Tommy Robinson e altri agenti sionisti dietro le rivolte razziali in Gran Bretagna
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Mintpress, 9 agosto 2024 (trad.ossin)
Tommy Robinson e altri agenti sionisti dietro le rivolte razziali in Gran Bretagna
Kit di Klarenberg (*)
Dal 29 luglio, la Gran Bretagna è sprofondata in uno stato di crisi, con rivolte incendiarie che hanno trascinato città e paesi in uno situazione di emergenza. Folle in tumulto, teppisti infuriati, motivati da un'animosità razzista e islamofoba, hanno vandalizzato case, proprietà e luoghi di culto, si sono scontrati violentemente con la polizia e hanno preso di mira gli hotel che ospitano i rifugiati con attacchi incendiari che sembravano mirare a provocare stragi. Sono stati effettuati centinaia di arresti e masse di contro-manifestanti sono scesi in piazza per contrastare l'ondata di odio
Il primo ministro Keir Starmer ha promesso che i responsabili saranno puniti con "tutta la forza della legge" per le loro azioni, e diversi di loro sono già stati condannati a diversi anni di prigione. Tuttavia, la situazione rimane assai tesa. Inoltre, in linea di continuità con simili esplosioni di irrazionalità, episodi mai visti nella storia britannica moderna, si è assistito ad un feroce scambio di accuse, che attribuiscono le responsabilità delle rivolte ad una vasta gamma di soggetti e cause nazionali e straniere.
Le cause reali, e forse più evidenti, dei disordini sono state misteriosamente trascurate. Per prima cosa, i britannici medi restano intrappolati in un cataclisma economico in continuo peggioramento, col costo dei beni essenziali in costante aumento e gli standard di vita che precipitano. Il governo laburista appena eletto non solo ha praticamente promesso di non fare nulla per alleviare la miseria, mantenendo se non intensificando politiche di austerità autodistruttive, ma ha esacerbato significativamente la situazione già disperata, tagliando i contributi per il combustibile invernale, lasciando milioni di persone ad affrontare un freddo gelido e potenzialmente letale senza il sostegno dello Stato.
La storia dimostra che un simile scenario è sempre propizio al sorgere del fascismo. Senza un'alternativa istituzionale allo status quo neoliberista, i lavoratori britannici disperati, disillusi e spossessati, si rivolgono in numero sempre maggiore ad "outsider" ed estremisti come Nigel Farage e Tommy Robinson, come un’ancora di salvezza. E la ricetta di questi fascisti è quella di sempre: dare la colpa ai migranti, ai rifugiati e "all'altro", per tutti i mali della società e per le loro privazioni personali, piuttosto che alle élite al potere.
Ma, cosa ancora più inquietante, ci sono indicazioni inequivocabili che il fervore anti-musulmano che ha devastato la Gran Bretagna in agosto sia fomentato da attori spettrali invisibili, al servizio degli interessi ideologici, politici e militari dell'entità sionista.
"Fateli sparire"
Nonostante tutta la raffica di affermazioni e contro-affermazioni su come e perché siano iniziate le rivolte, il loro avvio può essere indubitabilmente collocato al 29 luglio, dopo un violento attacco con coltello in un laboratorio di yoga e danza per bambini. Tre bambini sono stati uccisi e altri otto feriti, con cinque ancora in condizioni critiche. Anche due adulti presenti sono rimasti gravemente feriti. La notizia dell'evento scioccante si è rapidamente diffusa in lungo e in largo, seguita prontamente da congetture e disinformazioni completamente errate sull'identità del sospettato.
Nel giro di poche ore, un popolare account anti-lockdown ha pubblicato su 'X' che l'aggressore si chiamava "Ali al Shakati" - "un richiedente asilo arrivato nel Regno Unito in barca l'anno scorso... segnalato dal MI6". Sebbene questa falsa informazione sia stata cancellata nel giro di un'ora, il danno era ormai fatto. Molti influencer di estrema destra si sono subito lanciati su queste affermazioni, aggiungendo ulteriori dettagli infondati e incriminanti. Tra loro c'era Robinson, alias Stephen Yaxley Lennon, un noto attivista fascista di una certa reputazione.
