Le verità nascoste di David Cameron
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(David Cameron)
(ASCA) - Roma, 24 maggio 2010 - Israele aveva proposto la vendita di testate nucleari al Sudafrica, ai tempi del regime dell'apartheid. Lo rivela il quotidiano The Guardian, citanto documenti segreti del Sudafrica che proverebbero per la prima volta che Tel Aviv e' da molti anni in possesso di armi atomiche.
I documenti ''top secret'' risalgono al 31 marzo 1975 e riferiscono dell'incontro fra i due ministri della Difesa dell'epoca, il sudafricano PW Botha e l'israeliano Shimon Peres (attualmente presidente) che avevano concordato anche di mantenere segreta l'offerta.
I verbali degli incontri sono stati scoperti da uno studioso americano, Sasha Polakow-Suransky, che stava facendo delle ricerche per un libro che avrebbe dovuto definitivamente provare che lo stato ebraico detiene armi nucleari, malgrado non lo abbia mai confermato. Il volume, intitolato ''The Unspoken Alliance: Israel's secret alliance with apartheid South Africa'' esce in questi giorni negli Stati Uniti.
Palestine Telegraph ha rivelato la verità nascosta su David Cameron
di Peter Eyre – Consulente sul Medio Oriente – 24/5/2010
Israele ha sviluppato le armi nucleari del Sud Africa. Con grande stupore ho letto il seguente titolo sul giornale israeliano Haaretz: “Israele si è offerta di vendere armi nucleari al Sud Africa dell’apartheid. Dal mio punto di vista questo titolo dovrebbe essere letto così: “Israele ha aiutato il Sud Africa a sviluppare dieci bombe nucleari da usare in caso di guerra”.
Queste armi non potevano essere commissionate senza l’assistenza di specialisti nucleari israeliani. È inoltre da rilevare il fatto che queste armi erano estremamente mobili e potevano essere trasportate in qualsiasi posto con estrema facilità.
Subito dopo mi sono accorto che questa storia è stata ripresa da un articolo del quotidiano britannico Guardian. Haaretz ha anche fatto riferimento ad un commento del Guardian: “Il Sud Africa ha voluto le armi per impedire agli stati limitrofi ed ad altri nemici di attaccarlo”.
A marzo, il Palestine Telegraph aveva parlato, in diverse occasioni, della “Storia Nucleare” sudafricana e da allora ha fatto riferimento a questo episodio molte volte. La mia domanda è: perché Haaretz e il Guardian improvvisamente hanno riscoperto questa storia oggi? Il Guardian è andato oltre con il seguente sotto titolo: Esclusivo: documenti segreti del periodo dell’apartheid forniscono le prime prove ufficiali delle armi nucleari di Israele.
Non trovate paradossale che siamo stati l’unico giornale a pubblicare la notizia senza ricevere alcun riscontro a livello internazionale ed ora, all’improvviso, questa stessa notizia viene definita come esclusiva nei titoli dei giornali? Dunque avevamo uno scoop e quanto è accaduto in seguito ne ha dimostrato l’autenticità.
Ricordo ancora tutte le persone che mi chiedevano informazioni sull’autenticità dell’informazione che mi era stata data da terzi, e anche sul fatto che tutto questo fosse avvenuto sotto il controllo delle Nazioni Unite, Stati Uniti e Gran Bretagna. Questo non solo prova i rischi incredibili che i governi erano pronti a correre, ma anche il modo in cui questo episodio nella nostra sordida storia venne portato avanti. Ancora più allarmante è il fatto che, a causa dell’assenza di rigide norme di sicurezza voluta dal governo Thatcher (con l’aiuto del nostro attuale primo ministro David Cameron), le tre bombe acquistate dalla Gran Bretagna vennero rubate.
