L'Afghanistan resterà nella storia come "l'ultima fiammata" dell'imperialismo statunitense?
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Analisi, 29 agosto 2021 - Le nazioni della Zona B saranno abbastanza forti, sagge e determinate da creare nuove istituzioni internazionali? Non lo so. Ma se non lo faranno, allora il nostro pianeta è davvero perso, fino al Secondo Avvento (nella foto, un'immagine del caotico ritiro da Kabul)
Unz Review, 25 agosto 2021 (trad.ossin)
L'Afghanistan resterà nella storia come "l'ultima fiammata" dell'imperialismo statunitense?
the saker
Nell'ottobre dello scorso anno ho scritto un articolo intitolato "Quando esattamente è crollato l'impero anglo-sionista" in cui sostenevo che l'Impero è morto l'8 gennaio 2020 quando gli Iraniani hanno attaccato le basi statunitensi con missili di millimetrica precisione, e gli Stati Uniti non hanno fatto assolutamente nulla. Sì, era la decisione giusta, ma anche quella che, almeno per me, ha segnato la morte dell'Impero come lo conoscevamo
In quell'articolo ho fatto riferimento a un brillante libro di JM Greer “Twilight's Last Gleaming” che ho poi recensito qui. La trama principale del libro è che gli Stati Uniti crolleranno a causa di una sconfitta militare assolutamente imprevedibile (leggete il libro, è scritto molto bene!).
Quindi oggi mi chiedo se la debacle in Afghanistan (non solo a Kabul!) possa essere considerata la causa più prossima dell’imminente crollo dell’Impero. Si dice spesso che l'Afghanistan è il cimitero degli imperi. Potrebbe diventare il cimitero anche dell'ultimo impero?
Proverò a rispondere.
In primo luogo, siamo attualmente bombardati da moltissime informazioni dall’Afghanistan. Questioni come il fallimento della "costruzione del paese" si intrecciano a immagini di corpi che cadono dagli aerei statunitensi, di marines statunitensi che condividono una (!) bottiglia d'acqua con bambini gravemente disidratati, di frustate sulla pubblica via. Niente di tutto ciò è utile ad una seria analisi degli eventi, e confonde questioni completamente diverse. Intendo qui proporre una serie diversa di domande che, spero, potrebbero rivelarsi più pertinenti:
- Perché gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare l'Afghanistan?
- È stata la decisione giusta?
- Perché Kabul è caduta così rapidamente?
- Perché si è verificato un fallimento così colossale nell'intelligence?
- Come è stata effettivamente eseguita l'evacuazione delle forze statunitensi?
Sono solo alcune domande, ce ne sono molte altre, specialmente su cosa accadrà in futuro all'Afghanistan, ma penso che sia una questione troppo prematura da affrontare adesso e, comunque, una questione totalmente diversa.
Analizziamo le domande una per una.
Perché gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare l'Afghanistan?
Non so perché o come sia stata presa questa decisione. Ma la mia ipotesi migliore è che essa sia dovuta alla combinazione dei seguenti fattori:
- "Biden" (l’autore usa le virgolette per distinguere il team decisionale della presidenza, dalla persona stessa del presidente, che indica invece senza virgolette, ndt) è giunto alla presidenza spinto da una serie di temi “politicamente corretti”, dal razzismo alle minoranze, al movimento LGTB e alle questioni di genere. Un complesso che riassumerei con l’espressione “visione del mondo Wakanda” (Regno di Wakanda, è un luogo fittizio dei fumetti creato da Stan Lee e Jack Kirby, ndt) e che è diversa dalla visione liberal. Ma, almeno ufficialmente, Biden è un vero liberal amante della pace. Dal momento che le sue politiche dimostrano tutte l'esatto contrario, ha cercato di "fare il bravo" e di fare qualcosa di "liberal", almeno in apparenza (e, no, un woke-freak [letteralmente maniaco del risveglio, espressione del linguaggio politico che indica le persone sensibili ai temi agitati dal politicamente corretto, ndt] non è affatto un liberal! E nemmeno un Neocon " conservatore” – queste sono tutte bugie per gli ottusi).
- "Biden" sapeva anche che gran parte degli elettori di Trump voleva la fine di tutte le guerre iniziate da Obama e soci.
- "Biden" probabilmente pensava che, se l'operazione fosse stata un successo sbalorditivo, se ne sarebbe potuto prendere tutto il merito. Se fosse invece miseramente fallita, avrebbe potuto scaricare tutte le responsabilità su Trump (che è esattamente quello che ha fatto).
- Per quanto riguarda lo stesso Biden, supponiamo generosamente che possegga "i giusti istinti politici" per annusare un'opportunità e impegnarsi in quello che sembra un "buon piano".
La decisione di andarsene dall’Afghanistan è stata giusta?
Qui mi esporrò a molte critiche, ma credo che sì, lo sia stata senz’altro. Nel suo discorso (in realtà pessimo) sul ritiro, Biden ha detto una cosa molto vera (cito a memoria, quindi potrei non essere preciso): "Chi dice che 2 o 5 anni in più ci porteranno la vittoria sta mentendo" (o qualcosa di molto simile). Qui sono d'accordo con lui al 100% (per quanto ne so, solo un vero ideologo neocon hardcore sarebbe apertamente in disaccordo con questa affermazione; almeno lo spero…).
Non solo gli Stati Uniti (o qualsiasi altro paese) non hanno alcun tipo di mandato o responsabilità che consenta o imponga loro di sorvegliare il pianeta, ma gli Stati Uniti sono sicuramente la potenza imperiale meno competente di sempre, nonostante il grande aiuto dei Cinque Occhi (accordo di sorveglianza tra Australia, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito, ndt) e dei suoi lacchè dell'UE. Se sei scarso in qualcosa, ma molto bravo in qualcos'altro, perché insisti? Gli Stati Uniti sono un vero virtuoso in cose come corrompere, sovvertire, danneggiare economicamente, demonizzare politicamente, uccidere leader indesiderati, ecc. È così che gli europei emigrati alla fine hanno sconfitto gli Indiani nativi nordamericani.
NOTA A MARGINE Per coloro cui questa tesi potrebbe suscitare una qualche reazione di rabbia patriottica, consiglio vivamente il libro "The First Way of War: American War Making on the Frontier, 1607-1814" scritto dal Dr. John Grenier. Questo libro gli è valso il premio Outstanding Book Award in American History della Society for Military History nel 2007; Lo stesso Grenier è un tenente colonnello dell'USAF in pensione e professore associato di storia alla United States Air Force Academy, USAFA, CO. Il suo prossimo libro è annunciato come una biografia del maggiore Robert Rogers, il "padre delle operazioni speciali statunitensi". Odiatemi pure, ma leggete comunque questo libro!
