Le Grand Soir, 9 dicembre 2013 (trad. ossin)



Mandela: la fine dell'apartheid, omissioni e menzogne

Cartagena & Briatte

La morte di Nelson Mandela ha scatenato una quantità di elogi unanimi nei media e tra le personalità politiche. Certi fatti però sono passati sotto silenzio, quando non sono stati completamente deformati

Molti leader politici occidentali piangono oggi la morte di Mandela e non lesinano elogi alla sua perseveranza e alla sua lotta. Quando si rileggano però i loro atti e dichiarazioni degli anni 1980, ci si accorge che i loro discorsi si sono in realtà adattati alla storia.


Infatti si tratta degli stessi paesi occidentali che hanno sostenuto il regime dell'apartheid per ragioni sia economiche che politiche. La lista delle multinazionali che si sono riempite le tasche grazie all'apartheid e dei politici che sostenevano quel sistema per oscure e inconfessabili ragioni di anticomunismo sarebbe troppo lunga da scrivere (1).


Nelle trasmissioni televisive e nei reportage dedicati a Mandela, il carattere della sua lotta viene spesso deformato. Infatti, secondo i commentatori, avrebbe lottato contro il regime solo con mezzi pacifici. Ebbene, il Congresso Nazionale Africano (ANC), di cui Mandela era dirigente, creò nel 1961, in alleanza con il Partito Comunista Sud-Africano (PCS), le "truppe d'assalto della nazione" (Umkhonto we Sizwe - MK), il loro braccio armato (2). Al comando vi erano Mandela e Joe Slovo, segretario del PC.


Lo Stato sud-africano non ha mai rispettato alcuna frontiera, quando si è trattato di esportare il suo vergognoso regime e la repressione omicida verso i paesi vicini, compresa l'Europa.

Ma non avrebbe mai osato farlo, se non avesse goduto del sostegno dei paesi occidentali più potenti.


E' in questo modo che i "servizi" dell'apartheid hanno potuto, in assoluta impunità e con la complicità dei servizi segreti francesi, assassinare nel 1988 a Arcueil, in Val di Marne, durante la presidenza di François Mitterand, la rappresentante dell'ANC in Europa, Dulcie September (3). Era stato grazie all'attività di Dulcie che l'opinione pubblica francese aveva scoperto la lotta del popolo sud africano per la sua libertà. Ma non è stata questa la prima volta che i servizi segreti francesi sono stati coinvolti in operazioni di sostegno al regime razzista. Già nel 1978 a Parigi, in tempi di aperta amicizia col regime razzista, durante la presidenza di Giscard d'Estaing, erano stati coinvolti nell'uccisione di Henri Curiel, un miltante franco-egiziano legato all'ANC (4).


Nel 1986, anche Pierre-André Albertini, un giovane cooperante francese accusato di lavorare per l'ANC, venne arrestato in Africa del Sud. Ricordiamo che all'epoca i Francesi intrattenevano fiorenti affari col regime sud-africano, anche nel settore nucleare (5). Il signor Stirbois del Fronte Bazionale giunse a definire il giovane Albertini un "terrorista". Vero è che gli Stati uniti e alcuni paesi europei come l'Inghilterra hanno considerato l'ANC come una organizzazione terrorista fino al 2008, definendola "organizzazione comunista" per - secondo loro - stigmatizzarla (6).


Al di là delle frontiere, è stato contro i suoi vicini che il regime razzista sud-africano ha commesso i più terribili misfatti. Dal 1959 la Namibia è stata occupata e colonizzata dall'esercito sud-africano. In Mozambico l'apartheid ha appoggiato una ribellione filo-occidentale. Ma è stato in Angola che si è giocata la sorte delle guerre di aggressione sud-africane. Infatti la sconfitta definitiva del regime dell'apartheid è cominciata con la schiacciante sconfitta del suo esercito a Cuito Cuanavale, in Angola, nel 1988, contro le forze congiunte angolane del Movimento per la liberazione dell'Angola (MPLA), namibiane dell'Organizzazione dei popoli del sud ovest africano (SWAPO) e degli internazionalisti cubani. Ciò nonostante l'occidente non ha lesianato in mezzi militari forniti all'esercito razzista, assicurandogli perfino 7 bombe atomiche da usare contro i copperanti cubani che gli infliggevano una sconfitta dopo l'altra.


