Pirateria statunitense contro la Cina
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The saker, 18 aprile 2020 (trad. ossin)
Pirateria statunitense contro la Cina
AB Abrams
La crisi del Coronavirus sembra preannunciare una nuova era di relazioni molto più conflittuali tra la Cina e il mondo occidentale, avendo quest’ultimo sopportato il peso maggiore della pandemia e, soprattutto, con gli Stati Uniti che incolpano sempre più la Cina a livello ufficiale della sua diffusione. [1] In realtà, proprio negli Stati Uniti, le prime reazioni al virus sono state semmai ottimistiche: la sua propagazione in Cina era stata vista come una "correzione" che avrebbe spostato l'equilibrio del potere economico globale a favore degli occidentali. Infatti, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Wilbur Ross dichiarava il 30 gennaio che la diffusione del virus in Cina “contribuirà ad accelerare il ritorno di posti di lavoro in Nord America”, con milioni di persone poste al momento in lockdown a Wuhan e altrove. [2] La stampa occidentale, dal New York Times al Guardian, considerava con soddisfazione questo virus come potenzialmente in grado di porre fine a decenni di rapida crescita economica della Cina, e dare luogo ad un forte ribilanciamento dell'economia globale a vantaggio dell’Occidente. [3] , [4] Contro la Corea del Nord, il New York Times ha detto che il virus avrebbe potuto rivelarsi come l '"alleato più efficace" nel raggiungimento del risultato che Washington aveva a lungo cercato di ottenere: "soffocare l'economia del Nord". [5]
Invece vi è stata, quanto meno, una forte resistenza al virus in gran parte dell'Asia orientale, con il Vietnam e la Corea del Sud che sono i primi esempi di gestione di successo insieme a Macao, Hong Kong, Taiwan e alla Cina continentale - in contrasto con una risposta che, in Occidente, è stata lenta e spesso inefficace. [6] Dalle forniture di emergenza vecchie e rotte custodite nella riserva nazionale degli Stati Uniti, [7] alle infermiere che indossavano sacchi per rifiuti a causa della mancanza di dispositivi di protezione, [8] passando per il sequestro di forniture dirette verso altri paesi, [9] e l'impiego di prigionieri per costruire fosse comuni a New York City [10]- i segnali sono stati tutti di caos. Va sottolineato che gli Stati Uniti hanno registrato il loro primo caso lo stesso giorno della Corea del Sud, che teneva il virus completamente sotto controllo già da diverse settimane per merito di una gestione più efficace e non autocompiaciuta. [11] Gli Stati Uniti e il resto del mondo occidentale hanno avuto un grande vantaggio nei tempi di avvertimento, rispetto alla Cina in particolare, ma lo hanno effettivamente sperperato. [12]
Le conseguenze della diffusione del Coronavirus nel mondo occidentale, e in particolare negli Stati Uniti, potrebbero essere estremamente gravi, accompagnandosi ad una crescente pressione statunitense sulla Cina. Che la stampa statunitense, e la stessa Casa Bianca, incolpino la Cina per il virus – nonostante esso sia giunto negli Stati Uniti proveniente soprattutto dall'Europa piuttosto che dall'Asia [13] – rischia di scatenare crimini di odio di massa contro la comunità asiatica in USA, di gravità e portata senza precedenti dopo la campagna contro gli Statunitensi di origine giapponese degli anni '40. [14] Ma è forse ancora più grave che questo atteggiamento statunitense, oltre a sobillare l’opinione pubblica contro la Cina, sembri destinato a porre le due maggiori economie del mondo su un percorso di collisione potenzialmente catastrofico. Il 14 aprile il senatore statunitense Josh Hawley ha annunciato un disegno di legge altamente provocatorio che sottrarrebbe alla Cina la sua immunità sovrana nei tribunali statunitensi e consentirebbe agli Statunitensi di citare direttamente il Partito Comunista Cinese per i danni causati dalla crisi del coronavirus. [15] Tale progetto di legge si ispira fortemente ai crescenti sentimenti e rappresentazioni anti-cinesi che considerano la Cina direttamente responsabile - e contraddice, tra l'altro, le prove fornite dall'Organizzazione mondiale della sanità a dimostrazione che la risposta cinese ha effettivamente bloccato la diffusione globale del virus, a proprie spese. [16]