Gli Stati Uniti sono stati fondati da e per delinquenti. Chiamarli esploratori, immigrati, baroni, ladri o padri fondatori non cambia nulla della loro vera visione del mondo, del loro ethos: la conquista del continente nordamericano è stato un atto di criminalità internazionale a tutti i livelli. NON intendo certo dire, ovviamente, che non vi fossero anche brave persone e gente che viveva rettamente e, ancor meno, che qualcuno negli Stati Uniti moderni abbia qualche tipo di colpa personale per tutto quanto accaduto. Solo Dio può giudicarli! Ma, tenuto conto delle vere radici del "sogno americano", ci troviamo più propriamente alle prese con un "incubo americano".
Naturalmente, ci sono stati anche alcuni immigrati statunitensi che hanno cercato di creare una società veramente libera, al riparo da certi abusi così diffusi nel Vecchio Mondo! La Dichiarazione di Indipendenza, la Costituzione degli Stati Uniti e il Bill of Rights (noti anche come "le Carte della Libertà ") sono un monumento sia al genio che alla visione del mondo di alcuni dei fondatori degli Stati Uniti. Ma le buone intenzioni e i proclami sono credibili solo quando valgono per tutti e in tutti i casi (non del tipo “noi siamo diversi, dopotutto noi siamo democrazie!” come ripetono i politici occidentali ogni volta che vengono accusati di ipocrisia).
Negli Stati Uniti, generazioni e generazioni di delinquenti hanno rafforzato il loro potere, emarginando le persone perbene (ancora di più dopo JFK e l'11 settembre e altri eventi recenti). Ma era solo uno show, una mafia che "diventava legale", se preferite.
I delinquenti hanno le armi, ovviamente, e possono battere qualsiasi civile. Ma non un esercito. Ecco perché i delinquenti si organizzano in bande, non in unità regolari. Inoltre, non appena crescono di dimensione, le bande di teppisti cercano di apparire più rispettabili (l’acquisto di campagne di pubbliche relazioni sulla loro “filantropia” è tipico) e meno violente. Ben presto esternalizzano la violenza ad altre bande loro subordinate.
Suona familiare?
È perché è così!
Tutte le "operazioni di costruzione di un paese", gli "interventi umanitari" e altre "difese della libertà di qualcosa [riempire lo spazio vuoto]" degli Stati Uniti sono in realtà atti di una cospirazione internazionale di delinquenti per impadronirsi delle risorse del nostro intero pianeta, o almeno di distruzione di qualsiasi paese, nazione, tribù o leader che osi disobbedire all'Egemone Mondiale. (" Distruggeremo il tuo paese e lo riporteremo all'età della pietra " è la famosa frase del segretario Baker al ministro degli Esteri Aziz)
NOTA A MARGINE Avendo avuto, per mia colpa, una breve esperienza nel campo delle "operazioni umanitarie", posso testimoniare personalmente che i sinceri umanitari non conoscono mai le vere intenzioni, e persino le vere affiliazioni (!) dei loro capi. Lo so per certo. Non sostengo quindi che tutti i soldati statunitensi siano delinquenti. Solo i loro capi. Inoltre, non sto dicendo nulla di nuovo, sto solo parafrasando quello che ha scritto il Marine più decorato nella storia degli Stati Uniti, Smedley Butler.
L'intera invasione dell'Afghanistan è stata un colossale salasso per le risorse statunitensi, comprese quelle umane, intellettuali, diplomatiche e, non da ultimo, finanziarie (i soldi dei contribuenti statunitensi sono confluiti in Afghanistan e qui sono “scomparsi” come per magia, ma qualche Afghano è diventato davvero ricco. Vai a capire….). Quindi, anche se non mi illudo affatto che i leader degli Stati Uniti siano davvero amanti della pace e della libertà, penso che abbiano avuto abbastanza astuzia (o intelligenza? furbizia?) per capire che era necessario andarsene. Gettare su Trump la colpa di qualsiasi possibile problema è stata, ovviamente, la bacchetta magica che, a quanto pare, ha risolto ogni discussione. (Voglio immaginare che almeno alcune discussioni professionali abbiano avuto luogo; più precisamente, spero che le facciano ancora, e con il contributo almeno di alcuni veri specialisti; spero che non tutti i veri professionisti siano stati esclusi; sarebbe davvero spaventoso!).
Perché Kabul è caduta così rapidamente?
Innanzitutto, cosa hanno fatto effettivamente gli Stati Uniti a Kabul? Hanno pagato alcune persone, addestrato altre, fornito loro tonnellate di armi, ecc. Questa è la solita roba delle forze speciali statunitensi. Mentre alcuni politici (categoria in cui includo tutti gli ufficiali al di sopra del grado di colonnello) consideravano l'Afghanistan come un’occasione di arricchimento, i militari onesti, anche se ingenui, probabilmente credevano che questo tipo di "assistenza" avrebbe in qualche modo dato vita a una pacifica, felice, democratica (leggi “follie del politicamente corretto”), nazione prospera e riconoscente. Poco importa la proporzione tra gli avidi "cani da guerra", gli "agenti dei servizi segreti" assortiti e gli "idealisti sinceri" in Afghanistan, quanto meno dal punto di vista militare, perché tutti perseguivano obiettivi ugualmente fuorvianti, anche se alcuni di loro erano più ingenuo/sincero/stupidi che veramente malvagi.
Ricordate l'attacco georgiano a Tskhinval dell'08.08.08? Ricordate le assurdità veramente galattiche del tipo "Analisi: l'esercito georgiano potrebbe essere per la Russia un osso duro" pubblicato nientemeno che da Deutsche Welle (il suo slogan è "fatto per le menti"!)? In caso contrario, per favore leggetelo; vi farà ridere fino alle lacrime e vi chiederete quale "specialista di area" abbia scritto questa "analisi" (una sorta di sogno bagnato ad essere sinceri, ma qualcuno è stato pagato, probabilmente bene, proprio per fare questo)! La verità è che questa guerra di cinque giorni è durata solo tre giorni. I Russi hanno avuto molti problemi, eppure hanno annientato l'intero esercito georgiano in soli 3 giorni di combattimento effettivo. Tre! Questo dà un’idea di quale sia il reale significato dell’espressione "addestrato dagli USA/NATO": è una truffa totale e di inefficacia garantita.
