Crisi Siriana
I ribelli “moderati” della CIA sgozzano un bambino in Siria
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Crisi sirana, luglio 2016 - Il Movimento Nour al-Din al-Zenki, un gruppo di "ribelli" siriani addestrati e finanziati dalla CIA, ha sgozzato un bambino, al grido di Allah Akbar (nella foto, l'immagine raccapricciante)
Moon of Alabama, 19 luglio 2016 (trad.ossin)
I ribelli “moderati” della CIA sgozzano un bambino in Siria
L’operazione statunitense per rovesciare il governo siriano ha recentemente registrato qualche successo.
La Forza democratica siriana, un gruppo composto essenzialmente da Curdi siriani finanziati dagli USA, tiene sotto assedio la città orientale di Manbij, nelle mani dello Stato Islamico. Secondo il commissario per i diritti umani dell’ONU, 70.000 civili in trappola a Manbij sono privi di qualsiasi rifornimento. Si attendono gli appelli a porre immediatamente fine all’assedio o almeno a rifornire di più cibo questi sventurati. Ma nessun appello viene dai fan del R2P (responsabilità di proteggere) dell’amministrazione Obama e dai gruppi di propaganda dell’opposizione siriana generosamente finanziati. Che gli Stati Uniti siano riusciti ad evitare qualsiasi polemica a proposito dell’assedio è certamente un successo!
Ben altro, invece del cibo, gli Stati Uniti hanno mollato su Marjib :
Almeno 56 civili sono rimasti uccisi martedì nel corso degli attacchi aerei a nord della città assediata di Manbij, nelle mani dello Stato islamico nel nord della Siria, e i residenti… hanno affermato di ritenere che l’attacco sia stato effettuato dall’aviazione USA, secondo le rilevazioni di un gruppo di sorveglianza.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede in Gran Bretagna, ha detto che vi sono 11 bambini tra le vittime, e che decine di altre persone sono rimaste ferite.
La CIA finanzia una lunga lista di gruppi mercenari in Siria, per combattere il governo siriano e i milioni di Siriani che questo governo protegge. Ha rifornito diversi di questi gruppi di missili anticarro TOW di grande potenza:
I gruppi coi quali la CIA consente attualmente di dividere le munizioni sono: […] il Movimento Nour al-Din al-Zenki, (Harakat Nour al-Din al-Zenki) …
Secondo Riam Dalati, produttore di BBC Foreign News, sono stati proprio i ribelli “moderati” di Nour al-Din al-Zenki che ieri hanno catturato un bambino palestinese di 8, 10, forse 12 anni, l’hanno insultato e accusato di combattere dalla parte del governo siriano. Il bambino non aveva uniforme e si notava una flebo infilata nel braccio destro.
Poi i ribelli moderati della CIA hanno sgozzato il bambino con un coltello, sul cofano di una camionetta rossa. Ci sono foto e video del bambino ancora in vita, e anche un video della decapitazione. Il gruppo Zinki, come la Cia che lo sostiene d’altronde, già godeva fama di pratiche di tortura.
Tutto ciò dimostra ancora una volta che l’amministrazione Obama non ha fatto nulla, o almeno non abbastanza, per aiutare queste forze democratiche in Siria. Se questi moderati avessero ricevuto più armi, avrebbero potuto utilizzare qualcosa di meglio di un vecchio coltello arrugginito per tagliare la testa del bambino. E infatti il gruppo si lamenta della tirchieria della comunità internazionale.
L’amministrazione Obama ha fatto del suo meglio per proteggere, non solo i “moderati”, ma anche Al Qaeda in Siria, alias Jabhat al Nusra, dagli attacchi delle forze siriane e russe. I ribelli “moderati” sostenuti dagli USA, come quel simpatico gruppo di cui abbiamo parlato prima, si sono mescolati ai combattenti di Al Qaeda, ed è perciò che gli Stati Uniti sostengono che entrambi sono protetti dall’accordo di cessate il fuoco concluso con i Russi. Appare evidente che gli USA hanno a lungo considerato al Qaeda in Siria come un problema locale che poteva essere utilizzato in funzione anti-Assad, senza che potesse mai diventare un pericolo per gli stessi Stati Uniti e i loro interessi. I Russi, dal canto loro, hanno sempre sostenuto che il gruppo fosse un bersaglio legittimo, respingendo gli ultimi tentativi USA di proteggerlo come se niente fosse.
Ma qualcosa ha improvvisamente spinto l’amministrazione Obama – di fatto il Segretario di Stato Kerry – a mutare di tattica:
«Il fatto che Nusra complotti contro alcuni paesi. Quanto accaduto a Nizza la notte scorsa potrebbe ben venire da Nusra o da un’altra entità, perché è questo che questi gruppi fanno».
Il fatto che l’attacco di Nizza riproduca uno scenario pubblicato in un volantino di Al Qaeda ha forse finalmente posto termine alle rovinose combine dei pezzi dell’amministrazione che sostenevano questo gruppo. Ma, ancora una volta, c’è voluto un dramma per arrivarci. L’Amministrazione USA non si è mai preoccupata di sostenere i radicali più brutali, in Afghanistan, in Libia, in Siria e altrove, fino a quando questi non si sono rivoltati per mordere. Si può ben dire che sia stata necessaria la brillante azione dell’uccisione di oltre 80 persone a Nizza perché gli Stati Uniti rinunciassero ad appoggiare Al Qaeda.
Senza l’aiuto dei crudeli combattenti di Al Qaeda, i ribelli “moderati” della CIA non hanno alcuna speranza di battere il governo siriano. Gli Stati Uniti si decidono finalmente a seguire l’esempio russo e si preparano ad attaccare Al Qaeda e altri gruppi dello stesso stampo in Siria. Il progetto di rovesciare il governo è dunque, al momento, a un punto morto. La Turchia rinuncia a giocare il triste ruolo finora giocato in Siria e si riavvicina a paesi alleati di Assad, come la Russia e l’Iran. Ciò fornirà una ragione supplementare all’Amministrazione USA per abbandonare discretamente il suo progetto di rovesciare Assad.