Sono rari oggi i media e i commentatori politici che hanno voluto ricordare l'epopea cubana in Africa, che ha consentito alla Namimbia di accedere all'indipendenza nel 1990, all'Angola di consolidare la propria, ma soprattutto a far vacillare le certezze del regime di Pretoria. E tuttavia la battaglia di Cuito Cuanavale è stata la battaglia più importante della storia dell'Africa e, secondo lo stesso Nelson Mandela, fu il "punto di svolta nella lotta per liberare il continente e il nostro paese dal flagello dell'apartheid!" Mandela ha affermato che "gli internazionalisti cubani hanno fornito un contributo all'indipendenza, alla libertà e alla giustizia in Africa senza precedenti" (7).


Dopo il crollo dell'apartheid, e nonostante tutti i canti delle sirene occidentali, Nelson Mandela non ha sbagliato gli amici e ha riservato il suo primo viaggio all'estero all'isola di Cuba per ringraziare il "fratello" Fidel Castro dell'aiuto fornito "nelle ore più buie del popolo sud-africano" (8). Parole e atti che passano oggi sotto silenzio per nasocndere la forza della solidarietà internazionalista cubana e, inoltre, la profondità della sconfitta dell'imperialismo nella regione.


La storia della lotta contro l'apartheid ci ha inseganto che la combinazione di tutti i tipi di lotta, compresa quella armata, con le attive solidarietà internazionaliste può essere capace di sconfiggere i regimi odiosi perfino quando essi sono sostenuti e protetti dalle forze più retrograde e potenti del pianeta.  



Note:


(1)
http://www.swissinfo.ch/fre/index/Comment_la_Suisse_a_soutenu_laparthe...
http://lesactualitesdudroit.20minutes-blogs.fr/archive/2013/06/29/la-f...
http://www.i24news.tv/fr/actu/international/130613-afrique-du-sud-israel
http://www.rtbf.be/info/belgique/detail_quand-une-certaine-belgique-so...


(2)
http://fr.wikipedia.org/wiki/Umkhonto_we_Sizwe


(3)
http://fr.wikipedia.org/wiki/Dulcie_September
http://www.liberation.fr/monde/1997/11/13/meurtre-de-dulcie-september-...
http://www.liberation.fr/societe/2000/02/19/des-mercenaires-francais-o...
http://www.lejdd.fr/International/Actualite/Qui-se-souvient-de-Dulcie-...
http://french-colonies-atrocities-in-black-africa.skynetblogs.be/general/


(4)
http://fr.wikipedia.org/wiki/Henri_Curiel
http://www.monde-diplomatique.fr/1998/04/PERRAULT/10239
http://blog.mondediplo.net/2008-09-25-Henri-Curiel-la-piste-francaise
http://www.bakchich.info/medias/2008/09/29/et-si-laffaire-henri-curiel...
http://archives.mrap.fr/images/0/0b/Dl77_361aparth.pdf


(5)
http://archives.assemblee-nationale.fr/8/qst/8-qst-1987-01-05.pdf
http://archives.mrap.fr/images/0/0b/Dl77_361aparth.pdf


(6)
http://www.dhnet.be/actu/monde/mandela-considere-comme-terroriste-par-...
http://archives.assemblee-nationale.fr/8/qst/8-qst-1987-01-05.pdf


(7)
http://www.legrandsoir.info/discours-historique-de-nelson-mandela-le-2...


(8)
http://piensachile.com/2013/12/nelson-mandela-y-fidel-castro/

 

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