Trump e l'attacco all'Iran bloccato
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Moon of Alabama, 21 giugno 2019 (trad.ossin)
Trump e l'attacco all'Iran bloccato
Moon of Alabama
La Casa Bianca mette avanti la storia di un «ripensamento di Trump», che probabilmente non ha mai approvato un attacco contro l’Iran
La notte scorsa, il presidente statunitense Trump avrebbe bloccato in extremis un attacco militare contr l’Iran che era stato già ordinato.
E’ la versione ufficiale, ma la sua veridicità è dubbia. La campagna iraniana di «massima pressione» contro le sanzioni di Trump è sempre in corso. E ci sono primi segni di riuscita.
Titolo del New York Times : «Trump approva l’attacco contro l’Iran, ma improvvisamente si tira poi indietro».
" WASHINGTON – Il presidente Trump ha autorizzato attacchi militari contro l’Iran come rappresaglia per avere abbattuto un drone di sorveglianza statunitense, ma ha bloccato un attacco programmato giovedì sera, dopo una giornata di tensione crescente.
Fino alle 7 di sera, responsabili militari e diplomatici si sono preparati ad un attacco, dopo intense discussioni e dibattiti alla Casa Bianca tra i più alti responsabili della sicurezza nazionale e alcuni leader del Congresso, secondo quanto riferito da molti alti responsabili dell’amministrazione che vi hanno partecipato o che sono al corrente delle decisioni.
Alcuni hanno detto che il presidente aveva in un primo momento approvato attacchi contro alcuni bersagli iraniani, come batterie di radar e di missili.
L’operazione era in corso di preparazione quando è stata annullata, ha dichiarato un alto responsabile dell’amministrazione. Gli aerei erano in volo e le navi in posizione, ma non era stato ancora lanciato alcun missile, quando è giunto l’ordine di fermarsi, ha dichiarato lo stesso responsabile... "
La storia del New York Times accusa i falchi dell’amministrazione Trump, Bolton, Pompeo e la regina della tortura oggi al vertice della CIA, Gina Haspel, di aver premuto per l’attacco. Il Pentagono e alcuni leader del Congresso si sarebbero detti contrari. L’articolo del NYT contiene anche questo curioso paragrafo:
" Interrogati sui progetti di attacco e sulla decisione di bloccarlo, la Casa Bianca ha rifiutato di commentare, e lo stesso i capi del Pentagono. Nessun responsabile governativo ha chiesto al New York Times di non pubblicare l’articolo "
L’agenzia Associated Press presenta una storia simile: gli Stati uniti si preparavano ad attaccare l’Iran, quando l’autorizzazione è stata ritirata. Anche il Washington Post e ABCNews hanno detto cose simili. La Casa Bianca sta chiaramente spingendo questa versione della storia.
Ma non tutti sono rimasti convinti della storia di un attacco pianificato e poi annullato all’ultimo momento. Jeffrey Lewis, specialista dei conflitti internazionali, ha dichiarato:
" Jeffrey Lewis @ArmsControlWonk - 3:43 UTC - 21 giugno 2019
Non mi convince questa storia. La squadra di Trump sta cercando di giocare su più tavoli – agisce con prudenza ma parla con durezza. E’ più o meno quello che fece Nixon nel 1969. Perché non limitarsi ad ammettere che qualche volta la prudenza è la scelta intelligente?
Il @nytimes raccontava la stessa storia con Nixon nel 1969. Nixon non aveva intenzione di mettere in campo rappresaglie, ma voleva si pensasse che l’aveva quasi fatto – e la Dama Grigia [il NYT] lo aiutava in questo. ---> "I consiglieri dicono che Nixon auspica rapide rappresaglie contro la Corea" "
Anche Elijah Magnier, giornalista che dispone di fonti eccellenti a Teheran, respinge questa versione. Parlando della storiella del New York Times, sottolinea:
" Elijah J. Magnier @ejmalrai - 4h02 UTC - 21 giugno 2019
E’ molto imprecisa e l’Iran ieri lo "sapeva": l'amministrazione statunitense ha sussurrato questa informazione perché Trump potesse salvare la faccia.
Ho accennato a questa informazione ieri, prima che fosse pubblicata dai media statunitensi. L’Iran – alcune fonti – ha respinto lo "scenario del teatro di guerra". Maggiori informazioni stasera "
" Elijah J. Magnier @ejmalrai - 19h41 UTC - 20 giugno 2019
Dispongo di preziose informazioni secondo cui i servizi di intelligence USA avrebbero inviato un messaggio agli Iraniani per accordarsi su un certo scenario.
Questa informazione, altre ancora, saranno contenute in un articolo che scriverò domani (si spera) sulla crisi #Iran e #USA ".