La mentalità tipica dell'occidente moderno sembra convinta che quel tipo di “assistenza/formazione” possa dare buoni risultati. L'intera storia dell'America Latina e tutti i fallimenti degli Stati Uniti in Asia dimostrano inconfutabilmente il contrario, ma non importa. Un errore ancora peggiore commesso dai decisori occidentali è non riuscire a capire che i loro avversari sono in fondo e sostanzialmente "come tutti gli altri esseri umani" o " come tutti gli altri ". Ma queste élite si considerano TALMENTE superiori a tutti gli altri (il narcisismo è alla base sia dell'imperialismo britannico che dell'eccezionalismo giudaico; pensate a Churchill o Epstein, e ai loro veri capi!) che si relazionano solo con quelli corruttibili, ipocriti, codardi e senza scrupoli come loro. È una pura proiezione, ovviamente.
In realtà, i decisori statunitensi non conoscono affatto gli "altri" che sono "come tutti gli altri", quando inavvertitamente si scontrano con "veri credenti" di qualsiasi tipo, dai santi ai demoni. Esempi:
- Tutte le nazioni con una forte cultura marziale (Russia, Vietnam, Afghanistan, ecc.)
- Oppositori veramente religiosi (Iran, Hezbollah)
- Leader politici veramente sinceri/determinati (Vietnam, Cuba, Russia, Cina)
- "Cani rabbiosi" - con questo intendo i terroristi feroci, tipo Interahamwe, pazzi che gli Stati Uniti inizialmente cercano di usare, ma da cui finiscono per essere "morsi" (gruppi neo- Deobandi e/o Takfir , nazisti Ukie , israeliani sionisti).
In teoria, ovviamente, gli Stati Uniti lo hanno sempre saputo; da qui l'espressione britannica di “vincere i cuori e le menti”. Ma ecco la differenza: i Britannici sono sempre stati eccellenti diplomatici (non ho detto "etici o gentili") e superbi ufficiali dell'intelligence (stesso avvertimento di prima). Infine, si può pensare qualsiasi cosa, ma non che gli Inglesi non siano valenti soldati. In altre parole, l'impero britannico aveva i mezzi per attuare la sua politica estera.
Gli Stati Uniti no? No.
Quando è stata l'ultima volta che gli Stati Uniti hanno davvero ispirato qualcuno? L'Europa occidentale dopo la seconda guerra mondiale, ma non è stato altro che un'acquisizione più o meno "amichevole" del continente e la creazione di una servile élite compradora.
NOTA A MARGINE Chi “argutamente” ribattesse "Praga 68", piazza Tienanmen, Maidan, Polonia o Stati baltici ecc., smetta immediatamente di leggere, liquidi tutto quanto ho scritto come un mucchio di sciocchezze («propaganda del Cremlino», funziona sempre) e torni subito a guardare la TV. Stesso discorso per chi dice “se l'intero pianeta ci odia, perché poi tutti – te compreso – vogliono venire qui ”? Chiedo scusa agli adulti presenti in sala.
La NASA, il Jazz, il Rock, Hollywood, gli scrittori, gli artisti statunitensi e gli Statunitensi semplicemente gentili e sinceri hanno davvero ispirato milioni di persone in tutto il mondo. E i valori ufficiali degli Stati Uniti, le Carte della Libertà, hanno davvero ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Ma devo dire che, dopo decenni di presidenti abominevolmente incompetenti (tutti dopo Bush Sr., a mio modesto avviso), è rimasto ben poco di tutto questo.
La NASA? Si è trasformato nell'attuale farsa dello "spazio privato" con appropriazione indebita di miliardi da parte di miliardari boriosi che ottengono miliardi dallo Stato per finanziare imprese "private".
Jazz e Rock sono stati efficacemente sostituiti da MTV e YT e dalla loro insipida ideologia del politicamente corretto (soprattutto per i giovani - i vecchi come me sono per lo più e felicemente "fermi" agli anni '70 e '80, o alla musica straniera non commerciale).
Hollywood? Ah ah ah ah! Chiunque non sia cieco (o sottoposto al lavaggio del cervello) sa già che questa è solo una rozza macchina di propaganda che oggi mette i neri (alias "minoranze") comunque e dovunque. La chiamo sindrome della "Neve Nera".
Scrittori? Ok, sì, ce ne sono ancora molti in giro negli Stati Uniti. E ciò ha probabilmente qualcosa a che vedere col fatto che il loro pubblico di riferimento è composto da lettori, non da schermo-dipendenti. Ma il problema qui è che la maggior parte delle persone legge molto poco, e comunque ciò che legge è per lo più inutile prolefeed (espressione della neolingua del “1984” di George Orwell, che significa intrattenimento e propaganda senza valore destinata alle masse, ndt).
E in gran parte del resto del pianeta, le persone sono spesso troppo povere per leggere, in inglese o in altre lingue. Quindi quello che sto dicendo è che, seppure gli scrittori statunitensi possano essere molto talentuosi, o devono essere del tutto immuni da qualsiasi polemica (autori come Stephen King o John Grisham) o dovranno rivolgersi solo a un'élite piuttosto ristretta di, diciamo, persone "coraggiose" (autori come Stephen Cohen o Charles Murray). Criminali del pensiero, restando al brillante lessico di Orwell.
Chi resta dei "veri americani degli Stati Uniti". Esistono? Certo, a milioni, in tutti gli Stati Uniti e in tutto il pianeta. Quando vivono all’estero, spesso si adeguano perfettamente al contesto locale e sono amati dalla gente del posto. Inoltre, milioni di espatriati tornano a casa e vedono il proprio paese con occhi profondamente diversi.
NOTA A MARGINE Durante i miei anni di college negli Stati Uniti - 1986-1991 - ho osservato qualcosa di curioso: gli ex espatriati statunitensi preferivano passare il tempo con studenti stranieri (ufficialmente chiamati stranieri "legali") piuttosto che con i loro compatrioti non viaggiatori, che spesso trovavano piuttosto "estranei" alla loro cultura. Ivi compresi alcuni (certamente non molti) Statunitensi il cui unico viaggio all'estero era stato in uniforme e in qualche base USA! E mentre inizialmente distinguevo solo geograficamente la mia Zona A dalla Zona B, adesso considero questa come una differenza in termini di complessiva consapevolezza e di visione del mondo. In altre parole, qualcosa di principalmente culturale.
Ma la questione è molto semplice: le élite statunitensi stanno molto efficacemente mettendo a tacere le persone, compresi gli stessi compatrioti. L’esperienza che capita spesso di vivere alla maggior parte delle persone della Zona B è quella di relazioni personali molto cordiali, amichevoli e comunque ottime, e persino di amicizie con gli Statunitensi, ma si capisce che questi meravigliosi statunitensi o non possono farci nulla, o non sanno davvero cosa i loro leader stanno facendo.
