Analisi, marzo 2012 - L’ONG francese Reporters Sans Frontières (RSF), finanziata da agenzie del Dipartimento di Stato nord americano e i cui rapporti con l’intelligence USA sono stati dimostrati, è stata appena esclusa dalla lista delle ONG associate all’UNESCO









Rebellion.org – 11.3.2012 (trad. ossin)


L’UNESCO espelle Reporters sans frontières, affiliata alla CIA, per i suoi discutibili “metodi di lavoro”
Jean-Guy Allard


L’ONG francese Reporters Sans Frontières (RSF), finanziata da agenzie del Dipartimento di Stato nord americano e i cui rapporti con l’intelligence USA sono stati dimostrati, è stata appena esclusa dalla lista delle ONG associate all’UNESCO.

E’ la seconda volta, in soli quattro anni, che RSF viene sanzionata dall’UNESCO per la sua mancanza di etica.

La prestigiosa istituzione delle Nazioni Unite le aveva già ritirato mercoledì 12 marzo 2008 il co-patronato della Giornata per la libertà di internet, a causa dei “tentativi diretti a denigrare un certo numero di paesi”.

Il Consiglio Esecutivo dell’organismo internazionale ha convalidato questo 8 marzo la decisione del Comitato sugli Associati non governativi che ha ritirato a RSF il suo statuto di organizzazione associata.

Nel corso dei dibattiti dell’UNESCO, alcuni paesi hanno denunciato i discutibili metodi di lavoro utilizzati dalla ONG “che non sono compatibili coi valori dell’UNESCO nel campo del giornalismo” e ha deciso di escluderla dalla categoria delle associazioni.


La creatura di Robert Menard
Nel 2008, qualche mese dopo una decisione dello stesso tipo, il fondatore di RSF, Robert Menard, ha rimesso il suo incarico di capo dell’ONG che deteneva apparentemente a vita, per accettare un contratto milionario dell’Emirato del Qatar, dove si ritiene dovesse creare un organismo in favore dei diritti della stampa.

Oggi è rientrato in Francia, dove si è avvicinato al partito di estrema destra, il Fronte Nazionale dei Le Pen.

Quando era alla testa di RSF, Menard ha dovuto pubblicamente riconoscere che il suo gruppo riceveva dei generosi finanziamenti dall’Agenzia di Sviluppo internazionale (USAID), una sigla di facciata dell’intelligence USA, attraverso il Center for a FreeCuba, una creatura di Freedom House, diretta dall’agente della CIA Frank Calzon.

Menard ha avuto per anni accesso ai fondi dell’agenzia USA per l’ingerenza, USAID, che disponeva, nell’anno del suo precipitoso “ritiro”, di circa 45 milioni di dollari per realizzare il suo lavoro di propaganda e spionaggio contro Cuba, attraverso una rete di sedicenti ONG. Il braccio destro di Calzon, Felipre Sixto, ha confessato, alla fine dello scorso anno, di aver rubato un milione e mezzo di dollari dal bilancio del “Center”.

L’affiliazione con USAID e altri occulti sostegni da parte USA spiegano l’ardore di RSF nell’attaccare costantemente i paesi progressisti dell’America latina, tra cui i paesi dell’ALBA, contro i quali lancia a intervalli regolari campagne di diffamazione in collaborazione con altri organismi di stampa conosciuti per la loro collaborazione con il Dipartimento di Stato.

Nel febbraio scorso, RSF è intervenuta nel dibattito che si è sviluppato in Ecuador sui diritti della stampa per sostenere il quotidiano El Universo, condannato per ingiurie e grossolane menzogne contro il presidente Rafael Correa.

RSF ha definito “un disastro” la decisione della Corte Nazionale di Giustizia (CNJ) dell’Ecuador  che ha confermato una sentenza per “ingiuria calunniosa” contro il portavoce del quotidiano dell’estrema destra e dell’oligarchia.

Ugualmente RSF attacca la Bolivia e il Venezuela, il paese in cui la “grande stampa” è stata tradizionalmente monopolizzata dall’oligarchia nazionale.

Oramai RSF non disporrà più di un diritto di intervento e dovrà limitarsi a semplici “consultazioni”.

Più di 60 ONG collaborano con l’UNESCO in qualità di organizzazioni associate.

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