Piazza Tienanmen – Che cosa è successo veramente
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Moon of Alabama, 4 giugno 2019 (trad.ossin)
Piazza Tienanmen – Che cosa è successo veramente
Moon of Alabama
Dal 1989, i media occidentali commemorano, ogni 4 giugno, l’anniversario della repressione dei manifestanti di Piazza Tienanmen a Pechino. La prospettiva è sempre parziale e stereotipata, con un esercito brutale che reprime pacifiche manifestazioni.
Non è un’immagine completa. Grazie a Wikileaks, disponiamo di alcuni rapporti sulla situazione dell’ambasciata USA a Pechino dell’epoca. Descrivono una scena diversa da quella dipinta dai media occidentali fino ad oggi.
Decine di migliaia di persone, in gran parte studenti, occuparono la piazza per sei settimane. Protestavano contro le conseguenze politiche e individuali della caotica Rivoluzione Culturale di Mao, che aveva sconvolto tutto il paese. La liberalizzazione e il passaggio al modello più capitalista di Deng Xiaoping dovevano ancora mostrarsi vincenti ed erano all’epoca contrastati dai duri del Partito comunista.
La parte più liberale del governo trattò coi manifestanti, senza trovare alcun accordo. I duri del partito insistevano perché i manifestanti fossero allontanati dalla piazza. Quando alla fine il governo tentò di sloggiarli dalla immensa piazza, i manifestanti opposero resistenza.
Il 3 giugno, il governo inviò truppe verso il centro cittadino di Pechino. Ma i convogli militari furono bloccati. Alcuni vennero attaccati. L’ambasciata USA riferì che i soldati erano stati presi in ostaggio:
" La tensione è montata nel pomeriggio quando alcuni residenti di Pechino hanno cominciato a sfogare la loro rabbia prendendosela coi militari e la polizia e attaccando i loro veicoli. Gli studenti hanno mostrato alcune delle armi, delle attrezzature e dei veicoli militari catturati, perfino nei pressi del Parco Zhongnanhai (sede del governo). Un tentativo di liberare il personale militare ancora in ostaggio o per sgombrare l’ingresso sud di Zhongnanhai è stata forse la ragione di un attacco limitato con gas lacrimogeni in questa zona verso le ore 15 ".
Disponiamo dell' immagine orribile di una vittima che militava dalla parte del governo.
Un altro cablo del 3 giugno osserva:
" E’ evidente che le truppe non hanno ricevuto l’autorizzazione a fare uso della forza. Ma il fatto che siano numerose, che siano in tenuta protetta e dispongano di armi automatiche, indicano che l’opzione dell’uso della forza è reale ".
Nella prima mattinata del 4 giugno, i militari raggiunsero finalmente il centro città, tentando di allontanare la folla da piazza Tienanmen:
" Gli studenti hanno lanciato pietre almeno su un veicolo blindato incendiandolo, secondo funzionari dell’ambasciata che si trovavano nelle vicinanze. ABC ha dichiarato che un altro veicolo blindato per il trasporto dei militari era in fiamme. E’ stato dato fuoco almeno anche ad un altro bus, secondo i reporter di ABC NEWS presenti sul posto alle ore 1,20 " .
I soldati reagirono come qualsiasi soldato quando vede i suoi camerati cotti alla griglia.
" Sono stati segnalati spari indiscriminati di mitraglia da parte delle truppe sul posto. Si possono sentire le raffiche dall’ambasciata e dal complesso diplomatico Jianguomenwai. I testimoni segnalano lanci di gas lacrimogeno sulla piazza, razzi e traccianti sono stati lanciati al di sopra ".
La gran parte degli atti di violenza non si verificarono nella piazza, che era già quasi vuota a quel punto, ma nelle strade vicine. I soldati tentarono di allontanare la folla senza ricorrere alle armi:
" La situazione nel centro della città è assai confusa. Gli agenti del Pechino Hotel hanno detto che le truppe spingono una grande folla in direzione est rispetto a Changanjie. Per quanto non sembri che queste truppe sparino sulla folla, un ufficiale parla di spari alle spalle delle truppe provenienti dalla piazza ".