Dopo il drone, il prezzo del petrolio è aumentato del 10%. Trump se ne sarà accorto. L’Iran aveva già avvisato che non vi sono margini di discussioni e che qualsiasi attacco contro il paese avrebbe avuto conseguenze mortali:
" DUBAI (Reuters) – Funzionari iraniani hanno dichiarato a Reuters venerdì che Teheran aveva ricevuto un messaggio del presidente USA Donald Trump per il tramite dell’Oman, che annunciava l’imminenza di un attacco statunitense contro l’Iran ...
Un altro funzionario ha detto: "Noi abbiamo premesso con chiarezza che la leadership iraniana è contraria ad ogni trattativa, ma che avremmo comunque trasmesso il messaggio perché fosse posta in grado di prendere una decisione... Abbiamo comunque informato i dirigenti dell’Oman che qualsiasi attacco contro l’Iran avrebbe conseguenze regionali e internazionali" "
Tutta la storia «Un attacco ordinato ma poi annullato da Trump ha salvato la giornata» potrebbe essere assolutamente falsa.
Quando ieri pomeriggio Trump ha parlato con la stampa, aveva già cominciato a ridimensionare il dramma del drone statunitense abbattuto dagli Iraniani. Come abbiamo scritto nell’aggiornamento della storia del drone di ieri:
" Trump ha tenuto una conferenza stampa nella Sala Ovale. Sembra avere ridimensionato (video) il fatto. Si è rallegrato che il drone fosse senza pilota. Ha detto che aveva "la forte impressione" che "qualcuno avesse commesso un errore", che "un generale iraniano avesse probabilmente commesso un errore". Ciò significa che non accusa il governo iraniano di avere abbattuto il drone, ma solo grugnisce sommessamente che "può essersi trattato di un errore".
Questa dichiarazione gli consente di evitare di lanciare importanti rappresaglie".
Un attacco come rappresaglia per il drone abbattuto potrebbe non essere mai stato ideato. Un’altra interpretazione è che gli Stati Uniti hanno cercato di accordarsi con gli Iraniani per un «attacco» simbolico. Che colpisse magari un luogo desertico per permettere a Trump di salvare la faccia. L’Iran non avrebbe accettato l’accordo.
Ma ci sono anche segnali che alcuni attacchi erano davvero in preparazione:
" @IntelCrab - 3:26 UTC - 21 giungo 2019
Non mi sono fatto ancora un’opinione sulla storia raccontata dal NYT, ma vorrei dire una cosa... il traffico radio HF che abbiamo registrato oggi è coerente con l’affermazione che almeno alcuni attacchi erano stati autorizzati ".
L’insolito traffico radio ad alta frequenza fa pensare alla preparazione di un attacco, spiega l’analista Open Source IntelCrab.
C’è anche un’altra plausibile spiegazione del fatto che un attacco imminente sia stato annullato. Il Wall Street Journal scrive: «Un impianto saudita colpito da un missile che sembra partito dallo Yemen»
" Alti responsabili di diverse agenzie governative USA sono stati convocati alla Casa Bianca mercoledì sera, secondo quanto riferito da un funzionario.
"Al presidente sono state fornite informazioni su un attacco missilistico contro il Regno di Arabia saudita ", ha dichiarato Sarah Sanders, addetta stampa della Casa Bianca, mercoledì. "Seguiamo la situazione da molto vicino, e continuiamo a consultare i nostri partner e alleati" "
Gli Houthi, alias Ansar Allah, hanno colpito ieri l’impianto di dissalazione e di elettricità saudita di Al-Shuqaiq, vicino alla città di Jizan, nel sud del paese. I sauditi hanno confermato l’attacco:
" Il colonnello Turki al-Maliki, portavoce della coalizione saudita in guerra contro Ansar Allah, ha confermato l’attacco, affermando che un proiettile ostile, non ancora identificato, è atterrato nei pressi dell’impianto di dissalazione d’acqua di Al-Shuqaiq, senza provocare vittime o danni. Ha aggiunto che si tratta di un ennesimo attacco deliberato dei ribelli contro obiettivi civili "
Deve essere stato uno shock per i Sauditi. Circa il 75% della loro acqua proviene da impianti di dissalazione. Il popolo morirebbe di sete se venissero distrutti. Il re dell’Arabia saudita ha forse chiamato la Casa Bianca chiedendo di annullare l’attacco contro l’Iran per timore che potrebbero esservi ritorsioni contro gli impianti di produzione di acqua? E’ questa la vera ragione che ha spinto la Casa Bianca a convocare i consiglieri e ad annullare l’attacco?
Gli Houthi hanno anche lanciato un ampio attacco contro l’aeroporto di Jizan:
" Brasco_Aad @Brasco_Aad - 18h17 UTC - 20 giungo 2019
Massiccio attacco di droni Houthi contro l’aeroporto di Jizan stasera.