L’accordo di cooperazione nucleare tra Israele e Sudafrica
Il documento “Top Secret” tra il governo israeliano e sudafricano faceva riferimento alla possibile vendita di missili israeliani “Jericho”, ma solo nel caso in cui venissero dotati di testate nucleari. Tutto questo avvenne dopo incontri segreti tenutisi il 31 marzo 1975. Quello che posso rivelare ora è che questa offerta di assistenza si trasformò, da un originario programma di sviluppo missilistico, in un piano completo per la preparazione di una bomba nucleare nel quale gli esperti israeliani erano pienamente coinvolti.
Senza l’assistenza tecnica di Isralele, il Sud Africa non avrebbe mai potuto dotarsi delle dieci armi nucleari, che poi sviluppò e provò nei test sull’isola di Prince Edward, nel sud del Sud Africa.
L’articolo ha rivelato che il Sud Africa era lontano anni luce dalla possibilità di costruire armi nucleari. In meno di due mesi invece, il 4 giugno 1975, Peres e Botha si incontravano a Zurigo. Il progetto Jericho aveva il nome in codice “Chalet”.
Il Guardian è andato avanti dicendo che Botha non voleva proseguire nella trattativa, in parte a causa dei costi. Inoltre qualsiasi accordo avrebbe dovuto avere l’approvazione finale da parte del primo ministro israeliano, che non era scontata.
L’articolo continua: il Sud Africa alla fine costruì le sue bombe atomiche, anche se con l’aiuto di Israele. Ma la collaborazione sulla tecnologia militare aumentò solo negli anni successivi. Il Sud Africa fornì anche una grossa quantità di ossido di uranio di cui Israele aveva bisogno per sviluppare le sue armi.
Soffermiamoci su quella frase: anche se probabilmente con l’aiuto di Israele. Posso dire che non vi è alcun dubbio che in qualche modo Israele facesse accordi col Sud Africa e che lo aiutasse a sviluppare completamente il suo programma di armi nucleari, che ebbe successo quando Israele ed il Sud Africa condussero insieme il loro primo ed unico test nucleare il 22 settembre 1979. La bomba fu piazzata a bordo di un’imbarcazione ormeggiata nell’isola di Prince Edward, nel sud del Sud Africa.
I governi statunitensi e britannici erano molto consapevoli del progresso e dello sviluppo del programma di armi nucleari del Sud Africa e, apparentemente, le Nazioni Unite erano all'oscuro di tutto. Ad un certo punto le Nazioni Unite mandarono un’ispezione in Sud Africa: inutile dire che prima del loro arrivo era già stata smantellata e nascosta qualsiasi cosa.
Sembra inoltre che questi governi fossero pienamente consapevoli e supportassero il programma di armamento chimico e biologico del Sud Africa (CBW), che era stato precedentemente sviluppato in Rhodesia e poi trasportato in Sud Africa con la piena approvazione della Thatcher.
Solo adesso veniamo a sapere degli accordi satanici stipulati da questi leader senza scrupoli e dai loro rispettivi governi, pronti a tutto pur di affermare la loro supremazia sulle altre nazioni e a costruire qualsiasi arma per assicurare il loro status. Un classico esempio del programma CBW in Sud Africa era lo sviluppo della cosiddetta “Black only bomb”, che venne ideata per colpire nello specifico i neri africani. Questa arma non venne mai utilizzata, ma venne concepita per sterminare su grande scala i neri in Africa.
Forse possiamo richiamare il test nucleare che il governo americano cercò di nascondere sotto il nome di “Vela Incident”. Questa storia può essere letta su: http://en.wikipedia.org/wiki/Vela_Incident.
A questo punto possiamo rinfrescare la nostra memoria su questo programma nucleare, quante armi vennero costruite, chi infine comprò le armi e chi probabilmente venne coinvolto in questa patetica gaffe internazionale nella storia della Gran Bretagna. Immagino che qualcuno possa chiedersi il perché improvvisamente tutto questo stia venendo fuori adesso. C'è qualche intenzione da parte di qualcuno di lanciare fango addosso a Tony Blair o Gordon Brown? O potrebbe essere una campagna denigratoria contro il nuovo primo ministro britannico David Cameron... penso che solo il tempo ci potrà chiarire quanto sta avvenendo.
