolino e della Iervolino
- per presentare una serie di iniziative, tra cui la formazione
di un gruppo di osservatori internazionali che assisteranno al
processo contro i sette militanti. Questi ultimi saranno
giudicati da un Tribunale militare per reati che, in caso di
stato di guerra, sono puniti con la morte. Una ipotesi
plausibile, visto che tra il Marocco e il fronte Polisario nel
1991 e' stato firmato solo un cessate il fuoco. (ANSA).
LN26-NOV-09 19:07 NNNN