È estremamente difficile per qualsiasi tipo di voce "not in my name" farsi intendere, quando la macchina propagandistica transnazionale degli Stati Uniti investe miliardi per mettere a tacere queste voci!
Le voci di Smedley Butler o Stephen Cohen hanno fatto “qualcosa” per le classi dirigenti statunitensi, oltre spingerle a spendere ancora di più per la propaganda imperialista e messianica (la prima implica sempre la seconda)? Per questo ho sempre sostenuto che la lotta antimperialista non è “solo” una lotta di liberazione nazionale per le nazioni oppresse, ma è anche una lotta di liberazione nazionale per tutti i popoli (al plurale) degli USA.
E sappiamo tutti che la maggior parte della gente degli Stati Uniti non ha mai avuto molto da dire su ciò che facevano i suoi cosiddetti "leader", non più di qualsiasi altro servo del Medioevo. Ogni volta che va a votare ottiene il contrario di quello che voleva. Ma lasciamo perdere.
Ora, tornando al nostro argomento, nel 2021 gli Stati Uniti non ispirano davvero nessuno. Assolutamente nessuno. Questo è un fatto triste, ma innegabile. Ed è questo il motivo principale per cui Kabul è caduta così velocemente: le “difese” di Kabul erano come i pugni di un uomo in avanzato stato di osteoporosi – mancavano di un elemento cruciale: la fede. Non importa quanto buoni, efficaci o comunque potenti quei “pugni” fossero realmente, o pensassero/fingessero di essere: mancava un elemento cruciale e questo era decisivo.
Qualsiasi forza non motivata da una fede vera/sincera finirà sempre per incappare in episodi come "l’ambasciata di Saigon" o "Berezina" o "Stalingrado" o "Kursk". A prescindere da ogni riferimento storico.
Per quanto riguarda le forze armate statunitensi, la maggior parte dei lettori sa già per quale motivo le persone si arruolano nell'esercito: alcuni davvero per fede patriottica, specialmente dopo l’attentato sotto falsa bandiera dell'11 settembre, tutti gli altri per semplice necessità di sopravvivere. Sì, e mentre i mercenari lo fanno per soldi, il normale soldato statunitense aspira solo a tornarsene a casa ed a trovare un lavoro [l’alternativa è quella di fare il poliziotto (attualmente meno!) la guardia carceraria o il criminale]. Dunque puro spirito di sopravvivenza. E, come tutti sappiamo, l’istinto di sopravvivenza è capace di fare molto e spinge le persone a fare cose che ritenevano impossibili. Ma c'è un istinto molto più forte, forgiato anch’esso nel tempo da circa 1000 anni di guerre esistenziali: lo spirito di abnegazione sconfiggerà sempre ogni istinto di sopravvivenza, sia nel cuore di un guerriero che sul campo di battaglia.
NOTA A MARGINE Quegli americani statunitensi che oggi si chiedono perché gli Stati Uniti non siano stati capaci di vincere una sola guerra dopo la seconda guerra mondiale possono ringraziare il generale Patton e il suo veramente sciocco "Lo scopo della guerra non è morire per il tuo paese ma far morire l'altro bastardo per il suo". Dichiarare questo è stato come assicurarsi che l'esercito USA non avrebbe mai più vinto una guerra. A proposito, se Zhukov, o qualsiasi altro generale maresciallo sovietico avesse osato dire pubblicamente una cosa del genere, sarebbe stato immediatamente accusato di sabotaggio, sovversione, collusione con il nemico, tradimento e sommariamente giustiziato. Fu in sostanza quello che Stalin fece con il maresciallo Tukhachevskii (per altre ragioni, ma ugualmente valide). Idem per la Germania nazista. O il Giappone imperiale. Non c'è bisogno di approvare questi regimi per ammettere che sapevano di più sulla guerra di certi megalomani fumatori di sigaro.
Quindi, risposta breve: Kabul è caduta perché chi è motivato sconfigge sempre chi non lo è.
Poi, la mia risposta un po' più lunga: Kabul è caduta perché la forza dell'Impero si sé dissolta.
Formulerò la mia risposta più lunga sotto forma di una barzelletta russa tradotta liberamente che ho sentito di recente (qualcuno può indovinare il contesto? inizia con “C”): “Le persone che imparano dagli errori degli altri sono “intelligenti”; le persone che imparano solo dai propri errori sono "stupide"; e le persone che non imparano dai propri errori sono "statunitensi".
Possiamo adesso affrontare le ultime due domande, relativamente più semplici:
Perché c’è stato un fallimento così colossale nell'intelligence e come è stata eseguita l'operazione?
Il fallimento dell'intelligence è dovuto al conformismo imperante nella ridondante "comunità dell'intelligence" statunitense. Mi sembra addirittura di sentire questa conversazione che può svolgersi in un qualsiasi contesto del mondo politico e governativo di Washington:
- Signore, sono desolato, ma non possiamo farlo, semplicemente non possiamo!!!!
- Ma che, sei un sostenitore nascosto di Trump?!?!?!?!
Poco importa quale sia il comando specifico. Demonizzare l'opposizione è molto più importante. Anche assumere persone non qualificate esclusivamente per la loro purezza ideologica è considerata una priorità assoluta. Chi se ne frega delle capacità, che adesso deve essere “pari”, qualunque cosa significhi, anche a livello di capacità individuali? Procuste nei suoi sogni più folli non avrebbe potuto immaginare i fanatici del politicamente corretto e della parità di genere!
È il tipo di caccia alle streghe paranoica che si sviluppa in tutti i regimi sull’orlo del collasso. L'attuale follia collettiva degli Stati Uniti ricorda molto ciò che, prima i Trotskij, e poi gli stalinisti, fecero all'Unione Sovietica, o le Guardie Rosse alla Cina.
È anche vero che la comunità dell'intelligence statunitense è stata inevitabilmente infettata dalla “logica di Patton”, ed è guidata da politici privi di qualsiasi ideale patriottico.
Porta via la comunità dell'intelligence da un paese e gli hai appena sparato al cervello.
Togli le forze armate ad un paese e gli tagli le braccia.
Ecco qua: l'"evacuazione" da Kabul/Afghanistan è l'unico tipo di "evacuazione" che ci si può aspettare da un'ex superpotenza che ha perso sia il cervello che le braccia.
