Ali Saad Dawabsha, 18 mesi, bruciato vivo nella sua casa incendiata da coloni ebrei
- Dettagli
- Visite: 2727
Afrique Asie, 1°agosto 2015 (trad. ossin)
Ali Saad Dawabsha, 18 mesi, bruciato vivo nella sua casa incendiata da coloni ebrei
Ma’an News
Coloni israeliani hanno ucciso un bimbo palestinese e ne hanno feriti altri quattro venerdì mattina presto, dopo avere incendiato la loro casa, vicino a Nablus, nella Cisgiordania occupata
Coloni israeliani hanno rotto i vetri delle finestre di due case, nel villaggio palestinese di Doma, vicino a Nablus, e poi hanno gettato all’interno del liquido infiammabile e delle bottiglie molotov, ha dichiarato a Ma’an uno degli abitanti del villaggio.
Ali Saad Dawabsha, di un anno e mezzo, è rimasto intrappolato in casa ed è morto per le gravi ustioni riportate, ha dichiarato Ghassan Daghlas, un responsabile locale addetto alla sorveglianza delle attività di colonizzazione nel nord della Cisgiordania.
Anche i genitori, Riham e Saad, e l’altro figlio Ahmad, 4 anni, sono rimasti feriti riportando gravissime ustioni. Sono stati ricoverati in un vicino ospedale, ha detto Daghlas, aggiungendo che la loro casa è andata completamente distrutta.
I coloni israeliani delle colonie vicine hanno anche attaccato e parzialmente bruciato la casa di Maamoon Rashid Dawabsha, dopo aver ricoperto le due case di scritte razziste in ebraico, ha proseguito Daghlas.
Le case si trovavano all’ingresso principale del villaggio e i coloni sono riusciti a scappare prima che gli abitanti del villaggio potessero identificarli, secondo Daghlas.
Musallem Dawabsha, 23 anni, ha dichiarato a Ma’an: “Abbiamo visto quattro coloni scappare mantenendosi a una certa distanza. Abbiamo tentato di raggiungerli, ma loro si sono rifugiati nella vicina colonia di Maale Efrayim”.
Dall’inizio dell’anno si sono registrati 120 attacchi da parte di coloni ebrei
Dall’inizio del 2015, i coloni israeliani hanno realizzato almeno 120 attacchi contro i Palestinesi di Gerusalemme est e nella Cisgiordania occupata, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UNRWA).
Gli attacchi dei coloni vengono molto spesso effettuati con la copertura delle forze israeliane e i gruppi di difesa dei diritti dell’uomo affermano che è assai raro che le autorità israeliane intervengano a protezione dei Palestinesi attaccati.
“La politica non dichiarata delle autorità israeliane in risposta a questi attacchi è clemente e conciliante”, secondo l’organizzazione B’Tselem.
“Raramente gli autori di questi attacchi vengono processati e in moltissimi casi non si avvia alcuna inchiesta o vengono rilasciati senza alcuna conseguenza”.
Più di 500.000 coloni ebrei vivono in colonie esclusivamente ebraiche a Gerusalemme est e nella Cisgiordania occupata, in violazione del diritto internazionale. Le autorità di occupazione hanno recentemente annunciato una espansione delle colonie.