Testimoni sauditi segnalano danni importanti dentro e intorno all’aeroporto "
I voli verso Jizan sono stati annullati all’annuncio dell’attacco.
I recenti successi degli attacchi Houthis in Arabia saudita mostrano un notevole incremento in qualità e quantità. Gli Houthi hanno evidentemente ricevuto nuove armi. Le loro azioni rientrano nella campagna iraniana mirante a esercitare una «pressione massima» su Trump. Come scrive Abdel Bari Atwan :
" Gli alleati israeliani e quelli del Golfo hanno sfruttato la stupidità di Trump per trascinarlo in una guerra contro l’Iran per loro conto. Gli Iraniani cercano di fargli capire che una simile guerra comporterebbe costi esorbitanti per gli Stati Uniti, e anche per i loro alleati. Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha ammonito che qualsiasi guerra non si fermerebbe all’Iran, ma coinvolgerebbe l’intera regione.
Anche se non ci sarà un attacco statunitense diretto, gli Iraniani non resteranno inerti in attesa che l’assedio loro imposto da Trump li costringa a capitolare, o a morire di fame col divieto di esportazione del loro petrolio. E’ un’altra cosa che il presidente USA non capisce. E non la capirà probabilmente mai prima di constatare l’ampiezza delle rappresaglie iraniane contro le forze, le navi e le basi militari del suo paese, oltre che le città, gli aeroporti, le centrali elettriche e gli impianti di dissalazione dei suoi alleati "
Trump conduce una guerra economica contro l’Iran, imponendo sanzioni su tutto quanto questo paese esporta o importa. L’Iran fa del suo meglio per contrastarla creando degli incidenti suscettibili di una “smentita plausibile”, ma che mettano Trump sotto massima pressione. Sembra finalmente che Trump cominci a capirlo.
Ieri sera, Tucker Carlson, un conduttore di Fox News con una linea diretta alla Casa Bianca, ha messo in onda due forti sequenze anti-guerra nel suo show (video). Nella seconda, Carlson discute con il colonnello Douglas McGregor, militare in pensione. Entrambi auspicano un ritiro delle sanzioni. Era forse una chiacchierata pianificata (alle 21,56) per giustificare la decisione di Trump :
" Carlson : C’è forse una sola ragione che consigli di mantenere questo livello di sanzioni contro l'Iran? Stiamo forse ottenendo qualcosa?
McGregor : E sì. Credo che l’idea fosse quella i distruggere l’economia iraniana per mettere il paese in ginocchio. Non mi pare propriamente che sia quanto dobbiamo fare giunti a questo punto. Penso che il presidente abbia la sensazione che esista oramai un’opportunità per la diplomazia, per un nuovo approccio con l’Iran che potrebbe consentire di mutare la situazione e produrre risultati positivi.
Guarda, sarebbe una rovina per la nostra economia se impegniamo l’Iran in una guerra. L’Iran otterrà istantaneamente il sostegno di tutto il mondo. Appariranno come le vittime di questo "attacco limitato" di cui si parla. L’idea di attacco limitato è una pura follia. Comunque provocherà una guerra. Tutti, la Cina, la Russia, l’India e diversi paesi europei correranno in aiuto dell’Iran. Ci ritroveremo con la più ampia coalizione contro di noi che si sia vista da decenni.
Penso che il presidente lo abbia capito. Ha grande intuito. Ma deve sbarazzarsi dei guerrafondai, deve cacciare questi demoni e i loro attacchi limitati fuori dalla Studio Ovale. L’ultima cosa di cui ha bisogno l’agenda America First è una stupida guerra con l’Iran, inutile e senza interesse. Trump lo sa e deve agire.
[Tucker Carlson è d’accordo] "
Trump potrebbe ben volere avviare trattative diplomatiche con l’Iran. Ma l’Iran non accetterà il dialogo finché saranno mantenute le sanzioni economiche contro il paese. Continuerà la sua campagna di pressione massima creando nuovi incidenti che accresceranno ancor di più il prezzo del petrolio. La soluzione più semplice per Trump sarebbe di abolire le sanzioni contro l’Iran. Dovrebbe almeno accordare deroghe alla Cina e ad altri paesi consentendo loro di acquistare nuovamente il petrolio iraniano.
Se così non sarà, l’Iran colpirà, ancora e ancora, quelli che chiedono la guerra contro di lui. Ieri sono stati un drone USA e un impianto di dissalazione saudita ad essere colpiti. Il prossimo incidente potrebbe prodursi in una installazione petrolifera degli Emirati Arabi Uniti o essere un attacco simbolico contro Israele.
La palla è ancora nel campo di Trump. Deve agire al più presto per evitare una guerra più vasta.