Tra l'altro, ci sono forti segnali che gli USA abbiano perso anche le “gambe”, di qui il caos e la necessità di ricorrere improvvisamente all'utilizzo di compagnie aeree civili. Per chiarire: non c'è niente di sbagliato nel ricorso ai civili per potenziare le risorse militari, anzi! La parola chiave qui è "improvvisamente", non "civile".
Delle due, l'una:
- Il piano, qualunque fosse, è fallito.
- Non c'era nessun piano.
In teoria, c'è una terza opzione: “questo era il piano”, e le opzioni astratte devono essere supportate da almeno qualche evidenza empirica, che in questo caso però non esistevano. Inoltre, una semplice intenzione vagamente dichiarata, per quanto sincera, non si qualifica come "piano". Per fare un paragone, i Sovietici impiegarono circa 18 mesi (!) per preparare il loro ritiro dall'Afghanistan. La differenza nei risultati è ora evidente.
Questo non vuol dire che l'Impero perderà necessariamente ogni influenza in Afghanistan, o in qualsiasi altro luogo. Distruggere un posto richiede pochissime abilità. In realtà, è ricostruire qualcosa a richiedere molte abilità.
Come disse una volta Che Guevara, “il vero rivoluzionario è guidato da forti sentimenti d'amore”. Ahimè, la parola "rivoluzionario" è oramai, irrimediabilmente, macchiata di sangue; quanto "all’amore" e alla "verità", hanno perso da tempo i loro veri significati (almeno in Occidente). Ma lasciatemi riformulare la frase in questo modo: “il vero cambiamento richiede la fede vera, amorevole”. Meglio?
La brutta verità è che, finché gli Stati Uniti e l'Europa saranno governati dall'attuale banda internazionale di delinquenti, l'Impero manterrà una capacità molto significativa di minacciare e attaccare quasi tutti gli altri. E se contate le loro armi nucleari, possono ucciderci tutti.
Quindi sì, l'Impero è morto l'8 gennaio 2020 e gli Stati Uniti sono morti quasi esattamente un anno dopo, il 6 gennaio 2021. Ma c'è ancora molto slancio in entrambi questi due cadaveri che li rende capaci di configgere ancora chiodi profondi nella carne della maggior parte delle altre nazioni. Ma non alla Russia. Non alla Cina e non all'Iran. Non più. Gli Stati Uniti stanno perdendo anche il controllo dell'Asia centrale e del Medio Oriente. Questa possibilità è ora discussa con grande preoccupazione anche in Israele e nei paesi occupati dal CENTCOM del Golfo Persico e della penisola arabica.
Ora è il momento per le forze armate statunitensi di agire insieme e preparare seriamente e con attenzione più piani di evacuazione per l'intero Medio Oriente, altrimenti questi "piani di evacuazione" si trasformeranno rapidamente in "piani di salvataggio", seguiti dalle scene grottesche sui tetti dell’ambasciata o sulle piste di decollo, per le quali gli Stati Uniti sono ormai famosi. Qualcuno ricorda ancora come le forze statunitensi partirono, diciamo, dalla Somalia o, forse, dal Libano? Queste "evacuazioni" si sono trasformate in un "si salvi chi può" nel panico generale.
Qualcuno sostituirà gli USA? Per favore?!
Sembra proprio che "Biden" abbia regalato l'Ucraina ai Tedeschi, e stia adesso vendendo l'Afghanistan ai Britannici. Se così fosse, si tratterebbe di un'intenzione piuttosto intelligente (il diavolo starà nei dettagli, in questo caso nella pianificazione e nell'esecuzione). Tenete presente che i Talebani non controllano gran parte dell'Afghanistan, e che la tradizionale opposizione ai Talebani, cioè il governo nel nord dell'Afghanistan (valle del Panjshir) esiste ed è in grado di combattere (almeno per gli standard locali). Per quanto riguarda il figlio di Ahmad Shah Masoud, proprio come suo padre, sembra avere forti legami con la Gran Bretagna. Ahmad Masoud Jr. assomiglia molto a suo padre e ha un po' del suo carisma. Anche questo non suona familiare?
Nel frattempo, anche un gruppo eterogeneo di politici dell'UE rabbiosi e con fantomatici dolori imperiali sta facendo rumore ma non può fare nulla. Putin una volta definiva questi rumori come "voci di sottofondo"!
Quanto alla tradizionale stampa anglo-sionista, piange soprattutto di disperazione e orrore anche solo alla evocazione della possibilità che la Russia e/o la Cina possano effettivamente avere una qualche influenza, per quanto piccola, in Afghanistan. (Ricordate “questi beduini/russi/musi gialli/negri/sporchi mussulmani/pellerossa/etc. vivono sulla NOSTRA terra e usano le NOSTRE risorse!”). Questo è il vero volto del Manifest Destiny degli USA. Come lo era la “missione di portare la civiltà in Oriente” della Germania. O il “fardello dell’uomo bianco”, o i “Valori Universali” della Massoneria francese, ecc .. Stessa cosa per quanto riguarda la divisione del pianeta in settori di saccheggio/controllo/sfruttamento separati ad opera del papato all’epoca dell’ormai dimenticato (ma non dalle sue vittime!) Trattato di Tordesillas del 1495, ad majorem Dei gloriam, naturalmente. Ecologisti moderni, attivisti woke e omosessuali militanti condividono tutti questa mentalità.
La triste ma innegabile verità è che le vere radici dell'Europa moderna non sono a Roma, tanto meno ad Atene, ma nelle Crociate latine e nel successivo Medioevo. La Riforma e il Rinascimento non cambiarono nulla, o addirittura peggiorarono le cose. Idem per il 1789 e la seconda guerra mondiale. Le radici spirituali e filosofiche dell'Occidente non sono né romane, né greche, ma si trovano tra coloro che distrussero Roma e la separarono dal mondo veramente civilizzato, non solo dall'Oriente cristiano, ma da tutto il resto del mondo: i Franchi.
L'imperialismo ha origine nelle nostre teste, è una visione del mondo, una mentalità, ed è da lì che deve essere sradicato se davvero vogliamo liberarcene.
La mente è dove inizia l'imperialismo ma anche dove finirà, proprio come qualsiasi altro fenomeno umano. E mentre temo l'inevitabile caos prima che un "futuro Occidente" o una "futura Europa" possano sostituire quelli attuali, credo anche che, quando verrà loro mostrato il vero costo dei loro errori, tutte le nazioni rifiuteranno l'imperialismo in tutte le sue forme.
