La storia è colma di ironia: in Giappone un nipote in ascesa è in procinto di distruggere l’eredità di suo nonno.

Secondo i sondaggi il partito d’opposizione, Partito Democratico di Giappone (DPJ), riscuoterà un successo enorme. In tale contesto Yukio Hatoyama è pronto a diventare primo ministro in sostituzione di Taro Aso.

Ciò segnerebbe un cambiamento fondamentale di potere, ponendo fine alla perpetua posizione di dominio del Liberal Democratic Party (LDP) creato dal nonno di Hatoyama, Ichiro, nel 1955.

Il numero chiave di questa elezione è 320. Se il DPJ dovesse riuscire ad ottenere i 2/3 della maggioranza o 320 seggi su 480 avrebbe i numeri per emanare qualsiasi legge senza il necessario consenso della Camera Alta. Questa Domenica ci saranno 1.374 candidati di cui 480 per la Camera bassa, 300 per i distretti e 180  per i collegi elettorali proporzionali.

Nella fase finale della campagna l’Asahi Shimbun ha riferito che il DJP poteva ottenere più di 320 seggi, contro i 115 seggi che il partito deteneva prima che la Camera fosse sciolta il 21 luglio.

Secondo i sondaggi invece il LDP riuscirebbe ad ottenere solo 100 seggi contro i 300 ottenuti nelle ultime elezioni. Queste cifre mostrano uno scenario poco roseo per il LDP.

Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il picco più alto dalla fine della seconda guerra mondiale: oltre il 5,7%. Intanto la deflazione obbliga le famiglie a tagliare le spese.

Minoru Morita, un noto analista, ha detto che è molto probabile che il DPJ possa ottenere più di 320 deputati. Morita ha anche detto: “Ma non credo che il DPJ usi la sua forza nella Camera bassa per scavalcare la Camera alta.

Politico dal sangue blu

Alto 177 centimetri, Hatoyama (62 anni) coniuga l’immagine dei calzini di seta e dei cucchiai d’argento. E’ il rampollo di una delle famiglie più ricche ed influenti del paese, ed è stato soprannominato il Kennedy del Giappone.

Hatoyama è un politico di quarta generazione. Il suo bisnonno paterno, Kazuo, è stato presidente del parlamento giapponese tra il 1896-1897 in epoca Meiji. Kazuo servì anche come vice ministro degli affari esteri e come presidente della Waseda University, una delle migliori università del Giappone.
Il nonno paterno di Yukio è stato per tre volte primo ministro tra il 1954 e il 1956, nonché fondatore e primo presidente del LDP al potere. Nel 1951 ha ripristinato i rapporti diplomatici con l’URSS e ha permesso al Giappone di diventare un membro delle Nazioni Unite, sua principale ambizione prima di andare in pensione.

Il padre di Yukio, L’ichiro, è un ex viceministro delle finanze ed ex ministro degli Esteri. Suo fratello minore, Kunio, è un membro della camera bassa per il LDP ed ha lavorato come ministro degli Interni e delle Comunicazioni sotto l’attuale governo di Taro Aso fino al giugno 2009.

Il nonno materno di Hatoyama è stato il compianto Shojiro Ishibashi, fondatore del Bridgestone Corp, la più grande azienda produttrice di gomme e pneumatici con sede a Tokyo. La madre di Hatoyama , Yasuko (86 anni) è chiamata “madrina” negli ambienti politici giapponesi  per via delle ingenti somme ereditate da suo padre Shojiro Ishibashi per finanziare le aspirazioni politiche dei suoi due figli. Soprattutto quando essi crearono il DJP nel 1996. Successivamente il fratello minore Kunio tornò al LDP in quanto i Democratici erano diventati troppo di sinistra rispetto alle sue posizioni centriste.

La famiglia Hatoyama è sempre stata molto permissiva, così si spiegano i caratteri diversi dei due figli.

La famiglia Hatoyama è legata a tre primi ministri: Ichiro Hatoyama, Hayato Ikeda, che ha sostenuto il “piano per il raddoppio del reddito” nel 1960 e Kiichi Miyazawa che ha prestato servizio come premier nel 1991-1993. Yukio Hatoyama possiede circa 8,6 miliardi di Yen (91,9 milioni di dollari) come patrimonio personale. Ha 3.5 milioni di azioni della Bridgestone che ammontano a 6 miliardi di yen, secondo i dati pubblicati nel ottobre 2006.

Battaglia fra nipoti

Questo enorme vantaggio politico di cui dispone la famiglia Hatoyama è equivalente a quello di Aso, che è legato a sette ex primi ministri, tra cui suo nonno Shigeru Yoshida il primo ministro giapponese dopo la seconda guerra mondiale.

Molti osservatori sostengono che la battaglia politica tra LDP Aso e DJP Hatoyama è simile a quella dei loro nonni Shigeru Yoshida e Ichiro Hatoyama che hanno guidato i due più forti gruppi conservatori dopo la seconda guerra mondiale.

