Repressione in Tunisia
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Comunicato del Comitato Direttivo della LTDH
Le autorità vietano la celebrazione dell’anniversario della LTDH (Ligue tunisienne pour la défense des droits de l’homme)
Un imponente schieramento di polizia ha cinto d’assedio, oggi venerdì 21 maggio 2010, la sede centrale della Ligue Tunisienne pour la défense des droits de l’homme, con l’intento di rendere impossibile la celebrazione del suo 33° anniversario, impedendo a tutti gli invitati di accedervi. Sono stati fatti passare solo i membri del Comitato Direttivo, mentre tutti gli altri, comitati di sezione, militanti, amici della Lega e membri del Corpo diplomatico, sono stati bloccati da barriere metalliche piazzate in tutte le strade che conducono alla sede.
Si tratta di un divieto che contraddice in modo flagrante l’atmosfera positiva che caratterizza il dialogo tra il Comitato Direttivo rappresentato dalla Commissione ad hoc e gli aderenti che hanno fatto ricorso contro i deliberati del 5° congresso nell’ottobre 2000, dialogo che si svolge alla presenza di Abdelwahab El Bahi e Moncer Rouissi. L’ultima riunione, tenuta giovedì sera, aveva consentito di fare dei concreti passi in avanti verso la soluzione dei punti di contrasto che consentano di organizzare, nel più breve tempo possibile, un Congresso Nazionale consensuale.
Nel corso di questa riunione, il Presidente della Lega ha reiterato un invito a tutti i membri della Lega, ivi compresi quelli che hanno proposto ricorso, ad assistere alla cerimonia; invito ricevuto con serenità e soddisfazione da tutte le parti.
Questa mattina stessa, il Direttore delle Libertà Pubbliche del Ministero dell’interno ha telefonato al Presidente della Lega per informarlo verbalmente del divieto di ogni attività programmata dal Comitato Direttivo, col pretesto della sentenza che ha dichiarato la nullità di ogni atto del Comitato, ad eccezione di quelli relativi alla preparazione del Congresso nazionale.
Il Comitato Direttivo tiene a ribadire, nonostante ogni interpretazione della sentenza emessa nel giugno 2001, che le autorità, in particolare il Ministero dell’interno, non hanno alcuna competenza in materia e che l’esecutività della sentenza è rimessa alla volontà delle parti in causa: il Comitato Direttivo e i ricorrenti che, del resto, partecipano ai negoziati e, tra i quali, qualcuno ha accettato l’invito ad assistere alla cerimonia in segno di buona volontà e come auspicio per una buona soluzione dei conflitti interni alla Lega.
Si conferma ancora una volta che il Ministero dell’interno viola allegramente la legge, omettendo di comunicare per iscritto le sue decisioni arbitrarie e privando così la Lega della possibilità di ricorrere al Tribunale Amministrativo per chiederne l’annullamento per abuso di potere.
Denunciando con la più grande fermezza questo divieto, il Comitato Direttivo porge gli auguri alle militanti e ai militanti di ogni generazione della Lega in occasione dell’anniversario della costituzione della loro prestigiosa organizzazione. Invita nuovamente le autorità a porre fine ad ogni velleità di ingerenza negli affari della Lega ed a lasciarla libera di operare eliminando il blocco di accesso alle sue sedi, in vigore dal settembre 2005.
Il Comitato Direttivo rivolge inoltre un saluto a tutti coloro che hanno accettato l’invito a partecipare alla cerimonia di celebrazione, porgendo loro le sue scuse per i fastidi che hanno dovuto sopportare mentre tentavano di raggiungere la sede della Lega.
Tunisi, 21 maggio 2010
Il Presidente
Mokhtar Trifi
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