Creando uno strumento di controllo totale (Internet), l'Impero ha anche creato la prima resistenza globale all'impero nella storia del mondo! Non solo, ma le classi dirigenti statunitensi hanno trasformato le scuole statunitensi e l’ammirato mondo accademico statunitense in una macchina produttrice di imbecilli/servi della gleba e nello zimbello di gran parte del pianeta (anche nella Zona A!). Ma ciò che le élite al potere degli Stati Uniti non sono riuscite a fare è togliere agli Statunitensi normali la voglia di conoscere, imparare, esplorare e, infine, combattere per la giustizia. È vero, attraverso l'indottrinamento politico, lo zio Shmuel può girare intorno ai nazisti o ai sovietici, ma nessuno zio Shmuel "modificherà" la nostra natura decaduta o l'universo, quindi la nostra resistenza è profonda, anche negli Stati Uniti e in Israele. Sì, è per lo più messa a tacere, ma nel profondo è ancora molto presente.
Non credo in alcun piano di Grande Sostituzione, almeno non incentrato sulla “razza”. Ma credo in una “grande sostituzione” culturale/di civiltà, che considero inevitabile e già ben avviata, anche negli USA e nell'UE!
Naturalmente, non so come sarà il futuro Occidente collettivo, ammesso che ce ne sarà mai uno diverso. Ma sono fiducioso che il tipo di imperialismo che affonda le sue radici nel papato medievale (cosa che anche Hitler ammise con una certa ammirazione) stia per finire.
Pensateci un po’: il sogno di diventare il "prossimo impero mongolo" deve essere stato parecchio sexy. O anche quello di essere il prossimo impero romano d'oriente (noto anche come "Impero bizantino"). E con mio infinito rammarico, tristezza e dolore, (considerando il mio luogo di nascita) la maggior parte dei governanti della Russia imperiale cadde in tali tentazioni. E questo è anche il vero, fondamentale, motivo per cui il monarca russo cadde nel febbraio del 1917.
Quanto al seguito di quella rivoluzione "meravigliosa" e asseritamente "senza sangue", avviò il secolo dei peggiori omicidi di massa e atrocità della storia umana. Bravo e grazie a Kerensky (e ai suoi “sponsor” massonici occidentali!). Non sono stati gli Ukies a inventare il loro ridicolo "Maidan"! Furono Kerensky e i suoi sostenitori. (Gene Sharp – potete leggerne una quasi pietistica agiografia qui (il solito Wikipedia) – ha solo sistematizzato lo studio di questo campo). Pensandoci, i Russi possano ben rendersi conto che l'imperialismo in tutte le sue forme, anche chiamandolo "capitalismo dal volto umano" se preferite, è un pericolo mortale per l'umanità stessa.
In epoca sovietica, ai Russi era stato promesso il "comunismo" (ovvero la fine della storia e il paradiso in terra, "solo" senza Dio); poi fu loro promessa “democrazia”. Se la Russia avesse delle élite migliori, tutte queste illusioni non sarebbero state sostituite da un orrore totale. (Si pensi al monologo sul vero orrore del colonnello Walter E. Kurtz nel brillante film allegorico Apocalypse Now! ). Gli immensi costi della Seconda Guerra Mondiale, sia per la Cina che per la Russia, hanno davvero mostrato la realtà dell'imperialismo ai Russi e al popolo cinese, e loro non ne vogliono più sapere. Non importa quanto “pio” possa essere l'ultimo pretesto.
In altre parole, la stragrande maggioranza dei Russi rifiuta non solo l'applicazione, ma il principio stesso dell'imperialismo (o l'uso facoltativo della forza militare), anche se vincesse la Russia! Il fatto che altre nazioni, esperti e opinionisti, non se ne rendano conto, o si sforzino di ignorarlo, non ha alcuna incidenza su questa realtà (almeno tra i tizi della Zona B in Russia, circa il 95% o più del totale). La “vera realtà” nel 2021 è che le illusioni imperialiste in Russia sono appannaggio di un piccolo gruppo di ignoranti e/o pazzi che stanno invecchiando e vanno rapidamente estinguendosi. Questo non perché i Russi siano in qualche modo “migliori” degli Statunitensi, dei Britannici, degli Spagnoli o di qualsiasi altra nazione imperialista. La differenza è che i Russi ora conoscono, personalmente, i veri costi dell’Impero.
La consapevolezza dei veri costi dell'impero è un formidabile uccisore di imperi (come si è visto di recente in Afghanistan tra gli ignari soldati statunitensi e i signori della guerra afghani). Ecco perché l'Impero farà di tutto per negare, occultare o dissimulare questi costi!
Inoltre, una volta che i costi dell'impero vengono conosciuti da una massa critica di persone sinceramente patriottiche (qualunque sia il paese o il loro sistema politico), l'ideologia centrale necessaria all'impero per giustificarsi o semplicemente operare viene gravemente minacciata.
Quanto minacciata?
Ho un esempio:
La “sconfitta” sovietica in Afghanistan: l'URSS non è mai stata sconfitta militarmente e nemmeno economicamente. Non in Afghanistan. Non da Reagan e dai suoi "combattenti per la libertà" (attualmente dichiarati "terroristi malvagi", in contrapposizione a quelli "buoni" dell'Asse della gentilezza). Non dall’Iniziativa di Difesa Strategica. Il famoso "abbiamo vinto" della CIA avrebbe davvero dovuto essere un "hanno perso". Grande, grande differenza.
L'URSS fu sconfitta dalla Nomenklatura di partito del PCUS, che fondamentalmente ha distrutto un intero paese per poter continuare a governare i suoi numerosi spezzoni dell’Unione, quasi nessuno dei quali è poi riuscito a diventare uno Stato vitale. In parole povere: il regime sovietico è morto a causa delle sue stesse bugie, della sua ipocrisia, disumanità e, francamente, spesso anche pura stupidità. Inizialmente, molti soldati credevano sinceramente nel loro presunto "dovere internazionalista" di "combattere l'imperialismo statunitense in Afghanistan", il che era abbastanza reale. Alcuni non erano stati nemmeno informati che sarebbero stati inviati all'estero (veniva utilizzata l'abbreviazione "TurkVO2". Significava "il "secondo" distretto militare del Turkestan, come fosse una semplice estensione/creazione interna di un secondo Distretto Militare del Turkestan. Non un'operazione militare all’estero).
Alla fine, col tempo, la dolorosa verità ha cominciato a venire a galla. Ecco come e perché le forze sovietiche dovettero essere ritirate. Non per la pressione di "combattenti per la libertà" particolarmente intrepidi e gestiti dalla CIA o degli attacchi (inizialmente devastanti, ma contromisure efficaci vennero rapidamente sviluppate e praticate con successo). Ancora una volta, gli Stati Uniti non hanno vinto nulla, sono stati i Sovietici a perdere – hanno fatto tutto da soli, davvero!
