Omicidio Soleimani: che cosa succederà?
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Intervento, 4 gennaio 2020 - Quindi consiglio vivamente a coloro che vogliono la pace di pregare che i parlamentari iracheni diano prova di onore e spina dorsale e dicano allo zio Shmuel: Yankee, go home ! (nella foto, il generale Qassim Soleimani)
The Saker, 3 gennaio 2020 (trad.ossin)
Omicidio Soleimani: che cosa succederà?
The saker
Innanzitutto, un breve riepilogo della situazione
Dobbiamo cominciare con un breve riepilogo di quanto è appena accaduto:
1. Il generale Soleimani era a Baghdad in visita ufficiale per partecipare al funerale degli iracheni assassinati dagli Stati Uniti il 29;
2. Gli Stati Uniti hanno ora rivendicato ufficialmente la responsabilità di questo assassinio;
3. Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato ufficialmente che "Adesso, gravi rappresaglie attendono i criminali che hanno macchiato le loro mani corrotte col suo sangue e con quello dei suoi compagni martiri, la notte scorsa".
Gli Stati Uniti hanno messo se stessi - e l'Iran - in un angolo
Gli iraniani semplicemente non avevano altra scelta, se non dichiarare che ci sarebbe stata una rappresaglia. Ci sono alcuni problemi fondamentali rispetto a quanto accadrà. Vediamoli uno per uno:
1. In primo luogo, la sciocca ostentazione di patriottismo degli Stati Uniti rende piuttosto evidente che lo zio Shmuel è "caricato e pronto" per altre azioni e reazioni ancora più macho. In effetti, il segretario Mark Esper ha sostanzialmente messo gli Stati Uniti in quella che definirei una "trappola da reazione eccessiva", dichiarando che "il gioco è cambiato" e che gli Stati Uniti assumeranno "misure preventive" ogni qualvolta si sentiranno minacciati. Pertanto, gli Iraniani devono presumere che gli Stati Uniti reagiranno in modo eccessivo a qualsiasi cosa che, anche lontanamente, sembri una ritorsione iraniana.
2. Non meno allarmante è il fatto che tutto ciò crei le condizioni assolutamente perfette perché gli Israeliani possano realizzare qualche azione sotto falsa bandiera, come fu con la " USS Liberty ". In questo momento, gli Israeliani sono diventati un pericolo, per i militari e le strutture statunitensi in tutto il Medio Oriente, almeno altrettanto grande degli stessi Iraniani. Come? Semplice! Sparate un missile / siluro / mina su una qualsiasi nave USN e incolpate l'Iran. Sappiamo tutti che, se ciò accade, le élite politiche statunitensi faranno quello che hanno fatto l'ultima volta: lasceranno che i militari statunitensi muoiano, e proteggeranno Israele a tutti i costi (leggi qui, si parla anche della USS Liberty)
3. Esiste anche un rischio molto reale di "ritorsioni spontanee" da parte di altri (non dell'Iran o degli alleati iraniani). Infatti, nel suo messaggio, l'Ayatollah Ali Khamenei ha detto espressamente che “Il martire Solimani è un volto internazionale della Resistenza e che tutti coloro che sono per la Resistenza condividono una volontà di ritorsione per il suo assassinio. Tutti gli amici - così come tutti i nemici - devono sapere che la lotta e la Resistenza continueranno con volontà raddoppiata fino alla vittoria finale". Ha ragione, Soleimani è stato amato e venerato da molte persone in tutto il mondo, alcune delle quali potrebbero decidere di vendicare la sua morte. Ciò significa che potrebbe esserci qualche ritorsione che, naturalmente, verrà imputata dell'Iran, ma che potrebbe non essere affatto il risultato di alcuna azione iraniana.
4. Infine, se gli Iraniani dovessero decidere di non vendicarsi, allora possiamo essere assolutamente sicuri che lo zio Shmuel lo vedrà come una prova della sua putativa "invincibilità", e lo considererà una licenza per intraprendere azioni ancora più provocatorie.