Quando alla fine la piazza fu svuotata, il movimento di protesta degli studenti si dissolse.
Aggiornamento (5 giugno)
Peter Lee, alias Chinahand, si trovava sul posto. Ha appena pubblicato il suo racconto di testimone oculare scritto all’epoca.
I servizi segreti occidentali hanno fatto espatriare clandestinamente circa 800 dirigenti della loro «rivoluzione colorata», ha scritto il Financial Times :
" Molti sono andati in un primo tempo in Francia, ma la maggior parte è andata negli Stati Uniti con borse di studio nelle Università della Ivy League.
Le missioni di espatrio con l’aiuto del MI6, il servizio di intelligence del Regno Unito, e della CIA, avevano a disposizione, secondo molti testimoni, dispositivi di scrambler, apparecchi di segnalazione a raggi infrarossi, apparecchi di visione notturna e armi ".
Fine dell’aggiornamento
Ignoriamo quante persone siano morte nel corso delle manifestazioni. Le stime variano da qualche decina a diverse centinaia. Non v’è alcuna prova che le stime più alte siano corrette. Ignoriamo anche quante delle vittime fossero soldati, quanti manifestanti violenti o passanti innocenti.
Il New York Times approfitta del 30° anniversario degli incidenti del 4 giugno per riproporre un’immagine interpretata come un esempio vincente di resistenza civile.
" E’ diventata un simbolo mondiale di libertà e sfida, immortalata da foto, immagini televisive, manifesti e t-shirt.
Ma tre decenni dopo che l’esercito cinese ha schiacciato le manifestazioni di piazza Tienanmen, il "Tank Man" - la persona che affrontò coraggiosamente il convoglio di carri armati per sfilava lungo una strada di Pechino – continua a restare avvolto nel mistero ".
Quell’uomo era davvero un eroe? Ignoriamo che cosa volesse realmente e anche se fosse o meno un manifestante:
" Secondo l’autore della foto, il fotografo dell’AP, Jeff Widener, essa è stata scattata il 5 giugno, all’indomani degli incidenti di piazza Tienanmen. I carri provenivano e non erano diretti verso piazza Tienanmen. E sono stati bloccati non da uno studente, ma da un uomo con una borsa della spese che attraversava la strada e ha deciso bloccare i carri in partenza. Il carro di testa ha fatto tutto il possibile per non investirlo ".
Il video più lungo del faccia a faccia col tank – spegnete l'orribile sottofondo musiclae – mostra che l’uomo ha parlato col comandante del carro che non ha tentato in alcun modo di allontanarlo. La scena termina nel giro di un paio di minuti, quando alcuni passanti civili convincono l’uomo ad andarsene. Il NYT scrive anche:
" Ma più di recente il governo ha cercato di cancellare la memoria di Tank Man, censurando la sua immagine online e punendo chi ne parla...
Di conseguenza, oggi molti Cinesi, soprattutto i più giovani, non conoscono queste immagini ".
Al che Carl Zha, che si trova attualmente in Cina e parla la lingua, risponde:
Carl Zha @CarlZha - 15h23 utc - 4 giugno 2019
A titolo di cronaca, tutti in Cina sanno quel che è accaduto il 4 giugno 1989. Il governo cinese lo ricorda loro ogni anno irrigidendo la censura all’approssimarsi dell’anniversario. I reporter occidentali che dicono che i Cinesi non sanno, sono stupidi/privi di intelligenza o deliberatamente imbroglioni
Infatti la cosa vale per la Cina in generale. Io non so affatto se i reporter occidentali siano stupidi o imbroglioni. Ho sempre pensato che la gente non possa essere così stupida, ma resto costantemente sorpreso ...
e
Carl Zha @CarlZha - 15:42 utc - 4 giugno 2019
Questa immagine è stata condivisa da uno dei gruppi Wechat in cui mi trovavo oggi. Sì, tutti hanno capito a che cosa si riferisce
Carl raccomanda il film in due parti, The Gate To Heavenly Peace (video), come il miglior documentario sulle manifestazioni di piazza Tienanmen. Analizza il contesto politico e sociale nel quale sono esplosi gli incidenti e comprende molte voci e immagini originali.