Un analista imparziale dimostra che le sproporzionate conseguenze che si sono avute nel mondo occidentale, rispetto all'Asia orientale, sono in gran parte dovute a scarsa preparazione - e che, se fossero state implementate misure efficaci in stile sudcoreano fin dall'inizio, gli USA avrebbero avuto un numero di casi enormemente inferiore. [17] Ciononostante, vi sono molteplici tentativi degli Stati Uniti e, in misura minore, di altri Stati occidentali [18] di far pagare il conto alla Cina. Alcuni studiosi dell'American Enterprise Institute e della Hoford Institution dell'Università di Stanford, tra gli altri, hanno fatto richieste dirette agli Stati occidentali di "sequestrare unilateralmente le attività di società statali cinesi", cancellare i debiti verso la Cina e espropriare le attività cinesi all'estero, "a compensazione delle perdite da coronavirus”. [19] La società con sede in Florida, il Berman Law Group, ha già intentato due cause contro la Cina, chiedendo un risarcimento per l'epidemia - e la situazione sembra destinata a peggiorare notevolmente con molte altre cause che seguiranno. Per quanto riguarda il modo in cui la crisi potrebbe manifestarsi e come gli Stati Uniti potrebbero dare seguito alle loro enormi pretese contro la Cina, da calcolarsi in centinaia di miliardi, esiste un precedente importante dei tribunali statunitensi, relativo ad un analogo risarcimento in favore di presunte vittime di un governo dell'Asia orientale - il caso Otto Warmbier del 2018. Il caso Warmbier costituisce un precedente molto importante, con implicazioni rilevanti sull’esito di una possibile controversia sino-statunitense.
Otto Warmbier era uno studente statunitense arrestato in Corea del Nord nel 2016 per aver rubato un poster e violato una zona ad alta sicurezza a Pyongyang. Lo studente fu rispedito negli Stati Uniti l'anno successivo in stato comatoso, i suoi genitori sostennero che i suoi denti erano stati strappati e poi re-impiantati e che il suo corpo mostrava segni di tortura. La tesi fu contraddetta in termini assoluti dalle analisi mediche, l'ufficio del coroner della contea di Hamilton, dopo avere effettuato un esame esterno del corpo di Warmbier, smentì l'affermazione di suo padre secondo cui i denti erano stati estratti e poi re-impiantati dai nordcoreani. "I denti sono naturali e in buono stato", concludeva l'ufficio, dopo che il padre di Warmbier aveva affermato in modo sensazionale che "i suoi denti inferiori sembrano come se [i coreani] abbiano preso un paio di pinze e li abbiano spostati". Il Coroner Dr. Lakshmi Kode Sammarco dichiarava a proposito di questa accusa: "Ero certo che non ci fossero prove di traumi. Siamo rimasti sorpresi dall'affermazione [dei genitori]". Aggiungeva che il suo team, di cui faceva parte un dentista forense, aveva esaminato con cura il corpo e tenuto conto anche di precedenti esami. [20] Le valutazioni mediche non hanno mostrato segni di maltrattamenti o traumi alla testa o al cranio dello studente, rivelando invece la presenza di un coagulo di sangue, polmonite, sepsi, insufficienza renale e sonniferi, considerati come potenziali cause di morte. [21] Ciononostante, i genitori di Warmbier continuavano a proclamare, contro tutte le prove disponibili, che il loro figlio era stato torturato a morte - intentando una causa contro il governo nordcoreano. Rifiutandosi peraltro in modo irremovibile di autorizzare un'autopsia completa, che avrebbe potuto fornire elementi decisivisi ed era fortemente raccomandata dai medici. Dunque nessuna autopsia venne eseguita. Gli scienziati forensi erano fortemente critici nei confronti di questa decisione insolita e inaspettata. [22]
In risposta alla incredibile richiesta dei Warmbers contro lo Stato nordcoreano, che veniva precisata in $ 1,05 miliardi a titolo di sanzione e circa $ 46 milioni per la sofferenza della famiglia in una comparsa presentata alla Corte distrettuale degli Stati Uniti a Washington nell'ottobre 2018, si chiese a Pyongyang di pagare alla coppia $ 500 milioni. [23] Ciò, nonostante non ci fossero prove delle affermazioni della coppia sulla colpevolezza coreana, ma in un momento in cui l'opinione pubblica era fortemente contraria alla Corea del Nord e avrebbe sostenuto la richiesta. Per ottenerne il pagamento, la Marina degli Stati Uniti sequestrò quello stesso anno una nave mercantile nordcoreana, la Wise Honest, scortandola in territorio statunitense, dove venne venduta all’asta. Alla coppia venne versato parte del ricavato e sono ancora possibili futuri sequestri in danno della Corea del Nord, secondo la legge degli Stati Uniti. [24] Il sequestro della nave, una delle più grandi della Corea del Nord, rappresentò una perdita considerevole per la sua flotta e si aggiunse alle sanzioni occidentali in corso per distruggere l'economia del paese.