Deve essere chiaro che Maggie Thatcher e qualche esponente dei conservatori erano, non solo consapevoli, ma sostenevano addirittura la “Black only Bomb”, ed erano anche coinvolti in molte altre operazioni. Vi era un traffico sotto banco di armi illegali che a quel tempo ammontava a 55 milioni di sterline. Il denaro, proveniente da fonti governative, giungeva ai trafficanti che vendevano armi sia all'Iran che all'Iraq. Si può chiaramente comprendere che si trattava di un doppio gioco.
Ricordiamo alcuni aspetti di questi accordi:
L'industria nucleare sudafricana prevedeva di dotarsi di 10 testate nucleari senza che le NU lo scoprissero. Non c'è bisogno di dire che certamente i governi statunitensi e britannici erano al corrente di tutto questo, ma non le NU. Mi sembra incredibile che David Cameron ed altri si siano recati in Sud Africa durante il periodo dell'embargo, violando non solo il diritto internazionale, ma anche la disciplina internazionale riconosciuta dalle NU in materia di armi nucleari. Forse sarebbe giusto dire che anche altri personaggi erano probabilmente coinvolti in questo terribile affare. David Cameron era un giovane ricercatore in quel periodo, e certamente non avrebbe potuto gestire questo programma da solo.
Alcune figure chiave possono aver giocato un ruolo maggiore in questa faccenda segreta, come Kenneth Warren (ora Sir Kenneth), David Wiltshire, l'allora capo del DTI Peter Lilley, Alistair McAline e lo stesso trafficante di armi John Bredenkamp. Molti altri furono coinvolti in quest'affare o furono in qualche chiamati in causa. L'ampia lista potrebbe includere John Majors, Ken Clarke, Maggie Thatchers, Son Mark (ora Sir Mark) etc. Dobbiamo ovviamente includere Blair, Brown e molti altri appartenenti al governo britannico.
Che cosa è successo quindi? Abbiamo già detto che le dieci bombe vennero costruite ed una venne fatta esplodere durante un test. Prima che il governo bianco sudafricano perdesse il potere, i leader degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, insieme ai loro omologhi sud africani, erano molto preoccupati che le nove bombe potessero finire nelle mani dei neri africani. Allora si decise di inviarle tutte a Chicago per disinnescarle.
Nello stesso tempo, il governo britannico (Thatcher) intravedeva l'opportunità di avere a disposizione alcune di queste armi, da utilizzare contro l'Iraq nel caso in cui non avesse rigato diritto.
È questo il momento in cui il nostro primo ministro, David Cameron, entrò in gioco quando venne inviato in Sud Africa in totale violazione dell'embargo internazionale. Con l'aiuto di Kenneth Warren e David Wiltshire (con l'approvazione degli US) si assicurarono tre delle nove bombe rimanenti per la Gran Bretagna, da conservare nell'Oman nell'attesa della guerra all'Iraq.
Questo accordo costava più di 52 milioni di sterline pagate dai contribuenti, 17,8 milioni delle quali da deviare sul fondo elettorale del Partito Conservatore, questione che fino ad oggi non è mai stata oggetto di indagine, nonostante sia stata sollevata in Parlamento.
La guerra in Iraq
Come ho già avuto modo di scrivere in alcuni articoli su quest'argomento tra marzo ed aprile, le armi furono trasportate dall'Oman in violazione di qualsiasi norma di sicurezza e vennero conservate in un magazzino privato nell'Oman, privo di sistemi di sicurezza. Queste tre bombe probabilmente vennero rubate dallo stesso uomo che le aveva avute, alias John Bredenkamp, e poi vendute sul mercato al migliore acquirente.