Valutando tali fattori nel loro insieme, dobbiamo concludere che l'Iran è obbligato a mettere in atto ritorsioni, e a farlo pubblicamente.
Perché?
Perché, che gli Iraniani facciano ritorsioni o meno, possono comunque essere certi che subiranno un altro attacco dagli Stati Uniti, come rappresaglia per qualcosa che assomigli a una rappresaglia, anche se non dovesse provenire dall’Iran.
Le dinamiche della politica interna degli Stati Uniti
Quindi, diamo un'occhiata alle dinamiche politiche interne negli Stati Uniti:
Ho sempre sostenuto che Donald Trump è un "presidente usa e getta" per i neocon. Cosa intendo con questo? Intendo dire che i Neocon hanno usato Trump per fare ogni sorta di cose veramente stupide (praticamente TUTTE le sue decisioni politiche nei confronti di Israele e / o della Siria) per una ragione molto semplice. Se Trump fa qualcosa di estremamente stupido e pericoloso, o riuscirà a cavarsela, nel qual caso i Neocon saranno felici, o fallirà o le conseguenze delle sue decisioni saranno catastrofiche, a quel punto i Neocon lo getteranno via per sostituirlo con un individuo ancora più sottomesso (diciamo Pence o Pelosi). In altre parole, per i neocon fare in modo che Trump faccia qualcosa di fantasticamente pericoloso e fantasticamente stupido è un risultato comunque vincente!
In questo momento, i Dem (ancora il partito favorito dai Neocon) sembrano essere pronti a commettere un suicidio politico con questa ridicola (e insidiosa!) insensatezza dell’impeachment. Guardiamo quindi la cosa dal punto di vista dei Neocon; potrebbero riuscire a convincere i goy (non ebrei, ndt) statunitensi a colpire l'Iran e a sbarazzarsi di Trump. Suppongo che pensino pressappoco questo:
" Trump sembra destinato a vincere nel 2020. Non lo vogliamo. Tuttavia, è dal 1979 che facciamo tutto il possibile per scatenare un attacco USA contro l'Iran. Lasciamo che sia Trump a farlo. Se "vince" (qualsiasi cosa questo significhi - ne parleremo più avanti), noi vinceremo. Se perde, gli Iraniani saranno stati comunque colpiti e noi possiamo sempre gettare via Trump come un preservativo usato (usato presumibilmente per fregare qualcuno senza rischi). Inoltre, se la regione esplode, questo aiuterà il nostro amato Bibi (Netanyahu) e unirà gli ebrei statunitensi dietro Israele. Alla fine, se Israele venisse attaccato, chiederemo immediatamente (e, ovviamente, otterremo) un massiccio attacco degli Stati Uniti contro l'Iran, con l’appoggio di tutto l'establishment politico e dai media statunitensi. E, infine, se Israele dovesse essere colpito duramente, allora possiamo sempre usare le nostre armi nucleari e dire ai goyim che "l'Iran vuole gasare 6 milioni di ebrei e spazzare via l'unica democrazia in Medio Oriente dalla faccia della terra" o qualcosa di altrettanto insipido ".
Da quando Trump è entrato alla Casa Bianca, lo abbiamo visto leccare i piedi alla lobby israeliana con un diletto che è estremo perfino per gli standard statunitensi. Suppongo che questo calcolo sia del genere: "con la lobby israeliana alle mie spalle, sono al sicuro alla Casa Bianca". Trump è ovviamente troppo stupidamente narcisista per rendersi conto che è stato da sempre usato. A suo merito (o di qualcuno dei suoi principali consiglieri), NON ha permesso ai neocon di iniziare una grande guerra contro Russia, Cina, Corea del Nord, Venezuela, Yemen, Siria, ecc. Tuttavia, l'Iran è un caso totalmente diverso perché è il bersaglio "numero uno" che Neocon e Israele vogliono colpire e distruggere. I Neocon hanno perfino questo motto: "i ragazzi vanno a Baghdad, i veri uomini vanno a Teheran“. Ora che lo zio Shmuel ha perso tutte queste guerre, ora che le forze armate statunitensi non hanno più credibilità, ora è il momento di ripristinare l'immagine "macho" dello zio Shmuel e dunque, per così dire, "andare a Teheran".