L’importanza del caso Warmbier è che costituisce un precedente importante, qualora la Cina dovesse inevitabilmente rifiutarsi di pagare le centinaia di miliardi che ci si aspetta le vengano chieste in compensazione, e le forze armate statunitensi si impegnassero in efficaci azioni di pirateria di Stato contro le navi mercantili cinesi, per acquisire fondi per la propria economia sempre più in difficoltà. [25] Con la guerra commerciale che non ha raggiunto l’obiettivo di rallentare in modo significativo la crescita economica cinese e il commercio estero, [26] mezzi più drastici possono essere adottati per lo stesso scopo usando la crisi del Coronavirus come pretesto. Esistono altri casi recenti simili, tra cui il sequestro unilaterale e la vendita di proprietà del governo iraniano da parte del governo canadese nel 2019 per compensare le presunte vittime del terrore dei conflitti con Hezbollah e Hamas. Ciò, nonostante queste ultime non fossero organizzazioni terroristiche riconosciute dall'ONU, e il sostegno dell'Iran a questi attori non statali fosse completamente legale ai sensi del diritto internazionale. [27] Il fatto che queste proprietà si trovassero sul suolo canadese e sottoposte alla legge canadese tuttavia, piuttosto che nelle acque internazionali, rende il caso considerevolmente meno provocatorio del caso Warmbier o di quello che viene proposto contro la Cina.
Ulteriori prove del fatto che gli Stati Uniti avrebbero preso in considerazione di requisire unilateralmente, contro la Cina, le spedizioni marittime sono state fornite dall'Istituto navale statunitense, che ad aprile ha pubblicato un importante documento intitolato "Scatena i corsari", sottolineando che è legale, secondo la legge statunitense, per le imprese di sicurezza statunitensi essere incaricate di requisire, o affondare o catturare e vendere navi mercantili cinesi in caso di conflitto. Ha messo in evidenza che la Cina è la più grande nazione commerciale del mondo, con una flotta mercantile molte volte più grande della sua controparte USA, e che ciò rappresenta una vulnerabilità che gli Stati Uniti dovrebbero sfruttare. [28] Nel loro insieme, le rivendicazioni contro la Cina e le mosse per spogliarla della sua immunità sovrana, il precedente di Warmbier, il radicale documento dell'istituto navale e, soprattutto, la necessità per gli USA di ridurre le sue perdite e contrastare il commercio e la crescente prosperità economica della Cina per perpetuare la propria egemonia, tutto ciò indica un’alta probabilità che gli Stati Uniti adottino effettivamente la pirateria a livello statale contro il trasporto marittimo cinese. Mentre le prove contraddicono fortemente le affermazioni secondo cui la Cina è responsabile del Coronavirus e delle terribili conseguenze che gli Stati Uniti stanno vivendo ora - proprio come le prove di coroner e scienziati forensi statunitensi contraddissero le affermazioni della famiglia Warmbier - è improbabile tuttavia che tali prove impediscano agli Stati Uniti di assumere iniziative per difendere la propria leadership economica globale, azionando atti di pirateria contro le navi mercantili cinesi.
