Al Jazeera racconta la storia del 7 ottobre che i media occidentali non raccontano
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La guerra in Medio Oriente, 22 marzo 2024 - Un nuovo documentario rivela come il mainstream giornalistico si sia fatto megafono di accuse false e provocatorie,,,
Middle East Eye, 22 marzo 2024 (trad.ossin)
Al Jazeera racconta la storia del 7 ottobre che i media occidentali non raccontano
Peter Oborne
Un nuovo documentario rivela come il mainstream giornalistico si sia fatto megafono di accuse false e provocatorie
Persuasivo. Sobrio. Perspicace. Scrupoloso. L'unità investigativa di Al Jazeera ha prodotto un filmato che racconta quanto realmente accaduto il 7 ottobre.
Questo autorevole documentario non esita a descrivere nel dettaglio le atrocità e i crimini di guerra commessi da Hamas. Ma dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che molti dei resoconti spaventosi riferiti da fonti israeliane sono falsi.
Quelle storie fortemente provocatorie, che riguardassero accuse di stupro di massa o decapitazione e rogo di bambini, non erano supportate da prove o erano semplici bugie. Eppure, hanno preparato la strada alla ferocia omicida del successivo attacco israeliano a Gaza, che è stato ritenuto dalla Corte Internazionale di Giustizia un plausibile genocidio.
Al Jazeera analizza scrupolosamente come questi resoconti siano diventati di pubblico dominio. Ciò comporta che si approfondisca il ruolo della Zaka, l'unità israeliana di soccorso nelle emergenze, composta da paramedici addestrati che intervengono nei casi di atti terroristi e di omicidi.
Al Jazeera mostra come Zaka abbia fornito dettagli di atrocità mai avvenute, compresi bambini bruciati e decapitati, che hanno fatto notizia in tutto il mondo e sono stati utilizzati da Israele per ottenere il massimo effetto propagandistico e guadagnarsi simpatia.
Un dipendente della Zaka, Yossi Landau, ha detto ai giornalisti che Hamas ha bruciato vivi “due mucchi di 10 bambini ciascuno” in una casa nel Kibbutz Be'eri.
Questo racconto è stato ripreso dai media, ed è stato ripetuto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una conversazione con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Hanno preso dozzine di bambini, li hanno legati, bruciati e giustiziati”.
Inchiesta fondamentale
Ma come mostra Al Jazeera, questi resoconti non erano veri. Un esame dell'elenco dei morti ha chiarito che due gemelli di 12 anni sono stati tragicamente uccisi quando la polizia e i soldati hanno fatto irruzione nella casa di Be'eri, ma non c'erano altri bambini in quel luogo, osserva il documentario.
Più in generale, l'elenco rivela che il 7 ottobre sono morti due bambini. Uno è stato ucciso da un proiettile sparato attraverso una porta, mentre l'altro è morto a seguito di un taglio cesareo d'urgenza dopo che la madre era stata colpita. Nessuno dei due è stato bruciato o decapitato.
Al Jazeera mostra anche che non ci sono prove serie a sostegno delle accuse di stupro diffuso e sistematico, esponendo i fatti noti e poi citando quanto ha dichiarato l'avvocato britannico Madeleine Rees della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà, che ha detto: "Nessuna delle prove prodotte finora suggerisce che [lo stupro sia stato] diffuso e sistematico”.
Si tratta di un’inchiesta seria, misurata e fondamentale. Solleva un punto interessante e significativo: perché è stato lasciato ad Al Jazeera il compito di portare avanti questo lavoro?
Perché non lo ha fatto la BBC? ITN? Sky News? La famosa unità investigativa del Sunday Times? Tabloid di propaganda come il Daily Mail o il Daily Express? Fogli di grande impatto come il Times di Londra?
La risposta potrebbe essere semplice: gli stessi media mainstream britannici hanno svolto un ruolo significativo nel promuovere e sostenere i resoconti israeliani inventati del 7 ottobre. L'Express, il Daily Mail, il Times, l'Independent e il Metro hanno tutti pubblicato articoli in prima pagina che amplificavano le affermazioni israeliane sulla morte di 40 bambini. La prima pagina del Daily Mail diceva: “Questo è stato un olocausto puro e semplice”.
Anche mettere in discussione questi resoconti terrificanti suscitava accuse di malafede. Secondo un titolo del Telegraph: “Israele non aveva alcun dovere di mostrare le prove che Hamas ha massacrato bambini”.
Disumanizzare i palestinesi
Le prime notizie di bambini bruciati e decapitati presentavano Hamas come barbari subumani, paragonabili allo Stato islamico.
Questi rapporti potrebbero essere usati per giustificare la ferocia di Israele nei confronti della popolazione palestinese di Gaza. "Sento le richieste di un cessate il fuoco", disse alle Nazioni Unite l'allora ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, “Ditemi, qual è una risposta proporzionata all’uccisione di bambini? Al fatto di avere stuprato le donne e poi bruciate? Al fatto di avere decapitato dei bambini? La risposta proporzionale al massacro del 7 ottobre è la distruzione totale, la distruzione totale, fino all’ultimo membro di Hamas”.
Per riprendere le parole del senatore repubblicano statunitense Marco Rubio: “Non credo che possiamo aspettarci che Israele coesista o trovi qualche intesa diplomatica con questi selvaggi”.
Secondo il ricercatore Marc Owen Jones, citato nel film di Al Jazeera, “la violenza sessuale e altre forme di violenza vengono utilizzate come arma per disumanizzare un nemico, e la disumanizzazione è importante nei conflitti. Perché? Perché la disumanizzazione abbassa la soglia al di sopra della quale diventa accettabile l’attacco o l’aggressione contro un altro gruppo di persone. E come si ottiene questo risultato? Considerandoli come subumani.
Questo film di Al Jazeera fa molto di più che correggere soltanto la cronaca degli eventi del 7 ottobre. Ciò solleva anche serie preoccupazioni per il fatto che i media britannici non riescano a mettere in discussione la narrativa israeliana.
È stato lasciato interamente ai media non mainstream il compito di esercitare controllo e critica, e di comportarsi come giornalisti professionisti. Diamo loro un nome: un ottimo lavoro è stato fatto da Grayzone, Intercept, Electronic Intifada, Yes! Magazine, Mondoweiss e, in una certa misura, il quotidiano israeliano Haaretz.
Nel frattempo, i principali media britannici si sono esposti all’accusa di essere stati complici della disumanizzazione dei palestinesi, cosa che a sua volta ha aperto la strada a quello che sembra ogni giorno di più un genocidio a Gaza.
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