I Dems (Biden) stanno già dicendo che Trump ha "gettato un candelotto di dinamite in una polveriera", come se si preoccupassero di qualcosa d’altro che non siano i loro meschini obiettivi politivi e di potere. Tuttavia, devo ammettere che la metafora di Biden è corretta - questo è esattamente ciò che Trump (e i suoi veri capi) hanno fatto.
Se assumiamo che io abbia ragione quando dico che Trump è il "presidente usa e getta" di Neocon / Israele, allora dobbiamo anche accettare il fatto che le forze armate statunitensi siano le "forze armate usa e getta" di Neocon / Israele e che gli Stati Uniti come nazione siano anche loro la "nazione usa e getta" di Neocon / Israele. Questa è davvero una pessima notizia poiché ciò significa che, dal punto di vista neocon / israeliano, non ci sono rischi reali nel lanciare gli Stati Uniti in una guerra contro l'Iran.
In verità, la posizione di Dem è un capolavoro di ipocrisia che può essere riassunto come segue: l'assassinio di Soleimani è un evento meraviglioso, ma Trump è un mostro per averlo realizzato.
Un vincitore, no?
Quale sarebbe il probabile esito di una guerra statunitense contro l'Iran?
Ho scritto così spesso su questo argomento che non entrerò in tutti gli scenari possibili qui. Tutto ciò che dirò è che:
- Per gli Stati Uniti, "vincere" significa ottenere un cambio di regime o, in mancanza, distruggere l'economia iraniana.
- Per l'Iran, "vincere" significa semplicemente sopravvivere all'attacco degli Stati Uniti.
Questa è un'asimmetria ENORME che sostanzialmente significa che gli Stati Uniti non possono vincere e l'Iran può solo vincere.
E, no, gli Iraniani non devono sconfiggere CENTCOM / NATO! Non hanno bisogno di impegnarsi in operazioni militari su larga scala. Tutto quello che devono fare è: restare “in piedi” quando la polvere si sarà depositata.
Una volta Ho Chi Minh disse ai Francesi: "Potete uccidere dieci dei miei uomini per ognuno dei vostri che io uccido, ma anche così, voi perderete e io vincerò ". Questo è esattamente il motivo per cui l'Iran alla fine prevarrà, forse a un costo enorme (Amalek deve essere distrutto, giusto?), ma sarà comunque una vittoria.
Ora diamo un'occhiata ai due tipi più elementari di scenari di guerra: fuori dall'Iran e dentro l'Iran.
Gli Iraniani, compreso lo stesso generale Soleimani, hanno dichiarato pubblicamente molte volte che, tentando di circondare l'Iran e il Medio Oriente con numerose truppe e installazioni, gli USA hanno fornito all'Iran un lungo elenco di obiettivi proficui. Il campo di battaglia più ovvio per una guerra per procura è chiaramente l'Iraq, dove ci sono un sacco di forze pro e anti iraniane che realizzano le condizioni per un lungo, sanguinoso e protratto conflitto (Moqtada al-Sadr ha appena dichiarato che l'esercito del Mahdi verrà di nuovo posto in mobilitazione). Ma l'Iraq è lungi dall'essere l'unico posto in cui può verificarsi un'esplosione di violenza: TUTTO IL MEDIO ORIENTE è ben alla "portata" iraniana, sia per attacco diretto sia per attacchi da parte di forze simpatetiche / alleate. Accanto all'Iraq, c'è anche l'Afghanistan e, potenzialmente, il Pakistan. In termini di scelta degli strumenti, le opzioni iraniane vanno dagli attacchi missilistici, agli attacchi diretti delle forze speciali, al sabotaggio e ancora molte, molte altre opzioni. L'unica limitazione qui è l'immaginazione degli iraniani e, credetemi, ne hanno in abbondanza!