Egli ha dichiarato che l'aggressore di Southport era un "presunto musulmano", aggiungendo: "Prendono sempre di mira le donne". Il giorno dopo, una folla aggressiva si è radunata davanti alla moschea di Southport, scandendo il nome di Robinson, insieme all'offensivo slogan islamofobo "Chi cazzo è Allah?", un refrain consueto delle manifestazioni di estrema destra. Gli ufficiali delle forze dell'ordine presenti sono stati attaccati, sono stati lanciati oggetti contro la moschea e i veicoli della polizia sono stati incendiati. Questa scintilla maligna ha prodotto eventi e incidenti simili in tutta la Gran Bretagna, portandoci al punto in cui siamo.
In quasi tutti i casi, la polizia ha rapidamente identificato i rivoltosi come esponenti della English Defence League (EDL), un'organizzazione di estrema destra ormai defunta composta da incalliti agitatori anti-Islam e da teppisti del calcio. Robinson, l'ex leader della League, ha smentito queste accuse tramite X sostenendo che "non c'è stata [sic] nessuna EDL per oltre un decennio". Tuttavia, in un video pubblicato mentre era in corso la rivolta di Southport, pare aver rivendicato gli episodi di violenza in nome del gruppo che un tempo guidava e alle strategie di lotta di strada che sosteneva:
- Prima che la gente... condanni gli "uomini arrabbiati", quella rabbia è giustificata. Sono sorpreso che ci sia voluto così tanto tempo... avete effettivamente incoraggiato le scene che vedete stasera. Avete fatto questo, il vostro governo ha fatto questo, la polizia ha fatto questo... Vi preoccupate di più per gli afghani, i somali, gli eritrei, i siriani, i pakistani. Sono un pericolo per noi. Fermate quelle fottute barche! Tirateli fuori da quegli [sic] hotel! Fateli andare via! Rimandateli indietro! Non dovrebbero essere qui! Gli uomini si ribelleranno, si sarebbero comunque ribellati, devono ribellarsi, per difendere le loro famiglie!"
L'8 agosto, il periodico "indipendente" Byline Times, vicino all'intelligence, ha pubblicato una lunga inchiesta sui "veri istigatori della rivolta razziale nel Regno Unito", mappando "gli attori chiave e la rete transatlantica" attorno a Robinson. Ha sostenuto che potrebbe aver istigato la recente rivolta britannica su richiesta di un sinistro gruppo di ricchi personaggi di estrema destra in Europa e Nord America, tra cui il ricco sostenitore di Donald Trump, Patrick Michael Byrne. È degno di nota che non siano stati menzionati nemmeno una volta Israele o i sionisti, candidati molto più plausibili al ruolo di ispiratori della violenza islamofoba di Robinson.
'Pressione straniera'
L'EDL irruppe nelle strade britanniche nel giugno 2009. Descrivendosi come un'“organizzazione per i diritti umani” e promuovendo lo slogan “non razzista, non violento, semplicemente non più silenzioso”, Robinson e i suoi complici hanno costantemente affermato di avere come obiettivo solo quello di difendere i cittadini bianchi della classe operaia e sollevare legittime preoccupazioni sull'Islam estremista. Tuttavia, il comportamento e gli slogan dei suoi membri nel corso delle manifestazioni dell'EDL nelle città e nei paesi britannici raccontano una storia molto diversa.
Ciononostante, la Lega ha sempre voluto ostentare una immagine non razzista. Fin dalla sua nascita, l'EDL ha avuto settori dedicati ai suoi sostenitori ciprioti, greci, indù, ebrei, LGBT e cristiani pakistani e altri gruppi minoritari presenti alle manifestazioni. L'ala "ebraica" della Lega è sempre stata la più visibile del movimento , anche se a malapena riconosciuta dai media tradizionali. Anche la profusione di bandiere israeliane che si trovano di routine nelle proteste dell'EDL è passata in gran parte inosservata durante i cinque anni di esistenza del gruppo.