Ma stiamo parlando di probabilità, non di certezza e non è ancora chiaro quale sarà la natura della complessiva risposta occidentale, al di là dell'attuale dura retorica e delle accuse infondate che oggi vengono lanciate. È importante in questa fase, tuttavia, evidenziare la non insignificante possibilità che gli Stati Uniti e altre parti occidentali adottino iniziative come quelle descritte, per invertire la tendenza verso un declino delle loro posizioni economiche rispetto alla Cina. Le ripercussioni di tali sequestri sarebbero quasi certamente molto più gravi della risposta globale relativamente moderata al sequestro e alla vendita di una nave mercantile nordcoreana due anni prima. Mentre la Marina cinese è concentrata nel Pacifico occidentale ed è mal posizionata per difendere le sue rotte commerciali dalla portata globale delle navi da guerra occidentali, Pechino e i suoi alleati dispongono però di un ampio ventaglio di opzioni per dissuadere i paesi occidentali da simili iniziative.
Note:
1. ‘Coronavirus Map: Tracking the Global Outbreak,’ New York Times (16 Aprile 2020)
2. Staracqualursi, Veronica and Davis, Richard, ‘Commerce secretary says coronavirus will help bring jobs to North America,’ CNN, 30 gennaio 2020
3. Bradsher, Keith, ‘Coronavirus Could End China’s Decades-Long Economic Growth Streak,’ New York Times, 16 marzo 2020
4. Davidson, Helen, ‘Coronavirus deals China’s economy a “bigger blow than global financial crisis,”’ The Guardian, 16 marzo 2020
5. Koettl, Christoph, ‘Coronavirus Is Idling North Korea’s Ships Achieving What Sanctions Did Not,’ New York Times, 26 marzo 2020
6. Graham-Harrison, Emma, ‘Coronavirus: how Asian countries acted while the west dithered,’ The Guardian, 21 marzo 2020. Inkster, Ian, ‘In the battle against the coronavirus, East Asian societies and cultures have the edge,’ South China Morning Post, 10 Aprile 2020
7. Chandler, Kim, ‘Some states receive masks with dry rot, broken ventilators,’ Associated Press, 4 Aprile 2020
8. Glasser, Susan B., ‘How Did the U.S. End Up with Nurses Wearing Garbage Bags?,’ The New Yorker, 9 Aprile 2020
9. ‘US Seizes Ventilators Destined for Barbados,’ Telesur, 5 Aprile 2020. Willsher, Kim and Holmes, Oliver and. McKernan, Bethan and Tondo, Lorenzo, ‘US hijacking mask shipments in rush for coronavirus protection,’ The Guardian, 3 Aprile 2020. Lister, Tim and Shukla, Sebastian and Bobille, Fanny, ‘Coronavirus sparks a ‘war for masks’ as accusations fly,’ CNN, 3 Aprile 2020
10. Crane, Emily, ‘Workers in full Hazmat suits bury rows of coffins in Hart Island mass grave as NYC officials confirm coronavirus victims WILL be buried there if their bodies aren’t claimed within two weeks after death toll rises to 4,778,’ Daily Mail, 9 Aprile 2020
11. ‘Special Report: How Korea trounced U.S. in race to test people for coronavirus,’ Reuters, 18 marzo 2020. ‘Once the biggest outbreak outside of China, South Korean city reports zero new coronavirus cases,’ Reuters, 10 Aprile 2020
12. Johnson, Ian, ‘China Bought the West Time. The West Squandered It,’ New York Times, 3 marzo 2020
13. ‘New York coronavirus outbreak originated in Europe, studies show,’ The Hill, 9 Aprile 2020
14. De Souza, Alison, ‘Asian Americans tell harrowing stories of abuse amid coronavirus outbreak in the US,’ Straits Times, 1 Aprile 2020. Chapman, Ben, ‘New York City Sees Rise in Coronavirus Hate Crimes Against Asians,’ Wall Street Journal, 2 Aprile 2020