Questa sarebbe la battaglia tra i loro discendenti che si trovano in due posizioni diverse nel panorama politico giapponese: Aso per il conservatore LDP e Hatoyama per il riformista DPJ.

Subito dopo la seconda guerra mondiale Yoshida è stato in grado di tenere un solido schieramento politico perché il Quartier generale delle Forze Alleate aveva epurato il potente Ichiro nel mese di agosto 1945. Cinque anni più tardi Ichiro è tornato in auge e ha preso il posto di Yoshida. Ichiro ha cercato di basare la politica sulla leadership dei politici (sistema attuale ancora oggi), mentre Yoshida aveva cercato di fondare il potere politico sul favore dei burocrati.

Yukio Hatoyama ha promesso di abolire l’istituzione amakudari (discesa dal cielo) che ha fornito un mezzo ai legislatori di occupare posizioni di vertice nelle industrie una volta terminato il mandato ministeriale. Aso non è apparso disposto a prometterlo anche lui.
Ascesa politica

Yukio Hatoyama si è laureato all’Università di Tokyo nel 1969 e ha ricevuto un dottorato in ingegneria presso la Stanford University nel 1976. E’ stato eletto la prima volta nella Camera dei Deputati nel 1986 come membro LDP, dopo essere stato assistente al dipartimento di economia aziendale presso l’università di Senshu. Ha lasciato l’LDP in seguito alle elezioni generali del 1993 in cui l’LDP per la prima volta dal 1955 ha perso la maggioranza assoluta. Ciò ha spinto diversi membri a rompere con l’LDP e a fondare nuovi partiti, come il Nuovo Partito Sakigake di cui Hatoyama è divenuto uno dei fondatori.

Ha servito come segretario del vice capo di gabinetto nel gabinetto di Morihiro Hosokawa (1993-94), la cui coalizione di governo, tra cui il New Party Sakigake, aveva rovesciato il LDP da quasi quattro decenni al potere. Nel DPJ Hatoyama ha guadagnato la presidenza del partito nel settembre 1999, ma si è dimesso nel dicembre 2002 durante la confusione generata dalla fusione con il Partito liberale guidato da Ichiro Ozawa.

La fusione del 2003 ha temporaneamente accantonato Hatoyama, ma nel settembre 2004, dopo otto mesi come ministro ombra per gli affari interni, è divenuto ministro ombra degli esteri e segretario generale del partito. Nel maggio 2009 si sono tenute le elezioni per la leadership. Hatoyama sembrava un improbabile vincitore visto che il suo rivale forniva un’immagine più giovane e meno viziata dai rapporti con Ozawa. Ma Hatoyama è stato eletto giusto qualche mese prima le elezioni generali.

Hatoyama può essere molto testardo, deciso e coraggioso, scrive Eiji Oshita, l’autore di un libro sulla famiglia Hatoyama:”L’ambizione della splendida famiglia Hatoyama”

“Ha avuto la disastrosa esperienza di servire in posti chiave come segretario generale” ha riferito Tetsuro Fukuyama, un membro della camera alta del DPJ.

Hatoyama ha una felice vita coniugale, è sposato a Miyuki (65 anni). L’ha incontrata durante gli studi alla Stanford University. E’ stato un furto d’amore. Una volta disse ad una rivista femminile:”Mi è capitato di innamorarmi della moglie di qualcun altro ed ho finito per sposarla io”. Miyuki è un’ex attrice di un popolare corpo di ballo femminile giapponese. Ha raccontato che le circostanze in cui ha conosciuto Miyuki gli avrebbero fatto cambiare stile di vita facendolo diventare un politico. Hatoyama ha un figlio, Kiichiro, (33 anni) che fa attività di ricerca presso l’Università statale di Mosca

Uomo del popolo

Nonostante la sua ricchezza e i suoi privilegi, Hatoyama sta cercando di farsi percepire come uomo del popolo. Spesso dice che vuole indebolire la tradizione dei politici ereditari. Eppure spesso Hatoyama usa termini colti, che la maggioranza delle persone non usa in Giappone, sottolinenando la sua prestigiosa educazione.

Sostiene di voler attuare la politica integrazionista europea di Coudenhove-Kalergi. In un saggio pubblicato nel numero di settembre della rivista mensile Voice, Hatoyama ha affermato che la filosofia “Yuai” o “fraternità”, tradotta da suo nonno Ichiro dagli scritti di Coudenhove-Kalergi, è la sua piattaforma politica orientata verso un indebolimento della burocrazia giapponese e verso il distacco dal capitalismo USA che ha portato alla crisi economica.

Con il motto di “Yuai” Hatoyama dice che spera di lasciarsi alle spalle il nazionalismo e lo sciovinismo parrocchiale. Piuttosto preferirebbe impegnarsi verso un’integrazione dell’Asia orientale sul modello dell’Unione Europea. Egli sostiene l’istituzione di una moneta unica asiatica come risposta alla crescita economica della regione.


source: AsiaTimes

traduzione a cura di ossin

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