Tuttavia, le indicazioni che le attività dell'EDL servissero gli interessi di un'altra nazione sono sempre state tenute nascoste, per quanto fossero molto evidenti. La Lega non ha mai operato come organizzazione no profit, né come partito politico in Gran Bretagna, ma due diverse imprese commerciali sono state registrate sotto il suo nome. Nel giugno 2011, i connazionali di Robinson hanno lanciato una società, la English Defence League. Un mese dopo, essa è stata aggiornata in English and Jewish Defence League. Nel frattempo, una società nota come EDL English Defence League LTD era stata già registrata nel dicembre 2010.
Due anni dopo, il nome della società divenne Jewish Defence League e uno dei suoi direttori, Roberta Moore, una rissosa sionista, stabilì collegamenti con la Jewish Task Force, un'organizzazione statunitense di estrema destra. Fondata da Victor Vancier, essa manifesta un sionismo radicale e fondamentalista. Nonostante raccogliesse denaro per gli insediamenti illegali in Cisgiordania e cercasse apertamente di "salvare" Israele, a Vancier è stato vietato l'ingresso a Tel Aviv per il suo coinvolgimento in 18 attentati a New York e Washington, in segno di protesta contro il trattamento sovietico riservato agli ebrei durante gli anni '80.
"We are exploiting them..."
— Lowkey (@Lowkey0nline) August 4, 2024
The EDL English Defence League LTD was registered on the companies house by former Israeli soldier Roberta Moore. She was head of the EDL's Jewish Unit, which had around 100 members. When asked whether the EDL was exploiting the Zionist Movement, she… pic.twitter.com/PjYWS6f4bg
Questa connessione era presumibilmente troppo "estrema" per i piani alti dell'EDL, che in seguito prese le distanze da Moore e dall'ala "ebraica". Tuttavia, l’operazione non convince stando alle opinioni espresse da Robinson. Nel febbraio 2019, un video fatto trapelare mostrava l'ex capo della Lega dichiarare il suo amore per Israele e dire che ci sono occasioni in cui è doveroso "tirare fuori [la sua] tessera sionista, che dice che [lui è] un sionista". La clip si concludeva con lui che dichiarava orgogliosamente:
- Palestina?! Fanculo la Palestina. Perché dovresti sostenere la Palestina? Se domani ci fosse una guerra, e probabilmente ci sarà, sarei lì in prima linea a combattere per Israele”.
Cinque mesi dopo, Robinson è stato condannato a 13 mesi di reclusione per oltraggio alla corte per avere, nel maggio dell'anno precedente, reso pubbliche le identità protette di presunti adescatori sessuali sotto processo. Una volta incarcerato, il famigerato think tank della lobby sionista intransigente Middle East Forum ha annunciato di aver non solo contribuito a finanziare le sue spese legali, ma anche di aver finanziato e organizzato 25.000 proteste di solidarietà in suo onore. Una dichiarazione di accompagnamento rivela:
- Il MEF sta aiutando il signor Robinson nel momento del pericolo… [Il MEF] sta aiutando il signor Robinson… diplomaticamente, esercitando pressioni straniere sul governo del Regno Unito per garantire [la sua] sicurezza e l’eventuale rilascio.
La dichiarazione è stata firmata dal direttore del MEF Gregg Roman, che in precedenza aveva lavorato nei ministeri della Difesa e degli Esteri dell'entità sionista. Non ci sono premi per chi indovini da quale paese proveniva la "pressione estera" per il rilascio di Robinson.
"Lavorare sotto copertura"
Nell'EDL, Robinson e Moore non sono gli unici ad avere legami profondi e coerenti con Israele e una spiccata simpatia per il sionismo. Uno dei fondatori del gruppo, "Paul Ray", il cui blog sulla razza è stato citato nel manifesto dell'assassino di massa islamofobo norvegese Anders Breivik, ha un losco passato di infiltrato nei movimenti di solidarietà con la Palestina in Gran Bretagna. Se lo abbia fatto per sua iniziativa individuale o fosse un agente dello Stato è ancora oggi poco chiaro, ma ha comunque inflitto danni enormi alle sue vittime.
Nel settembre 2006, il sito web islamofobo statunitense FrontPageMag rivelò come uno dei suoi "volontari" britannici si fosse infiltrato nell'ala londinese dell'International Solidarity Movement un anno prima. L'ISM è un gruppo filo-palestinese impegnato in proteste non violente, con sezioni in tutto il mondo. Addestra e invia volontari nei Territori occupati per iniziative di protesta non violenta. Nonostante ciò, nel 2003, due attivisti dell'ISM, Rachel Corrie e Tom Hurndall, furono uccisi dalle Forze di occupazione israeliane.
