Ancora una riflessione su Gaza e sul Corriere della Sera
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Ancora una riflessione su Gaza e il giornalismo che ci manca
Chantal Meloni
É da venerdí che l'esercito israeliano sta bombardando la Striscia di Gaza.
Ieri notte sono andata a letto con un bilancio provvisorio di 18 morti e oltre 50 feriti (alcuni membri della resistenza armata palestinese, molti civili, donne, anziani, bambini, gente che semplicemente si trovava nei paraggi, di passaggio o mentre dormiva).
Stamattina il radio giornale tedesco con cui mi sveglio a berlino ha dato la notizia dei bombardamenti israeliani su Gaza some seconda (tutto dire per una radio specializzata decisamente in musica). Continuo a pensare a Gaza tutta la mattina, mentre sono in giro tra impegni vari, mi arrivano mail e messaggi di amici sul telefono che descrivono la situazione come molto pesante; i bombardamenti sono anche a Gaza city. Il Palestinian Centre for Human Rights manda aggiornamenti anche nel week end e di sera, fuori orario di ufficio (segno che una emergenza é in corso)..
Arrivo in ufficio, apro il Corriere cercando la notizia. Nel week end non c´era, ma ormai ho capito che di norma i giornalisti italiani nel week end sono off.
Peró ora é lunedí, e sono anche le due e mezzo del pomeriggio, qualcosa ci sará, mi dico. scorro tutta la pagina della versione online (non sono abbonata, quindi quella gratuita): Nulla.
In compenso nella parte dedicata al Medio Oriente Antonio Ferrari oggi ci spiega in un imperdibile servizio di approfondimento della serie "Voci dal Vicino Oriente" che "aumentano i casi di diabete in Medio Oriente", definiti come vera e propria "piaga".
Peggio delle stragi di civili, donne e bambini palestinesi?
Evidentemente sí per il Corriere della Sera.
Apro scoraggiata la BBC news (gratis): ecco lí la notizia di Gaza, la seconda dopo gli attacchi in Siria.
Apro Le Monde (versione francese, gratis): i bombardamenti su Gaza sono la terza notizia nella sezione Medio Oriente.
Apro Spiegel on line (in tedesco, gratis): non solo c'é la notizia, c'é anche un video ben fatto con immagini di questi giorni e spiegazione di quanto sta avvenendo.
Come al solito l'unico in Italia a dedicare il giusto spazio a quanto sta accadendo a Gaza é il Manifesto, grazie all'ottimo Michele Giorgio.
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fate un pó voi.