Di nuovo, suona familiare? È perché è proprio così! È appena successo con il “governo democratico afgano”, e lo stesso alla fine accadrà con il “governo democratico ucraino”.
Per essere inequivocabilmente chiari: penso che la decisione sovietica di entrare in Afghanistan sia stata profondamente sbagliata e intrinsecamente immorale (discussioni personali con gli ufficiali sovietici e la partecipazione a una discussione molto interessante tra un rappresentante dell'Alleanza del Nord e gli esuli russi, mi hanno convinto di questo). Il numero dei “civili” morti, feriti, oppressi o esiliati è terribile. Ma anche i seguenti fatti sono innegabili:
- I Sovietici si sforzarono di arginare l'influenza di quei fondamentalisti islamici che gli USA avevano federato e fatto pagato dall’Arabia saudita. I Sovietici sono stati i primi a combattere il terrorismo di radice islamista.
- I Sovietici costruirono molte infrastrutture civili cruciali, cercarono anche di sviluppare economicamente il paese e di educare la sua gente (nello stampo sovietico, ovviamente, ma meglio di niente).
Rispetto a ciò che gli Stati Uniti hanno portato in Afghanistan, i Sovietici fanno la figura di veri soldati, ma anche di veri umanitari. E occorre ricordare che si trattava per lo più di soldati di leva, molto male addestrati, mal supportati e persino mal comandati. Eppure hanno fatto molto meglio dei presunti "professionisti" del “migliore esercito della storia".
Per quanto riguarda ciò che i Russi possono fare adesso, dovrebbero tenere a mente che gli Afgani ricordano sia il male che il bene ricevuto (c'è una grande comunità afghana in Russia) e possono promettere loro che in futuro i Russi tratteranno tutti gli Afghani con rispetto sincero, e porgere loro una sincera mano di amicizia. Accettare o meno questa mano tesa, è una decisione che spetta solo agli Afgani e a nessun altro (nemmeno a Kamala Harris!)
Quindi tutte quelle sciocchezze spacciate da Zbigniew Brzezinski ("La Russia ha bisogno dell'Ucraina per essere una superpotenza! ") e Hillary Clinton (" Putin vuole ricostruire l'URSS ") sono solo e semplicemente espressione della vera e propria fobia delle élite occidentali, soprattutto nel nord Europa, verso Putin, la Russia, i Russi e tutto ciò che è russo. Ha perfettamente senso che gli invasori europei non siano mai riusciti a controllare la Russia, imperiale, sovietica, persino "democratica" e, men che meno, la Russia moderna
Per quanto riguarda le forze armate occidentali sedicenti invincibili e "superiori" (Sandhust! West Point! Saint-Cyr!), mancano completamente del tipo di esperienza che i Russi hanno acquisito in circa 1000 anni: dieci secoli di guerra, senza confini geografici, con distese che ricordano più l'alto mare che l'Europa centrale, e senza alcuna speranza di pietà da parte dei loro nemici (la maggior parte degli invasori era determinata a sterminare la nazione, la cultura o la religione russa, per lo più tutte e tre allo stesso tempo). Le classi dirigenti occidentali sono terrorizzate dal fatto che non possono sconfiggere la Russia militarmente, quindi fingono che la "vera Russia" non esista nemmeno.
Al suo posto, vagheggiano di una "Mordor" russo-sovietica "risorgente", piena di "dissidenti" nobili e amanti della "diversità" che stanno lentamente morendo nel "Gulag di Putin!", di un'economia russa "in rovina", e dicono che la Russia è solo "una stazione di servizio mascherata da paese”. Questi Russi non sanno costruire un cazzo e bevono vodka tutto il giorno. I Russi potrebbero anche essere una razza inferiore, dal momento che sono così malvagi e stupidi! Peggio ancora, se non vengono "contenuti" e "dissuasi" dall'Occidente (che scherzo!), questi Russi sono decisi a fare la guerra e invaderanno noi e il resto del "mondo civilizzato"
Questo tipo di meccanismo di confronto delirante è ben noto alla psicologia moderna ed è davvero abbastanza comune. In realtà è solo una fase del dolore, non un'analisi di qualcosa di reale.
La verità è che anche il popolare Putin ha dovuto lavorare sodo per difendere la sua decisione personale di ingaggiare una piccola task force militare relativamente debole in Siria. Anche un Putinista fedele come me inizialmente temeva che questo potesse essere un enorme errore. Non lo era, e Putin e i suoi generali erano persino più intelligenti di quanto pensassi all'epoca (l'intera operazione è un capolavoro per i futuri libri di testo militari!).
Se quell'operazione fosse fallita, ed era stata audace e molto rischiosa (soprattutto nelle prime fasi), Putin, Shoigu e tutti coloro che ci hanno messo la faccia avrebbero dovuto sopportare l'inferno. Se qualcuno al Cremlino pensasse ancora di invadere un altro paese, sarebbe criticato e retrocesso, forse licenziato o, in mancanza, "ritirato".
Naturalmente, ci sono molti Russi che criticano Putin per non aver inviato forze nel Donbass (oltre ad alcune forze speciali, osservatori di artiglieria, controllori di volo avanzati e un attacco di artiglieria molto efficace oltre il confine), ma queste persone consideravano un eventuale intervento militare russo di questo tipo come puramente difensivo sul piano strategico (ma non operativamente o tatticamente, ovviamente).
Francamente, i Baltici e i Polacchi sono ridicoli nella loro paranoia narcisistica. La TV russa traduce e manda in onda immediatamente la propaganda occidentale, tra le più grandi risate del pubblico! Per quanto riguarda gli ucronazisti, ispirano solo disgusto e una ferma determinazione a non permettere mai un altro attacco alla Russia proveniente dall'Occidente, o da qualsiasi altra parte.
Ma nessun Russo desidera la guerra, nemmeno una guerra che la Russia vincerebbe in una settimana o due. In effetti, nella sua forma attuale, l'Ucraina è potenzialmente una tossina mortale per la Russia, specialmente se i Russi abbassassero la guardia. L'ultima cosa di cui la Russia moderna ha bisogno è di essere avvelenata/infettata dalle molte tossine ucraine...
Conclusioni:
- L'Impero è morto da un po'
- Anche gli Stati Uniti come li abbiamo conosciuti sono morti
- Gli anglo-sionisti hanno ancora un potere più che sufficiente per minacciare o effettivamente attaccare qualsiasi paese della terra (con l'eccezione di Russia, Cina e Iran), anche senza commettere il suicidio nucleare. Sì, l'Iran non ha armi nucleari, le hanno bandite molto tempo fa, ma ha comunque un esercito formidabile.