Il giornalista investigativo Asa Winstanley, veterano attivista filo-palestinese, ha rivelato che l'intelligence britannica si è da tempo infiltrata nell'ISM. Ray, il cui vero nome è Paul Cinato, era tra le spie che si erano infiltrate nel Movimento. Come riportato dall'articolo di FrontPageMag, "aveva avuto precedenti esperienze di lavoro sotto copertura per la polizia nel Regno Unito" prima di prendere di mira l'ISM. Il periodico ha aggiunto: "Foto e informazioni che [Cinato] ha riportato si stanno dimostrando inestimabili per le agenzie di intelligence che controllano l'ISM e [sono] in mani ufficiali".
Di nuovo, ci sono pochi premi per chi indovini quali siano le "agenzie di intelligence che controllano l'ISM" e che hanno beneficiato delle attività di Cinato. Altre spie britanniche che si sono infiltrate nel Movimento hanno notoriamente trasmesso ciò che hanno appreso alle autorità dell'entità sionista. Entro il 2008, Tel Aviv aveva ottenuto informazioni così precise sul gruppo che i suoi volontari sono stati o espulsi dopo essere entrati in Israele, o bloccati direttamente all’ingresso. Poiché la principale modalità operativa dell'ISM è quella di far entrare le persone nei Territori Occupati, la sua operatività e la sua influenza sono stati notevolmente ridotti.
Non bisogna dimenticare che la folle teoria della cospirazione della "Grande Sostituzione" è stata un precetto fondamentale dell'EDL durante i suoi cinque anni di vita e continua ad essere promossa da Robinson e dai rivoltosi fascisti della Gran Bretagna ai giorni nostri. Questa narrazione postula che le élite occidentali siano segretamente impegnate ad inondare l'Europa di musulmani e distruggere la cultura locale al servizio della creazione di "Eurabia", un mega-continente e califfato islamizzato.
L'ideatrice di questa sciocchezza profondamente razzista e fantastica fu "Bat Ye'or", lo pseudonimo dell'ex agente del Mossad Gisèle Littman. Nel 1961, lei e il marito britannico David guidarono l'Operazione Mural, una disgustosa operazione sionista per rapire bambini ebrei in Marocco e farli diventare coloni in Israele. Trascorse tre mesi a Rabat fingendosi un'operatrice umanitaria cristiana, guadagnandosi la fiducia delle giovani vittime e cercando di farli espatriare contro la loro volontà.
La coppia ha continuato a essere coinvolta in una varietà di organizzazioni sioniste e a essere una delle luci guida del movimento islamofobo Counterjihad. Nonostante la loro sordida storia personale e professionale sia ben documentata, la teoria oscenamente ipocrita della "Grande Sostituzione" di Gisèle Littman è rapidamente diventata popolare tra i destri in Europa e Nord America. Come ha scritto un lungo articolo del Guardian del 2019:
- Un tempo un'idea oscura e confinata negli angoli più oscuri di Internet, l'ideologia anti-Islam è ora visibile nella politica quotidiana dell'Occidente".
La "teoria" di Littman è solo uno dei modi in cui l'entità sionista ha normalizzato e legittimato per decenni la discriminazione quotidiana e la xenofobia verso i musulmani, mentre li disumanizzava e demonizzava nel perseguimento del suo putrido e genocida progetto coloniale. Dopo aver insidiosamente avvelenato gli spazi informativi occidentali con un crescente odio islamofobo tramite risorse come Tommy Robinson, sembra che la pentola stia alla fine bollendo in Gran Bretagna.
Il fatto che esista un'omertà generalizzata su queste verità fondamentali indica che i media e la classe politica dell'Europa e del Nord America sono determinati a lasciare mano libera all'entità sionista.
(*) Kit Klarenberg è un giornalista investigativo e collaboratore di MintPress News che esplora il ruolo dei servizi segreti nel plasmare la politica e le percezioni. Il suo lavoro è apparso in precedenza su The Cradle, Declassified UK e Grayzone. Seguitelo su Twitter @KitK
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