La vittoria talebana. Un punto di vista afghano
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The Saker’s Blog, 15 agosto 2021 (trad.ossin)
La vittoria talebana. Un punto di vista afghano
Zamir Awan
La vita è assolutamente normale, la connessione internet e la rete telefonica funzionano come al solito. I negozi sono aperti, il traffico automobilistico è normale, le scuole sono aperte, tutto sembra normale. Il governo funziona, la burocrazia funziona, la polizia funziona, l’unica differenza è che l’ex presidente Ashraf Ghani non è più in Afghanistan
Soltanto pochi giorni fa, gli Stati Uniti assicuravano che i Talebani non sarebbero entrati a Kabul prima di tre mesi. Non si è sparato, nessuno è rimasto ucciso o ferito, niente guerra, l’ingresso dei Talebani a Kabul è stato uno degli eventi più pacifici della storia dell’umanità.
Le notizie provenienti da altre grandi città afghane, cadute nelle mani dei Talebani nei giorni precedenti, danno conto di una vita assolutamente normale, la routine quotidiana continua, i bancomat funzionano normalmente. Le donne lavorano nei ristoranti, le ragazze vanno a scuola, niente è cambiato, salvo che il governo fantoccio di Ashraf Ghani, tenuto in piedi dagli Stati Uniti, è stato sostituito dai Talebani.
La gente ha bene accolto i Talebani e non c’è stata praticamente alcuna resistenza. Ed ha ragione, perché i Talebani sono veri Afghani che si battono contro l’occupazione straniera dell’Afghanistan. Ashraf Ghani era invece solo una marionetta come lo era il dott. Najeed, tenuto su dall’URSS negli anni 1980.
Qualche paese diffonde deliberatamente notizie false e deforma l’immagine dei Talebani ma, sul terreno, il mondo sta assistendo a un miracolo e ad un trasferimento di potere del tutto pacifico. È stata concessa una amnistia generale, solo chi prenderà le armi contro il nuovo governo sarà trattato con mano di ferro.
Media ignoranti e corrotti (dunque, praticamente tutti i media occidentali, ndt) hanno lanciato una campagna mirante a deformare l’immagine dei Talebani ed a promuovere una narrativa negativa al loro riguardo. Ma il mondo è testimone di un’immagine assai diversa. Di fatto, i leader talebani sono istruiti e qualcuno di essi si è perfino laureato in prestigiose università statunitensi ed europee. Hanno ogni sorta di cognizione moderna, anche in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico, economico, politico, ecc. Non sono solo studenti di teologia. Sanno pilotare elicotteri e usano armi sofisticate.
I Talebani non sono gli stessi di vent’anni fa, hanno fatto tesoro di amare lezioni e sono cresciuti. Attualmente i Talebani sono moderati, istruiti e forniti di ogni sorta di competenze necessarie a guidare un paese. Hanno già intrecciato relazioni con numerosi paesi sul piano diplomatico, soprattutto la Cina, la Russia, l’Iran, il Pakistan, l’UE e i paesi dell’OCI. Hanno molto sofferto vent’anni fa, quando furono solo tre i paesi che riconobbero il loro governo tra il 1996 e il 2001. Ma stavolta andrà molto meglio, e lo hanno dimostrato conquistando Kabul.
Sono stati infatti gli Stati Uniti a violare l’accordo di pace, ritardando il loro ritiro e realizzando attacchi aerei contro i Talebani. Mentre i Talebani lo hanno rispettato alla lettera e nello spirito e non hanno attaccato le truppe straniere in ritirata. Il ministro russo degli Affari esteri ha definito i Talebani «persone ragionevoli». Il mondo li ha visti come persone molto migliori degli Statunitensi.
Tutte le sedi delle Nazioni Unite e le missioni diplomatiche sono in sicurezza e funzionano normalmente. La Russia ha annunciato che non chiuderà la sua ambasciata a Kabul. Molti altri paesi hanno accettato di mantenere la loro ambasciata a Kabul e di lavorare in stretta collaborazione col nuovo governo. Si stima che più di un centinaio di paesi riconosceranno il nuovo governo di Kabul. È possibile che USA, India, Israele e Regno Unito ci metteranno un po’ di tempo prima di familiarizzare col nuovo governo.
Il punto di vista statunitense, fissato sul non riconoscimento di alcun governo che prenda il potere con la forza, è assolutamente inaccettabile. I Talebani sono la scelta che il popolo afghano ha fatto e sono stati bene accolti da tutti. Godono di una grande popolarità. Invece Ashraf Ghani o Hamid Karzai erano i capi di governi fantoccio, che non rappresentavano il popolo afghano. Non erano popolari in Afghanistan e non facevano gli interessi afghani. Al contrario, erano al servizio dei loro padroni stranieri e ricevevano in cambio molti soldi. Il governo di Ashraf Ghani è stato uno dei governi più corrotti.
Gli Stati Uniti hanno occupato il paese per due decenni, speso migliaia di miliardi di dollari, messo su un esercitò nazionale afghano di 400 000 uomini, ma esso non è stato in grado di resistere ai Talebani. Non è stata solo una sconfitta umiliante per i burattini, ma anche per i loro padroni. Un esercito battuto non ha l’autorità morale per porre condizioni. I Talebani sono i vincitori e si trovano in posizione di forza. Sono loro che dovranno fissare termini e condizioni. Esattamente come la Germania e il Giappone dovettero piegarsi ai vincitori, dopo avere perso la Seconda Guerra Mondiale.
La Cina ha già progetti di investimenti in Afghanistan nel quadro delle iniziative sulle Nuove Vie della Seta. Si è impegnata a ricostruire il paese distrutto dalla guerra e a svilupparne le infrastrutture. La Cina ha i soldi, le tecnologie e la progettualità per aiutare l’Afghanistan nel quadro delle Nuove Vie della Seta. L’Afghanistan si trova su antiche Vie della Seta assai importanti, che collegano l’Asia dell’Est, l’Asia del sud, l’Asia Centrale, la Cina, la Russia e l’Eurasia, e passano attraverso Gwadar (Pakistan) per raggiungere l’Africa, l’Europa e il Medio Oriente.
Tutta la regione ha molto sofferto a causa dei disordini e della guerra in Afghanistan. C’è da aspettarsi che, con la pace in Afghanistan sotto il regime dei Talebani, tutta la regione incrementerà le proprie attività economiche assicurando prosperità ai suoi abitanti. Tutta la regione beneficerà della pace e della stabilità in Afghanistan. Tutti i paesi vicini dell’Afghanistan e le potenze regionali dovranno mobilitarsi per proteggere la pace e la stabilità dell’Afghanistan.
C’è però da temere che Stati carogna come gli Stati Uniti, l’India e Israele faranno di tutto per destabilizzare l’Afghanistan e sabotare la pace nel paese. Particolarmente l’interesse vitale degli Stati Uniti a contenere la Cina e colpire la Russia potrà essere all’origine di disordini in Afghanistan.
Infatti gli Stati Uniti hanno distrutto le infrastrutture in Afghanistan e danneggiato l’economia, riportando il paese all’età della pietra. Facciamo appello alla Comunità Internazionale e all’ONU per avviare un processo contro gli Stati Uniti per crimini di guerra e umiliazione dell’umanità in Afghanistan. Occorre pretendere che gli USA paghino un’indennità di guerra che servirà a ricostruire il paese distrutto dalla guerra.
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