La Grande catastrofe finanziaria
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Oliveir Demeulenaere – Regard sur l’économie, 23 agosto 2015 (trad. ossin)
La Grande catastrofe finanziaria
Egon von Greyerz (*)
La maggior parte della gente ignora totalmente che (la crisi del) 2007-2008 è stata solo un assaggio di quanto presto ci capiterà. I 60.000 miliardi di dollari supplementari di credito e di moneta successivamente battuta, oltre alla riduzione a zero dei tassi di interesse, hanno dato al mondo l’impressione che tutto vada di nuovo per il meglio
Voglio essere molto chiaro: non va bene niente. Otto anni dopo l’inizio della Grande crisi finanziaria, l’economia della bolla speculativa si è attualmente allargata fino alla seconda più grande economia: la Cina. La Cina ha aumentato il suo debito in modo esponenziale, portandolo da 2.000 miliardi di dollari a 28.000 miliardi di dollari dall’inizio di questo secolo. Una gran parte di questo debito è stato utilizzato per finanziare “elefanti bianchi” (progetti colossali e prestigiosi, spesso pubblici, che si rivelano essere più costosi che portatori di benefici, ndt) e città fantasma. Sarebbe sorprendente constatare, quando tutto sarà finito, che il totale dei debiti cattivi della Cina sia inferiore ai 10.000 miliardi di dollari.
Questa bolla ha anche infettato la maggioranza dei mercati emergenti. Con una crescita massiccia dei debiti, un dollaro più forte e i prezzi delle materie prime che crollano, quasi tutte le economie emergenti si trovano sull’orlo del precipizio. Come ha fatto notare recentemente Michael Snyder, di Economic Collapse Blog, 23 borse mondiali sono attualmente sul punto di crollare. Tra queste 23, 22 appartengono a paesi di economia emergente, e la 23° è la Grecia che, decisamente, non è emergente ma che sprofonda nel Mediterraneo. Non crediate però che questa epidemia contagerà solo le economie emergenti. No, questo contagio già avanza verso ovest e presto vedremo altri mercati borsistici crollare, e la cosa spaventerà molte persone e provocherà panico nell’economia mondiale. Questo autunno potrà segnale l’inizio della fine di questa esperienza, vecchia di cento anni, di manipolazione e repressione del sistema finanziario da parte dei banchieri e delle banche centrali.
La Grande crisi finanziaria del 2007-2009 si sta trasformando in Grande catastrofe finanziaria. Essa potrà comportare un rilevante riazzeramento, ma più probabilmente un crollo dell’economia mondiale, del sistema finanziario e del sistema mondiale politico. E tutto questo non accadrà senza colpo ferire. Durerà molto a lungo e si assisterà al fallimento di settori rilevanti del sistema finanziario, anche di diversi paesi. Provocherà anche torbidi sociali, un aumento dei conflitti, della povertà e della fame.
Capisco bene quanto queste previsioni siano allarmiste e quanto assomiglino ad uno scenario di Apocalisse. Spero sinceramente di sbagliarmi. Ma purtroppo il rischio che ciò accada, almeno in parte, è molto elevato, dopo cento anni di eccessi in un mondo (finanziario) costruito su nessun fondamento solido, ma piuttosto su di un oceano di debiti e di monete stampate. Tutti questi Premi Nobel per l’economia, questi banchieri centrali, e anche la gente comune, si renderanno conto, dolorosamente, che i pezzi di carta senza valore che essi chiamano “moneta”, non sono in grado di creare ricchezza vera e duratura.
Per i privilegiati che hanno un patrimonio da proteggere, è essenziale possedere dell’oro e dell’argento al di fuori del sistema bancario. Al termine di questo riazzeramento, c’è da augurarsi che si possa assistere all’emergere di un mondo fondato sulla ricompensa del lavoro vero e dei veri investimenti, dotato di reali valori etici e morali, e ad un sistema monetario sano. Ma la strada per arrivaci sarà lunga e difficile.
(*) Fondatore di MAM, Matterhorn Asset Management AG (MAM), e di GoldSwitzerland, Egon von Greyerz è entrato nel consiglio di amministrazione di Goldbroker.com, nel novembre 2012.
EvG ha iniziato la sua carriera come banchiere, è stato poi per 17 anni direttore finanziario e vice presidente di Dixons Group Plc. A partire dagli anni 1990, si è occupato di investimenti finanziari, quale consulente per operazioni di fusione/acquisizione e investimenti dei fondi familiari privati. Da tale attività è scaturita la creazione di MAM, nel 1998. EvG appare regolarmente sui media (CNBC, BBC...) e partecipa a conferenze in tutto il mondo. EvG aveva previsto gli attuali problemi dell’economia mondiale già dieci anni fa. Nel 2002, quando il prezzo di un’oncia d’oro era di 300 $, MAM raccomandò ai suoi investitori di convertire il 50% dei loro depositi in oro fisico da conservare al di fuori del circuito bancario.