Se vi fosse una rappresaglia di tal genere, gli Stati Uniti avranno due opzioni di base: colpire gli amici e gli alleati iraniani fuori dall'Iran o, come ha suggerito Esper, colpire all'interno dell'Iran. In quest'ultimo caso, possiamo tranquillamente presumere che tale attacco comporterà una massiccia rappresaglia iraniana contro le forze e le strutture statunitensi in tutta la regione e una chiusura dello Stretto di Hormuz.
Tenete a mente che il motto dei Neocon "i ragazzi vanno a Baghdad, i veri uomini vanno a Teheran " riconosce implicitamente il fatto che una guerra contro l'Iran sarebbe qualitativamente (e anche quantitativamente) una guerra diversa da una guerra contro l'Iraq. Ed è vero, se gli Stati Uniti avessero seriamente intenzione di colpire all’interno dell’Iran, dovrebbero fronteggiare un'esplosione che farebbe sembrare tutte le guerre successive alla Seconda Guerra Mondiale comparativamente minori. Ma la tentazione di dimostrare al mondo che Trump e i suoi servitori sono "uomini veri", in contrapposizione ai "ragazzi", potrebbe essere troppo forte, specialmente per un presidente che non capisce di essere uno strumento usa e getta nelle mani dei Neocon.
Ora, vediamo rapidamente cosa NON accadrà
La Russia e / o la Cina non si faranno coinvolgere militarmente. Né gli Stati Uniti useranno questa crisi come pretesto per attaccare la Russia e / o la Cina. Il Pentagono chiaramente non ha lo stomaco per una guerra (convenzionale o nucleare) contro la Russia, e la Russia non ha alcun desiderio di una guerra contro gli Stati Uniti. Lo stesso vale per la Cina. Tuttavia è importante ricordare che la Russia e la Cina hanno altre opzioni, politiche e segrete, per ferire davvero gli Stati Uniti e aiutare l'Iran. C'è il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in cui Russia e Cina bloccheranno qualsiasi risoluzione statunitense che condanni l'Iran. Sì, lo so, zio Shmuel non se ne frega niente delle Nazioni Unite o del diritto internazionale, ma la maggior parte del resto del mondo lo fa. Questa asimmetria è ulteriormente esacerbata dall'ampiezza di prospettive dei programmi di zio Shmuel (al massimo settimane) a di quella di Russia e Cina (decenni). È importante?
Assolutamente!
Se gli Iracheni dichiarano ufficialmente che gli Stati Uniti sono una forza di occupazione (cosa vera), una forza di occupazione che si impegna in atti di guerra contro l'Iraq (cosa che fa) e che il popolo iracheno vuole che lo zio Shmuel e i suoi discorsi ipocriti sulla "democrazia" facciano i bagagli e se ne vadano, cosa può fare nostro zio Shmuel? Cercherà di resistere, ovviamente, ma una volta venuta meno la foglia di fico della "costruzione della nazione", rimpiazzata da un'altra brutta e brutale occupazione degli Stati Uniti, la pressione politica sugli Stati Uniti per andarsene diventerà estremamente difficile da gestire, sia fuori che dentro gli Stati Uniti.
In effetti, la televisione di stato iraniana ha definito l'ordine di Trump di uccidere Soleimani " il più grande errore di calcolo da parte degli Stati Uniti" dalla seconda guerra mondiale. "La gente della regione non permetterà più agli Statunitensi di restare", ha detto.
Successivamente, sia la Russia che la Cina potranno aiutare l'Iran militarmente con intelligence, sistemi di armi, consiglieri ed economicamente, in modi palesi e segreti.
Infine, sia la Russia che la Cina hanno i mezzi, per così dire, di "suggerire fortemente" ad altri bersagli presenti nella "lista dei paesi da colpire" degli Stati Uniti che questo è il momento perfetto per aggredire gli interessi degli Stati Uniti (per esempio, in Estremo Oriente).
Quindi Russia e Cina possono e vogliono aiutare, ma lo faranno in quei modi che la CIA ama definire "plausibilmente negabili".
Torniamo indietro. La grande domanda: cosa può fare / farà l'Iran dopo?
