Jean Lamore e Pierre Richard con Aminatou
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Jean Lamore e Pierre Richard con Aminatou
Comunque vada a finire lo sciopero della fame di Aminatou Haidar, che è già al ventesimo giorno, io non chiederò alle Autorità marocchine alcunché per lei. Perché il Marocco ha sempre dimostrato, in tutta la storia dell’invasione e dell’annessione illegale del Sahara Occidentale, che la violazione dei principi del diritto internazionale e dei Diritti dell’Uomo è il fondamento della sua politica estera nei confronti del popolo saharawi, così come la violazione sistematica delle Risoluzioni dell’ONU è il mezzo usato per consolidare il fatto compiuto.
E’ alla Francia che mi rivolgo, nella sua qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendole di fare il suo dovere di difensore dei Diritti dell’Uomo, così come si considera, cessando finalmente di sostenere l’occupazione illegale del Sahara Occidentale da parte del Marocco. Infatti se la Francia continuerà a sostenere le crescenti violenze perpetrate dal Marocco nei confronti della popolazione civile saharawi, che lotta pacificamente per il suo diritto all’autodeterminazione, diritto che gli è riconosciuto dall’ONU, è la democrazia tutta intera che verrà lesa su scala mondiale.
Aminatou Haidar è il simbolo di questa lotta. Essa incarna l’impegno per i diritti dell’uomo nella sua purezza assoluta. Io saluto la sua lotta estrema e chiedo alla comunità internazionale il rispetto del principio “pacta sunt servanda”, gli accordi devono essere rispettati. E’ su questo principio che si fonda il diritto internazionale e su di esso riposano la pace ed il progresso dell’umanità.
Jean Lamore
Parigi, 6 dicembre 2009
Saluto il coraggio di Aminatou Haidar, per il quale nutro la più grande considerazione. La sua determinazione impone rispetto. Mi permetto dunque di chiedere alle Autorità marocchine ed a quelle spagnole di permetterle di tornare dai suoi.
Vogliate gradire i sensi della mia considerazione
Pierre Richard, attore