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L'arresto e la condanna di Jean Bosco Talla
Camerun, gennaio 2010 – il 28 dicembre 2009 il Tribunale di 1° istanza di Yaoundé ha condannato Jean Bosco Talla, direttore del settimanale Germinal, alla pena di un anno di prigione con pena sospesa e tre anni di probation per oltraggio nei confronti del capo dello Stato Paul Biya. Il giornalista aveva pubblicato sul suo giornale degli estratti del libro di Awono Elele, “Sang pour sang”, che raccontano di una sorta di patto omosessuale che regola la successione del potere in Camerun. La cronaca degli avvenimenti, momento per momento, letta attraverso i giornali camerunensi: Le Messager, Le Jour e Journalducameroun.com(Jean Bosco Talla)
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Write comment (0 Comments)Obama delude
USA, gennaio 2010 - Obama delude la sinistra USA. Due articoli, in un modo e nell'altro polemici col presidente, di Noam Chomsky, pubblicati in italiano da InternazionaleWrite comment (0 Comments)
Il Muro priva i Palestinesi del loro diritto di sfuggire alla morte
Egitto, gennaio 2010 - Continua a destare perplessita' e dubbi la decisione del governo egiziano di costruire un muro al confine con Gaza. In questa intervista tradotta in italiano da Mariagiulia Giuffre' e Triestino Mariniello, Abdallah Al-Achaal discute criticamente la scelta egiziana alla luce del diritto internazionale(Abdallah Al-Achaal)
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Write comment (0 Comments)Dell'amarezza e di molte altre questioni
Egitto, gennaio 2010 - L'aggressione contro una chiesa copta il 6 gennaio scorso, costata la vita a 7 cristiani e ad un mussulmano, pone interrogativi ancora irrisolti sulle vere ragioni del fatto. Ma segnala anche le crescenti tensioni interreligiose esistenti in Egitto. Un articolo di Al-Aharam Hebdo e un'intervista al vice minstro dell'interno(La chiesa copta di Nag Hamadi)
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Write comment (0 Comments)Amnesty International per la chiusura di Guantanamo
Guantanamo, 11 gennaio 2010 - A Guantanamo ci sono ancora 198 detenuti, ancora intrappolati dopo anni nel sistema di detenzione illegale. Molti di loro si trovano lì per la semplice ragione che non hanno un posto sicuro dove andare. Sono stati abbandonati e questa situazione costituisce uno dei principali ostacoli alla chiusura del centro di detenzione. Amnesty International denuncia il disinteresse dei paesi europei e chiede un loro concreto impegnoLeggi tutto: Amnesty International per la chiusura di Guantanamo
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