Gli iraniani sono giocatori di gran lunga più sofisticati degli Statunitensi, assai più ignoranti. Quindi la prima cosa che mi viene da pensare è che sia improbabile che gli Iraniani facciano qualcosa che gli Stati Uniti si aspettano che facciano. O faranno qualcosa di completamente diverso, o agiranno molto più tardi, una volta che gli Stati Uniti abbasseranno la guardia (come sempre dopo aver dichiarato la "vittoria").
Ho chiesto a un amico iraniano ben informato se fosse ancora possibile evitare la guerra. Ecco cosa ha risposto:
" Sì, credo che una guerra su vasta scala possa essere evitata. Credo che l'Iran proverà a usare la sua influenza politica per unire le forze politiche irachene nella richiesta ufficiale di ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq. Cacciare gli Stati Uniti dall'Iraq significherà che non potranno più occupare nemmeno la Siria orientale, poiché le loro truppe si troverebbero in una situazione di pericolo tra due Stati ostili. Se gli Statunitensi lasciassero la Siria e l'Iraq, questa sarebbe la vendetta finale per l'Iran, ottenibile senza dover sparare un solo colpo ".
Devo dire che sono d’accordo con questa idea: una delle cose più dolorose per gli interessi USA che l’Iran potrebbe fare sarebbe di usare questi avvenimenti, davvero incredibilmente imprudenti, per espelle gli Stati Uniti dall’Iraq, in primo luogo, e dopo dalla Siria. Questa scelta, se potesse essere attuata, potrebbe anche proteggere la vita iraniana e la società iraniana da un attacco USA diretto. Infine un tale esito darebbe all’uccisione del Generale Soleimani un senso molto diverso e bello: il suo sangue di martire ha liberato il Medio Oriente!
Infine, se questa fosse davvero la strategia scelta dall'Iran, ciò non significherebbe affatto che, a livello tattico, gli Iraniani non presenteranno il conto alle forze statunitensi, nella regione o anche altrove. Ad esempio, corrono voci piuttosto credibili che la distruzione del PanAm 103 sulla Scozia non sia stata un'azione libica, ma iraniana, una rappresaglia diretta per l'abbattimento deliberato da parte della USN dell'Iran Air 655 Airbus sul Golfo Persico. Non sto dicendo che so per certo che questo è ciò che è realmente accaduto, dico solo che l'Iran ha possibilità di ritorsione non limitate al Medio-Oriente.
Conclusione: aspettiamo la prossima mossa dell'Iran
Il Parlamento iracheno discuterà una risoluzione che chiede il ritiro delle forze statunitensi dall'Iraq. Dirò solo che, per quanto non creda che gli Stati Uniti siano disposti ad accettare supinamente decisioni di questo tipo, una simile risoluzione riporterebbe il conflitto sul terreno della politica. E’ qualcosa - per definizione – di molto più desiderabile di qualsiasi forma di violenza, per quanto giustificata possa sembrare. Quindi consiglio vivamente a coloro che vogliono la pace di pregare che i parlamentari iracheni diano prova di onore e spina dorsale e dicano allo zio Shmuel quel che ogni paese ha sempre desiderato dagli Stati Uniti: Yankee, go home!
Se ciò dovesse accadere, questa sarà una vittoria totale per l'Iran e l'ennesima sconfitta abietta (più precisamente un autogol) dello zio Shmuel. Questo è il migliore di tutti gli scenari possibili.
Ma se ciò non dovesse accadere, allora tutti gli accordi saltano e le conseguenze di questo ultimo atto di terrorismo statunitense porteranno con sé molte altre morti.
Al momento (19:24 UTC) penso ancora che ci sia circa un 80% di possibilità che scoppi una guerra su vasta scala in Medio Oriente e, ancora una volta, darei un 20% a possibili "eventi inaspettati" (speriamo buoni).
PS: questo è un articolo che ho scritto molto in fretta, senza rivedere con cura eventuali errori di battitura o di altro genere. Chiedo alla sedicente Grammatica Gestapo di prendersi una pausa e di non protestare di nuovo. Grazie
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