- Per la prima volta in assoluto, i veri costi dell'impero stanno lentamente "rientrando" negli Stati Uniti (Marx, Malcolm X e Martin Luther King Jr. sarebbero stati felici di vederlo) e questo ha già cambiato radicalmente gli Stati Uniti come paese.
- Morti, i vecchi Stati Uniti stanno attualmente marcendo in obitorio e tutti possono sentirne l'odore. La vecchia barzelletta sovietica sul “capitalismo in putrefazione” (e l'odore di quel “marcio” è “oh, così dolce!”) è finalmente diventata realtà. C’è voluto più tempo del previsto, ma come ogni cosa inevitabile alla fine è successa nel 2021. Ora questo fetore è impossibile da nascondere e, ragazzi, puzza!
- Nonostante ciò, mi aspetto che gli Stati Uniti sopravvivano e addirittura prosperino col tempo! Forse gli Stati Uniti riemergeranno come una confederazione di fatto, con un potere centrale minimo e un alto grado di indipendenza per gli Stati? Praticamente era quello che volevano i Confederati, ma adattato ai tempi moderni e alle loro norme ormai universalmente accettate (beh, tranne che in Israele, ovviamente).
- Nessun altro potere (o coalizione di poteri) “sostituirà” gli USA a livello globale. Perché dovrebbero? Ricordate che Russi e Cinesi non sono solo teologi o filosofi culturalmente, ma il loro ethos nazionale è stato profondamente influenzato/infettato dal marxismo e dalla dialettica che, con tutte le possibili critiche, erano almeno insegnate nelle scuole comuniste, per quanto male, come formazione di base e persino ingiustamente! Quindi, a differenza degli ignari capi dell'Impero, i Russi e i Cinesi si rendono pienamente conto che l'Impero non è mai stato veramente sconfitto, ma piuttosto che ha sconfitto sé stesso. Soprattutto, i Russi e i Cinesi capiscono che se "sostituiscono" gli Stati Uniti, finiranno come gli Stati Uniti. E sono in realtà molto più ambiziosi!
- Per quanto riguarda l'Afghanistan, esistono numerosi poteri locali già profondamente radicati nella società afghana, compresi quelli indigeni, che, pur non “sostituendo” nessuno, molto probabilmente agiranno come hanno sempre fatto in passato (“il miglior profeta dei comportamenti futuri è il comportamento passato" e "la cosa che è stata, è quella che sarà; e quella che è stata fatta è quella che sarà fatta: e non c'è niente di nuovo sotto il sole"). Ciò significa che la violenza, il caos, il fanatismo, la crudeltà e altri orrori continueranno, anche se forse non tanto o così visibilmente come prima.
- Attualmente non vedo alcuna combinazione di potenze locali o anche straniere che possa portare una pace vera e duratura in Afghanistan. Ma una combinazione di Iran+Russia+Cina sarebbe la più efficace nel fornire aiuti e una certa misura di controllo.
- Logicamente è un grosso rischio, ma anche un'enorme opportunità per tutti i vicini dell'Afghanistan, tra i quali vi sono almeno quattro paesi con profondi legami e conoscenza dell'Afghanistan: Pakistan, Iran, Russia e Cina. Ovviamente, a differenza di alcuni "portavoce" del Dipartimento di Stato, so bene che la Russia non ha confini con l'Afghanistan. So anche che Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan li hanno (anche la Cina li ha!). Questi paesi hanno anche alcune unità speciali molto buone che sono abbastanza capaci di combattere. Ma gli "stan" dipendono comunque tutti dalla Russia per la loro sopravvivenza, e lo sanno. Mi aspetto e mi auguro vivamente che Russi, Iraniani e Cinesi vengano almeno coinvolti quanto prima in Afghanistan, se non altro per la formidabile "intelligenza culturale" della loro sofisticata comunità di intelligence che comprende agenti e analisti (no, poche parole di Pashto combinate con un mucchio di dollari non si qualificano come "lavoro di intelligence" - quella mentalità è buona solo per corrompere). Per quanto riguarda i Turchi, anche loro hanno una forte "intelligenza culturale", abbastanza soldi e armi per agitarsi, sono musulmani (anche se non Deobandi) e sicuramente si daranno da fare. Prevedo che falliranno semplicemente perché sono troppo lontani geograficamente e culturalmente. Inoltre, la Turchia non ha i mezzi per un'operazione seria e prolungata in Afghanistan.
- Mi sembra proprio che gli Inglesi abbiano capito per primi la situazione, almeno gli elementi principali. Nessuna vera sorpresa (rimangono i funzionari dell'intelligence più abili nell'UE!), quindi il loro ministro degli Esteri Raab deve offrire un "ramo d'ulivo" molto umiliante (e del tutto inefficace) alla Russia e alla Cina (il tutto mentre grida a gran voce che la Russia vuole invadere l'Europa e la Cina tutta l'Asia). La Russia ha borbottato qualcosa, e forse anche i Cinesi, ma queste sono semplicemente buone maniere diplomatiche. Nessuno dei due paesi accetterà mai una rilevante presenza anglo-sionista in Afghanistan. E nemmeno gli Afghani.
- In questo momento, nessuno può veramente controllare, non parliamo del portare la pace in Afghanistan. Se almeno gli attori principali smettessero di governare il paese e non facessero assolutamente nulla, questo sarebbe un grande miglioramento: non fare del male sarebbe probabilmente il meglio che chiunque possa fare. Infine, proprio come gli Ucraini, lasciamo che siano gli Afghani a scegliere se vogliono un Paese unificato e, se sì, di che tipo. Come potrebbe il popolo afghano esprimere al meglio la propria opinione? Lasciate che siano loro a capirlo.
- Il cosiddetto “problema afghano” non può essere risolto con l'attuale sistema internazionale e diritto internazionale. Proprio come l'Ucraina, l'Afghanistan è ampiamente riconosciuto come un paese totalmente artificiale. Ma come si risolve questo problema? Non si può, finché coloro che hanno creato quel sistema internazionale sono ancora in grado di controllarlo. Prima che la pace arrivi in Afghanistan, dovranno prima nascere una serie di nuove istituzioni. Tragico, rivoltante, ma vero.
Succederà mai? Le nazioni della Zona B saranno abbastanza forti, sagge e determinate da creare nuove istituzioni internazionali? Non lo so.
Ma se non lo faranno, allora il nostro pianeta è davvero perso, fino al Secondo Avvento.
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