Dovremmo ora riflettere sul suicidio (omicidio) del caro dott. David Kelly che morì semplicemente perché sapeva troppo, essendo personalmente responsabile per aver ricevuto queste armi, per e a nome del governo britannico”.
L'ultima goccia traboccò quando il governo presieduto da Tony Blair, non solo falsificò il dossier sull'Iraq (con l'aiuto di Alistair Campbell), ma andò in guerra con falsi pretesti. Blair, Campbell e Brown erano a completa conoscenza di questa operazione losca.
Oltre all’uso di falsi pretesti, ci fu anche un errore di obiettivo: la guerra fu portata ad un paese sbagliato, perché le tre bombe nucleari erano state già trasportate, a bordo di un'ambulanza, in un altro paese.
Come conseguenza di questa farsa assoluta, più di un milione di iracheni è stato ammazzato, e anche i nostri soldati. E il fatto più rilevante è che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno completamente contaminato l'Iraq, al punto che il suo stesso DNA è sotto attacco costante con effetti devastanti. Lo stesso si può dire della guerra in Afghanistan che venne orchestrata dai governi statunitense e britannico.
Credetemi quando dico che l'11 settembre è stato tutto una cospirazione che coinvolgeva il Mossad israeliano e, ovviamente, George Bush, Dick Cheney, Donal Rumsfled, Henry Kissinger e molti altri... devono esservi stati coinvolti anche la CIA ed il Pentagono. Mi azzarderei a dire che questa guerra al terrore è una “falsa bandiera” della macchina propagandistica. È stata creata nelle menti del “Nuovo Ordine Mondiale” per diffondere paura ed islamofobia in occidente, mentre allo stesso tempo consente ai governi di prendere misure di sicurezza straordinarie con la scusa di un pericolo immaginario. In verità Al Qaeda non esiste e i governi degli Stati Uniti, Gran Bretagna ed Israele continuano a diffondere questa paura attraverso i media per creare panico tra tutti noi.
Non vi è alcun nemico: l' “Asse del Male” si trova nel nuovo ordine mondiale, tra in banchieri internazionali di Wall Street e nella City di Londra. Dobbiamo ricordare che la guerra è utile per chi fa affari, fa salire il prezzo del petrolio e migliora il business più lucrativo... quello del traffico di armi. Alla fine si arriverà alle deportazioni di massa, che Henry Kissinger e la sua gang o i cretini continuano a promuovere. Sono molto vicino a rendere pubblica la prossima storia terribile, che sarà scioccante per tutti quelli che decideranno di leggerla... il mio consiglio sarebbe di leggerla solo se siete preoccupati per quello che queste persone stanno facendo al mondo.
Questo rende il Trattato di Non-Proliferazione (NPT) una barzelletta, dal momento che Stati Uniti, Gran Bretagna e le forze della Coalizione continuano ad utilizzare mini armi nucleari e, come avrete modo di vedere, questo fa parte di un piano di spopolamento di massa.
Sono contento che il Palestine Telegraph sia stato l'unico giornale a pubblicare questa storia sul nucleare ed è ancora l'unico giornale che sta rivelando i fatti che si nascondono dietro questo capitolo oscuro nella storia del mondo. Non pensiamo di avere lo scoop o un'esclusiva... fondamentalmente tutti noi lavoriamo liberamente nella speranza di far emergere la verità e la giustizia per i milioni di persone che sono state e continueranno ad essere vittime di queste armi del male.
Aggiornatevi su quello che sarà pubblicato nella prossima settimana. Si parlerà di un ricorso legale per crimini di guerra che è stato già presentato a Kuala Lumpur, Malesia. Conterrà prove oltre qualsiasi ombra di dubbio. Un anziano avvocato statunitense ha condotto un lavoro estremamente convincente, ma finirà davanti a qualche corte? Probabilmente no...si può solo provare.