15. Schultz, Maarisa, ‘Sen Hawley: Let coronavirus victims sue Chinese Communist Party,’ Fox News, 14 Aprile 2020
16. Wang, Yanan, ‘New virus cases fall; WHO says China bought the world time,’ Associated Press, 15 febbraio 2020. Johnson, Ian, ‘China Bought the West Time. The West Squandered It,’ New York Times, 13 marzo 2020
17. ‘Special Report: How Korea trounced U.S. in race to test people for coronavirus,’ Reuters, 18 marzo 2020. ‘Once the biggest outbreak outside of China, South Korean city reports zero new coronavirus cases,’ Reuters, 10 Aprile 2020
18. Cole, Harry, ‘China owes us £351 billion: Britain should pursue Beijing through international courts for coronavirus compensation, major study claims as 15 top top Tories urge “reset” in UK relations with country,’ Daily Mail, 5 Aprile 2020
19. Stradner, Ivana and Yoo, John, ‘How to Make China Pay,’ American Enterprise Institute, 6 Aprile 2020
20. Nedelman, Michael, ‘Coroner found no obvious signs of torture on Otto Warmbier,’ CNN, 29 settembre 2017
21. Lockett, Jon, ‘Tragic student Otto Warmbier ‘may have attempted suicide’ in North Korean prison after being sentenced to 15 years for stealing poster,’ The Sun, 28 luglio 2018. Basu, Zachary, ‘What we’re reading: What happened to Otto Warmbier in North Korea,’ Axios, 25 luglio 2018. Tingle, Rory, ‘Otto Warmbier’s brain damage that led to his death was caused by a SUICIDE ATTEMPT rather than torture by North Korean prison guards, report claims,’ Daily Mail, 25 luglio 2018. Fox, Maggie, ’What killed Otto Warmbier?’ NBC News, 20 giugno 2017. Tinker, Ben, ‘What an autopsy may (or may not) have revealed about Otto Warmbier’s death,’ CNN, 22 giugno 2017. Nedelman, Michael, ‘Coroner found no obvious signs of torture on Otto Warmbier,’ CNN, 29 settembre 2017
22. Tinker, Ben, ‘What an autopsy may (or may not) have revealed about Otto Warmbier’s death,’ CNN, 22 giugno 2017. Nedelman, Michael, ‘Coroner found no obvious signs of torture on Otto Warmbier,’ CNN, 29 settembre 2017
23. Brookbank, Sarah, ‘Family of Otto Warmbier awarded $500 million in lawsuit against North Korea,’ USA Today, 24 dicembre 2018
24. Lee, Christy, ‘U.S. Marshals to Sell Seized North Korean Cargo Ship,’ VOA, 27 luglio 2019. ‘Seized North Korean cargo ship sold to compensate parents of Otto Warmbier, others,’ Navy Times, 9 ottobre 2019
25. Blyth, Mark, ‘The U.S. Economy Is Uniquely Vulnerable to the Coronavirus,’ Foreign Affairs, 30 marzo 2020. Schulze, Elizabeth, ‘The coronavirus recession is unlike any economic downturn in US history,’ CNBC, 8 Aprile 2020. Schwartz, Nelson D., ‘Coronavirus Recession Looms, Its Course “Unrecognizable,”’ New York Times, 1 Aprile 2020. Davies, Rob, ‘Coronavirus means a bad recession – at least – says JP Morgan boss,’ The Guardian, 6 Aprile 2020. Lowrey, Annie, ‘Millennials Don’t Stand a Chance,’ The Atlantic, 13 Aprile 2020
26. Wei, Liu, ‘Trump’s Trade War on China Is About More Than Trade,’ The Diplomat, 20 luglio 2018
27. Bell, Stewart, ‘Iran’s properties in Canada sold, proceeds handed to terror victims,’ Global News, 12 settembre 2019
28. Cancian, Mark and Schwartz, Brandon, ‘Unleash the Privateers!,’ U.S. Naval Institute, vol. 146, no. 2, issue 1406, Aprile 2020
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